Lucca, Piazza San Michele, restaurata la statua di Francesco Burlamacchi | La Gazzetta di Lucca

È stato presentato oggi in piazza San Michele il restauro della statua dedicata a Francesco Burlamacchi, che fu gonfaloniere della Repubblica di Lucca nel XVI secolo. L’intervento è stato finanziato dall’associazione “Francesco Burlamacchi” e dall’omonima loggia massonica collegata al Grande Oriente d’Italia. “Burlamacchi ispirò la sua vita al valore della libertà” ha ricordato il maestro della loggia lucchese, Lido Vitale.

“Questa statua ha un grande significato” ha affermato il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, sottolineando come la figura storia del Burlamacchi sia legata allo storico spirito d’indipendenza che fin dal Medioevo caratterizza la città. Al professor Umberto Sereni è toccato il compito di inquadrare storicamente la vicenda di Burlamacchi e del suo monumento. Nato a Lucca nel 1498, Burlmacchi aveva come ambizione politica quella di porre fine all’egemonia dei Medici in Toscana, mentre sul piano religioso auspicava una riforma del chiesa nel segno di una maggiore povertà. Per perseguire i suoi fini, cercò di organizzare delle rivolte antimedicee a Pisa e a Firenze, ma venne tradito, incarcerato, torturato e infine condannato a morte a Milano. Durante il Risorgimento la sua figura venne riscoperta dai patrioti italiani. Nel 1859, il governo provvisorio della Toscana, guidato da Bettino Ricasoli, lo definì il primo martire dell’unità italiana. Il monumento in suo onore, realizzato da Ulisse Cambi, venne inaugurato il 14 settembre 1863, quindi coincidenza con la solennità di Santa Croce. Un voluto “affronto” alla chiesa del tempo, ha osservato Sereni, che comunque ha notato che erano “altri tempi”, mentre oggi tutti i lucchesi possono trovarsi uniti per celebrare il restauro.

Il soprintendente ai beni culturali Valentino Anselmi ha sottolineato che non succede spesso che un’associazione privata finanzi il restauro di un bene pubblico (la statua appartiene al comune), e ha notato che ci sono pure altre bellezze locali bisognose di intervento, a partire dalla facciata della vicina chiesa di San Michele in Foro. Il restauro sulla statua è stato realizzato a cura di Pierluigi Agostini. Il monumento presentava diverse criticità, in particolare dovute alla proliferazione della microflora e alle abrasioni del marmo. È intervenuto anche il presidente del collegio dei maestri venerabili della Toscana Francesco Borgognoni.

Dopo il rituale taglio del nastro, la statua restaurata è stata scoperta alla vista dei numerosi presenti. Tra di loro anche i membri della Compagni dei Balestrieri, con il presidente Giorgio Serafini. È stata apposta anche una piccola targa, affinché rimanga memoria dell’intervento di restauro. (Eliseo Biancalana)

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