Massoneria, all’Ars il convegno Liberi di associarsi: duro attacco alla legge Fava | NuovoSud.it

La ‘ribellione del compasso’ va in scena all’Assemblea regionale siciliana. “Non dichiarero’ di appartenere o di non appartenere ad alcuna loggia massonica, se lo facessi presterei il fianco all’intento liberticida della legge 18 del 2018 approvata da questo parlamento”, ha affermato il deputato dell’Ars di Fratelli d’Italia, Antonio Catalfamo, al convegno “Liberi di associarsi” promosso dalla presidenza dell’Assemblea e organizzato in collaborazione con il Collegio circoscrizionale dei Maestri venerabili della Sicilia, alla presenza del Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi. Catalfamo ha attaccato duramente i contenuti della legge Fava approvata dal parlamento siciliano con una larga maggioranza che impone agli eletti l’obbligo di dichiarare l’eventuale appartenenza a logge massoniche. Per Catalfamo, “siamo di fronte a una legge inutile, perche’ al di la’ dell’impianto dispositivo, ha un meccanismo sanzionatorio talmente banale che ne sancisce l’inutilita’. Io e la parlamentare Udc Eleonora Lo Curto, gli unici che abbiamo votato contro questo abominio, gradiamo essere sanzionati, perche’ la sanzione costituisce l’unico mezzo che ci consente di adire il giudice amministrativo e sollevare in quella sede la questione di costituzionalita’. Non capiamo anzi perche’ questa sanzione non e’ stata ancora comminata. Devo chiederlo al presidente Micciche'”.

“Noi siamo contro la mafia, siamo un antidoto alla mafia, e siamo onorati oggi di poter svolgere un convegno nella sala intitolata a Piersanti Mattarella. Nelle nostre logge ci si confronta in liberta’ senza pregiudizi, senza sudditanze, educhiamo i liberi cittadini, in questo caso i liberi muratori alla cittadinanza, siamo palestre di educazione civica, dovremmo essere tutelati, non perseguitati per la nostra appartenenza”. Lo ha affermato Stefano Bisi, Gran maestro del Grande Oriente d’Italia intervenendo oggi al convegno “Liberi di associarsi” a cui hanno preso parte gli esponenti del collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Sicilia per un confronto con le istituzioni regionali sull’articolo 18 della Costituzione che garantisce il libero associazionismo. Presenti all’incontro, svoltosi nella Sala Piersanti Mattarella dell’Ars, anche l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, e i parlamentari regionali Eleonora Lo Curto (Udc) e Antonio Catalfamo (Fdi). Nei mesi scorsi i due deputati avevano votato contro la legge Fava che istituisce l’obbligo per i parlamentari regionali di dichiarare l’eventuale appartenenza a logge massoniche. Bisi ha fortemente contestato i contenuti della legge: “E’ indubbiamente una legge contro i massoni, ma e’ soprattutto una legge contro tutte le liberta’ dei cittadini. Oggi tocca a noi, ma domani potrebbe toccare ad altri”. Ha poi aggiunto, citando il giurista Stefano Rodota’: “Egli diceva che la trasparenza totale appartiene ai regimi totalitari, e noi siamo sostenitori della democrazia e giuriamo di rispettare la Costituzione. Per quello che facciamo fuori applauditeci o fischiateci – ha poi aggiunto – ma noi questo diritto di riunirci nel chiuso dei nostri templi vogliamo mantenerlo e siamo disposti a tutto per custodirlo”.

“Non sono massone, non ho mai fatto parte della massoneria e non so nemmeno che cosa sia”. Lo ha detto il presidente della Ars Gianfranco Micciche’, che ha concesso stamattina la sala “Piersanti Mattarella” per un convegno dove i maestri venerabili della Sicilia si sono confrontati sull’osservanza dell’articolo 18 della Costituzione e sulla recente legge regionale che impone agli eletti di chiarire l’eventuale appartenenza alla massoneria.
Da Palazzo dei Normanni la precisazione che la Presidenza dell’Ars non ha promosso l’evento. “Considero questa legge inutile – ha affermato ancora Micciche’, riferendosi alla legge Fava – se dobbiamo considerare in dubbio questa associazione, lo dobbiamo fare con tutte e capisco la provocazione secondo cui se bisogna dire se facciamo parte della massoneria, si deve anche dichiarare di far parte della Casaleggio associati”. Micciche’ ha esortato i presenti a non celare l’appartenenza alla massoneria: “Bisogna stare alla luce del sole”.

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