Il 2 giugno è la festa dell’Italia, libera democratica e repubblicana. È il giorno in cui, nel 1946, con il referendum istituzionale, l’Italia rinacque a nuova vita dopo gli anni bui della dittatura fascista, dell’occupazione nazista e della devastazione della guerra. Una giornata che rappresenta per il Grande Oriente d’Italia: “la luce ritrovata dopo le tenebre”, come ha sottolineato il Gran Maestro Stefano Bisi, ricordando che questi valori supremi, che questa data simbolica incarna, devono essere custoditi e difesi con coraggio nel ricordo anche del contributo che tanti liberi muratori offrirono al paese lottando contro il regime di Mussolini, partecipando alla Resistenza, alla costruzione del nuovo stato e all’elaborazione della sua bellissima Costituzione.
Va ricordato che fu proprio un libero muratore, il giurista Meuccio Ruini, a presiedere la Commissione dei 75, che venne incaricata dall’Assemblea Costituente di redigere la bozza della nostra Carta fondamentale. Un testo che è la pietra angolare della nostra convivenza civile, l’emblema di un patto condiviso da uomini e donne di diverse convinzioni politiche, capaci di superare le divisioni in nome del bene comune.La Festa della Repubblica è anche l’occasione per rendere omaggio a Giuseppe Garibaldi, padre del Risorgimento italiano e Gran Maestro e Primo Massone d’Italia, che proprio il 2 giugno 1882, si spense a Caprera.
1 giugno 2025