Padova. Alla scoperta del Parco Treves, doppia iniziativa del Collegio veneto

Parco Treves de’ Bonfili è un vero e proprio tempio massonico all’aperto, voluto dalla famiglia di banchieri (e massoni) Treves e progettato 110 anni fa dal Fratello Giuseppe Jappelli. Si trova nel cuore di Padova, a pochi passi da porta Pontecorvo, e a giugno è stato lo scenario di due belle iniziative del Collegio Circoscrizionale del Veneto. Del resto, quale “allestimento” migliore per mettere in scena per il Solstizio d’Estate la prima tornata sotto le stelle della circoscrizione? L’idea, fortemente voluta e inseguita da anni, è del presidente del Collegio Giampietro Metidoro che tra piante secolari e simbologie massoniche sparse ovunque, ha fissato l’appuntamento per il 21 giugno, richiamando la presenza di un centinaio di esponenti del Grande Oriente d’Italia provenienti da tutte le province e logge del Veneto. Lo stesso Metidoro ha retto il maglietto, assistito dal vice presidente Carlo Marcon, primo sorvegliante; dal maestro venerabile della loggia padovana “La Pace” (76) Maurizio dell’Antonio, secondo sorvegliante; da Antonio Colucci e Vincenzo Costantino, rispettivamente oratore e segretario di Collegio e di tornata. A impreziosire l’Oriente, oltre a venerabili di tutte le logge, anche il Gran Maestro Onorario Eugenio Boccardo. Nel corso della tornata sono stati premiati alcuni Fratelli che in questi anni si sono particolarmente impegnati per sostenere le numerose attività del Collegio circoscrizionale veneto. Chiusi i lavori, con il il classico “tutto giusto e perfetto” del primo sorvegliante, la serata si è conclusa in piena letizia con l’agape finale.

Un momento della tornata del Collegio veneto per il Solstizio d’Estate

Ma l’appuntamento con il Treves non si è concluso con la serata del 21. Il giorno dopo, infatti, il presidente Metidoro ha guidato una folta rappresentanza di Fratelli e cittadini alla scoperta dei segreti del parco, piccolo scrigno di simboligia iniziatica, svelati dalla storica Martina Massaro, autrice del libro “Il Palazzo Treves dei Bonfili e il suo giardino”. E proprio “Giardino Treves. Storia, Architettura, Simboli” è stato il tema dell’incontro, realizzato con il patrocinio del Comune di Padova, al quale hanno preso parte anche l’assessore Chiara Galliani e il vice presidente del consiglio comunale Roberto Bettella.

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Visita al Parco Treves

Giuseppe Jappelli, ingegnere, architetto, e paesaggista, iniziato a Padova nel 1806, ricevette dai fratelli (in tutti i sensi) Treves l’incarico di riprogettare una grande area di loro proprietà che comprendesse la loro abitazione e il grande parco con all’interno un variegato orto botanico. Qui Jappelli, autore tra i tanti palazzi storici patavini, anche del celeberrimo caffè Pedrocchi, realizzò un giardino all’inglese sbizzarrendosi a disseminare tracce della comune appartenenza alla Libera Muratoria, sua e dei suoi committenti. In questi duecento anni la proprietà è passata di mano – ora appartiene al Comune – ed edifici e parco hanno subito numerose vicissitudini, compresi i bombardamenti della seconda guerra mondiale, che ne ha fortemente ridotto l’ampiezza, ma quel che rimane, testimonia la presenza della Massoneria a Padova e la sua influenza nella vita e nella cultura cittadina.



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