Perugia 9 maggio 2010 – (Corriere dell’Umbria) La svolta della massoneria.

A Perugia il secondo meeting con le logge di tutta Europa tra esoterismo e illuminismo. Gli iscritti: “Basta segretezza. Vogliamo un nuovo ruolo sociale e culturale”.

Fratelli massoni. Sono diciannove le Logge attive a Perugia e ieri alcuni fortunati hanno visitato la casa di via Cavour.

Un nuovo orientamento sociale che punta al miglioramento dell’uomo sotto il profilo culturale. Questa è la nuova posizione della massoneria perugina, che ieri ha aperto al pubblico la sede della nuova Casa massonica di Corso Cavour. Suddivisa in quattro templi, la struttura è luogo di incontro per i fratelli massonici aderenti alle diciannove logge presenti sul territorio.

“La massoneria vuole aprirsi alla società scongiurando quel senso di segretezza che per molti anni ha contrassegnato in maniera inappropriata questa storica organizzazione”.

Ad affermarlo è stato Salem Bunuara, gran maestro e responsabile della casa, che ha tenuto a sottolineare come nelle assemblee dei fratelli “non si discute mai né di politica né di religione”. Questo per creare un’atmosfera cordiale e allontanare le divergenze e per mantenere fede al messaggio della massoneria che “sin dalla sua nascita – ha aggiunto Bunuara – persegue il grande obiettivo di creare e modificare i processi culturali in senso positivo per il bene della società“.

La nuova sede è stata oggetto, negli ultimi anni, di un profondo restauro che ha consentito di recuperare un ambiente di culto. Il tempio principale, infatti, era in precedenza sede di una chiesa del quattrocento di cui sono state mantenute ed evidenziate le scritte sulle volte dedicate alla figura della Maria Vergine. Nella Casa massonica sono presenti altri tre templi, dove appaiono i simboli che caratterizzano l’organizzazione. Il tempio massonico rappresenta il mondo nella sua completezza, dove figurano il cielo stellato, i segni zodiacali e due colonne dove sopra i capitelli sono posti un mappamondo e un cesto di melograni (quest’ultimo inteso come segno di fertilità).

Molto importante per il suo significato è il pavimento a scacchi, simbolo del contrasto infinito tra bene e male e anche del cambiamento dell’uomo, perché, come ha spiegato lo stesso Bunuara, “nessuno può abbracciare il bene se prima non è stato in grado di superare il male”.

Ogni avvenimento che scaturisce dalle sedute delle logge è puntualmente registrato dalla figura del segretario, preceduto da un maestro venerabile a cui fanno seguito il primo e il secondo sorvegliante. La figura dell’oratore, invece, è costantemente impegnata a far osservare le leggi ai fratelli massoni.

Dopo una lunga attesa, durata decenni, la massoneria umbra è riuscita quindi ad avere una sede di proprietà, concludendo così il lungo periodo di peregrinazione iniziato nel 1925. Con la giornata di ieri, dunque, le logge umbre e perugine hanno inaugurato un nuovo percorso che ha la grande ambizione di inserire la massoneria all’interno della società come istituzione vicina ai cittadini caratterizzata da una moderna un’apertura culturale di impronta democratica.

Meeting in mattinata nella Sala dei Notari di palazzo dei Priori la Loggia Quatuor Coronati aveva organizzato il secondo meeting di studi massonici “Illuminismo e massoneria, un percorso non sempre parallelo”.

Dopo i saluti dei “fratelli” provenienti dall’Austria, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra, Montenegro Serbia, Spagna, Svizzera e Ungheria, ha preso il via la tavola rotonda tenuta da Santi Fedele, professore di storia contemporanea all’università di Messina, Giambiagio Furiozzi, collega dell’università perugina, Gian Marco Cazzaniga professore di filosofia morale dell’università di Pisa e Antonio Panaino, professore



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