Roma 29 luglio 2011 – (Adnkronos) Massoneria: Liberi Muratori ‘sommersi’, prima riunione subacquea a Napoli

Goi, risposta simbolica a strumentalizzazioni venute al nostro Ordine

“Libero?”. Questa la domanda che ogni subacqueo pone, una volta pronto all’immersione, prima di lasciarsi andare dal gommone, in capovolta all’indietro, per assicurarsi di non investire alcuno. Questa volta, alla classica domanda, ha risposto un vero e proprio coro: “Libero. E di buoni costumi”. E’ iniziata così la Tornata subacquea del Grande Oriente d’Italia, che si è tenuta nel mare del Golfo di Napoli. Muta da sub, pinne e grembiulino impermeabile, i Liberi Muratori di Palazzo Giustiniani, hanno lasciato il porticciolo di Baia e si sono diretti sul sito di immersione, nei pressi di Capo Miseno, allestendo il Tempio nell’azzurro delle acque marine, a meno 10 metri di profondità, per i lavori di Officina.

Non solo. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – come racconta ‘Erasmo’, la rivista ufficiale del Goi (www.grandeoriente.it) – gli unici ‘massoni sommersi’ hanno piantato su uno scoglio in profondità la targa commemorativa dedicata a tutti i Fratelli Liberi Muratori sparsi ai quattro angoli della Terra.

A organizzare la Tornata è stato Ciro Furfaro, presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili all’Oriente di Napoli e Venerabile dell’Acacia 577 di Napoli, che ha riassunto così l’iniziativa: “Una provocazione necessaria e simbolica. Ma anche una risposta alle numerose strumentalizzazioni che sono venute negli ultimi tempi al nostro Ordine. A monito e ricordo di chi ancora ritiene che, oltre quella subacquea, possa esserci una Massoneria sommersa. Abbiamo sottolineato, sempre in costante dialogo con la società civile, che gli uomini del dubbio non hanno nulla da nascondere. Amiamo l’aperto e il confronto”.

(AdnKronos) 29 LUG 2011



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