Spagna. Riapre il tempio massonico di Tenerife: proteste dalla Chiesa cattolica/Notizie Geopolitiche

di Enrico Oliari

E’ polemica nella cattolicissima Spagna, dove la Chiesa cattolica si è scagliata contro il finanziamento pubblico di 3 mln di euro per il restauro del tempio massonico di Santa Cruz di Tenerife, nelle Canarie.
La struttura, costruita tra il 1899 e il 1902 in stile neoclassico con ispirazione alla simbologia egizia dall’architetto Manuel de Camara y Cruz, è situata a Santa Cruz e in passato ha funto come scuola per la popolazione locale, sotto la gestione della loggia Azaña. Il tempio è alla stessa latitudine del monastero di Santa Caterina in Egitto, al 28mo parallelo nord.
Nonostante la distruzione dei templi massonici ad opera del regime fascista di Francisco Franco, il tempio di Tenerife fu risparmiato proprio per la sua particolare architettura, venendo comunque saccheggiato nel 1936. Fu confiscato e assegnato alla Falange spagnola, per poi essere destinato a farmacia dell’esercito fino al 1990 e quindi essere venduto dallo Stato al Comune di Santa Cruz nel 2001.
Dopo essere stato dichiarato bene culturale, il tempio massonico è stato restaurato e riaperto come museo massonico. In occasione della cerimonia di inaugurazione il ministro per le Politiche Territoriali e la Memoria Democratica Ángel Víctor Torres ha spiegato, come riporta il sito cattolico aciprensa.com, che il finanziamento pubblico ha permesso di recuperare “la memoria della Massoneria e la sua difesa dell’uguaglianza, della democrazia e dell’educazione laica”. Il sindaco di Santa Cruz, José Manuel Bermúdez, ha affermato che “il tempio è stato promosso e costruito da uomini che credevano nel progresso e nella libertà di pensiero, valori che non possono e non devono essere dimenticati”, e ha espresso gratitudine “ai vari rappresentanti della Massoneria, in particolare a Jesús Soriano, del Consiglio Supremo del 33mo e Ultimo Grado del Rito Scozzese Antico e Accettato per la Spagna”.
Jesús Soriano Carrillo aveva visitato Tenerife a fine aprile, quando aveva tenuto la conferenza “La concezione massonica dell’uomo” e aveva discusso dell’importanza dell’edificio e del sostegno al restauro con il sindaco Bermúdez.
Come riporta aciprensa.com nell’articolo di Nicolas de Cardenas, diversi religiosi tra cui sacerdoti hanno reagito all’iniziativa del finanziamento pubblico per il restauro, e sui social hanno chiesto “l’immediata separazione tra Massoneria e Stato”. Caustico padre Juan Manuel Góngora, della diocesi di Almería, il quale ha polemizzato “ringraziando” il ministro Torres “per aver dimostrato apertamente che il tanto decantato secolarismo si riduce, tra le altre perfidie anticattoliche, alla cospirazione per sponsorizzare una loggia massonica con fondi pubblici in una città chiamata Santa Cruz”.
Vien da chiedersi se per Juan Manuel Góngora i fondi pubblici vanno bene per ristrutturare solo le chiese cattoliche.
Il tempio è situato in calle San Lucas.



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