Rapporto Eurispes, 700 i nuovi iscritti al Goi nel 2014 e nei primi tre mesi del 2015 già 701 richieste

Sempre più giovani bussano ai templi del Grande Oriente, che cresce al ritmo di 700 nuovi affiliati all’anno: un vero e proprio record tra le Obbedienze libero muratorie di tutta Europa. E’ il dato che emerge dal rapporto 2015 dell’Eurispes “Italia: burocrazia il ‘grande fardello'”, che dopo la presentazione a Roma il 29 gennaio scorso, è stato riproposto al Palacongresso di Rimini in occasione della Gran Loggia tra gli eventi organizzati dal Servizio Biblioteca. Un numero destinato ad aumentare: dal primo gennaio di quest’anno infatti, fino al 31 marzo, in soli tre mesi, dunque, come ha riferito il Gran Maestro Stefano Bisi, le richieste sono state 701. A illustrarne le nuove tendenze della società in cui viviamo è stato il presidente Gian Maria Fara.

Primo tra le Massonerie del nostro paese, sia per tradizione storica che per consistenza numerica, il Goi si conferma, secondo l’identikit tracciato dall’Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali, al passo con i tempi, aperto ai media, alla società civile e alle istituzioni con le quali ha saputo intrecciare un dialogo serrato sui grandi temi attraverso la promozione di convegni, seminari, iniziative scientifiche e culturali. La via intrapresa della trasparenza si è, dunque, rivelata vincente, così come la scelta di una nuova importante mission: quella della solidarietà.

Cresce la sfiducia nelle istituzioni e nella politica

Nella crisi generale dei valori il Grande Oriente è riuscito a proporsi come un punto di riferimento importante per molti che, delusi dai partiti, dai movimenti, dalla politica aspirano a migliorare se stessi e quindi la società in cui vivono. Lo scenario tratteggiato dal rapporto Eurispes è cupo e ci racconta un’Italia, la cui economia va a rotoli, un Paese nel quale si sta assistendo al trionfo di un apparato burocratico onnipotente e pervasivo, mentre i media, diventati troppo autoreferenziali, non riescono più a svolgere la loro funzione di cane da guardia delle regole del gioco democratico e gli intellettuali, tranne rare eccezioni, a dare nuovo impulso alla cultura, alle arti e al pensiero filosofico. Il 74% degli italiani -avverte infatti l’Istituto- non arriva a fine mese, il 73% utilizza i propri risparmi per far quadrare il bilancio: continua così ad allargarsi l’area della povertà e il mantenimento dei dignitosi standard di qualità della vita appare irrimediabilmente compromesso anche per i ceti un tempo garantiti. La fiducia nelle istituzioni ha avuto un crollo di oltre 70 punti percentuali rispetto al 2013 e anche quella nell’Europa è in calo di oltre il 34% e 4 italiani su 10 ritengono che dovremmo abbandonare l’Euro.

Solidarietà, una mission che piace agli italiani

Il Grande Oriente, che ha lavorato in questi anni a liberarsi dai pregiudizi, a costruirsi un’immagine nuova, trasparente e cristallina, a uscire fuori dalle officine e a riguadagnarsi un ruolo pubblico, dando voce al suo pensiero laico, è riuscito a intercettare quel bisogno forte che attraversa la nostra società di partecipare a un laboratorio nuovo di costruzione di ideali etici, grazie ai quali rispondere alle sfide della crisi che investe l’Occidente. Un laboratorio che sappia storicizzare i valori di Libertà, Fratellanza e Uguaglianza che sono fondamento della Massoneria e della nostra stessa civiltà. Ma che sia anche un luogo in cui potersi confrontare e dialogare, accrescere le proprie conoscenze, imparare la tolleranza, esercitare la solidarietà. E tra i punti qualificanti del Grande Oriente l’Eurispes sottolinea proprio l’impegno a favore delle fasce deboli che ha portato recentemente alla nascita della Fism, la Federazione italiana di solidarietà massonica, un organismo a disposizione delle organizzazioni di volontariato libero-muratorie che operano con la squadra e il compasso a favore di quei segmenti della popolazione che vivono ai margini. Un’attività quella del volontariato per altro, sottolinea l’Eurispes, molto apprezzata dagli italiani, consapevoli del ruolo determinante di sostegno e di accoglienza offerto alla società dalle associazioni che operano sul territorio: la fiducia nei loro confronti, segnala il rapporto, è salita in un anno dal 74,5% al 78,8%.

La Massoneria, una scuola senza libri

“La Massoneria piace ai giovani -ama ripetere il Gran Maestro Stefano Bisi- perché è una scuola senza libri, una università senza docenti, dove ciascuno anche il più umile può donare il meglio di sé ai propri compagni di viaggio. La Massoneria insegna il rispetto per se stessi e per gli altri, insegna ad ascoltare prima di parlare, a riflettere prima di prendere la parola, ad apprezzare la diversità tra gli uomini, a credere in un futuro migliore da conquistare attraverso l’impegno e il lavoro senza tregua. E il suo linguaggio, fatto di simboli, è universale, attraversa le barriere costituite dai secoli e dalle diverse lingue parlate dagli uomini. I massoni si considerano Fratelli perché hanno compiuto una scelta di vita finalizzata alla fratellanza e percorrono una strada di perfezione interiore che mira a migliorare il mondo attraverso l’unico strumento che l’uomo ha per centrare quell’obiettivo: l’amore fraterno”.

Tutti i numeri del Goi

Ma ecco il Grande Oriente in cifre. Il numero di affiliati calcolati in proiezione sui dati di giugno 2014 è di 23 mila, la punta più alta mai registrata, con un’età media che via via tende progressivamente ad abbassarsi: gran parte dei nuovi iscritti ha circa 40 anni e come titolo di studio ha una laurea specialistica. Quanto alla diffusione geografica sul territorio, le regioni che presentano il maggior numero di affiliati sono la Toscana, con 3.075 liberi muratori; la Calabria con 2.702; la Sicilia con 2.042; il Piemonte/Valle d’Aosta con 2.011; il Lazio con 1.971; la Lombardia con 1.838. A seguire la Sardegna con 1.307; l’Emilia Romagna con 1.149; la Campania con 1.073; la Puglia con 989; l’Umbria con 976; le Marche con 965; la Liguria con 964. Seguono, a distanza, il Veneto con 526; l’Abruzzo/Molise con 363; il Friuli Venezia Giulia con 343. Infine, il Trentino Alto Adige con 136 iscritti. Le Logge attive sono 824 (I dati sono relativi al settembre, 2014).



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