Storia di copertina. Le stanze dei massoni | Il Fatto Quotidiano

Sulla vetta modesta del Gianicolo, ormai urbana, tutto conduce al Risorgimento, alla Repubblica Romana del 1849, a Mazzini, a Garibaldi. E alla massoneria. Coincidono le due cose. Cioè l’Unità d’Italia e il Grande Oriente, ancora oggi la maggiore comunione massonica del Paese. Se nella salita, imboccata dal versante di Trastevere, ci s’imbatte nel noto cannone di Garibaldi, che spara a salve ogni mezzogiorno, quando si scollina e la strada digrada verso via di San Pancrazio ecco il Vascello, dov’è custodito in una teca un poncho dell’eroe dei due mondi. Il Vascello è un pezzo di paradiso in terra. Maestoso. La villa fu il centro della resistenza anti-francese nel 1849. Dagli anni ottanta del secolo scorso ospita il vertice nazionale del Grande Oriente d’Italia. I massoni del Goi però hanno ripreso a reclamare quella che ritengono la loro vera sede a Roma: Palazzo Giustiniani, requisito dal fascismo di Mussolini e oggi di proprietà del Senato. La teca con il poncho di Garibaldi è una reliquia custodita dai fratelli del Grande Oriente, di cui l’irrequieto padre della patria fu Gran Maestro nel 1864… (continua leggere Il Fatto Quotidiano del 27 febbraio 2017)

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