Tornata congiunta ad Agrigento nel segno della “Fratellanza”

La Aurora 1437 all’Oriente di Naro Agrigento, ha organizzato il 7 maggio una tornata congiunta con le logge Garibaldi 592, Concordia 955, all’Oriente di Agrigento, Atena 1289, all’Oriente di Favara, Mazzini 300 all’Oriente di Caltanissetta, Quasimodo 1159 e Arnaldo da Brescia 959 all’Oriente di Licata che ha avuto per tema “La Fratellanza”. Lo spunto è stato offerto dal C.mo Fratello Vincenzo Greco, della loggia Aurora, scultore, che ha presentato un suo lavoro improntato alla “Fratellanza Iniziatica” che ha così presentato.

“Uno dei volti più singolari, ma anche più vincolanti per l’ iniziato, è indubbiamente il legame della Fratellanza. La società iniziatica a cui apparteniamo è l’unica realtà in cui avviene il più autentico incontro tra uomo e uomo. In nessun’altra comunità si realizza un così complesso e delicato rapporto di fraternità. Come nel vaso di Rubin si possono distinguere due profili in giallo su uno sfondo scuro, un albero cosmico. Tutte le figure di questo tipo possono sempre essere interpretate in due modi: viene sempre focalizzata una delle due figure.Cogliere l’aspetto dell’amore fraterno nel giusto senso e nella giusta dimensione, ha un valore essenziale per il massone che non appena iniziato il suo percorso massonico passando per l’iniziazione, percorre una costante e mai conclusa via verso la luce e verso la fratellanza. La fratellanza iniziatica, ovviamente, non si muove e non va verso alcuna dottrina, verso alcuna credenza fideistica. Non si è dunque “fratelli” perché si condividono delle credenze o, peggio, perché ci si riconosce in certi dogmi. Essere “fratello muratore” significa accettare un vincolo massonico tale da coinvolgere sentimenti, armonia di affetti, solidarietà, tolleranza: e costruzione comune con amore ed estrema umiltà. L’elemento circolare centrale rappresenta una molecola su sfondo di pietra grezza, una sorta di trasmutazione alchemica, che rende una semplice conoscenza, una fratellanza solida e quando questa fraternità è davvero sincera il tutto si corona di un’aura d’oro”.

Numerosi le riflessioni esternate dai fratelli presenti fra le colonne sull’opera del Fratello Greco. All’Oriente sono intervenuti i Maestri Venerabili Franco Lima, Vincenzo Bellavia, Lillo Castronovo, Salvatore Candura e i Garanti d’Amicizia Salvatore Casales e Onofrio Costanza. Il Maestro Venerabile della Aurora Vincenzo Castellano ha anche tracciato una breve tavola dedicata ad “Alcune riflessioni sulla Fratellanza”.La serata si è conclusa con una fraterna agape.



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