L’Italia dei diritti piange la morte di Alfredo Arpaia, storico presidente della Lidu

Alfredo Arpaia

Alfredo Arpaia era un uomo dalle mille risorse. Fino allo scorso mese aveva lavorato alacremente per rilanciare le attività della Lidu (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo), la più antica associazione italiana impegnata nella diffusione della conoscenza e l’applicazione dei diritti fondamentali dell’uomo, costituita nel 1919 dal massone Ernesto Nathan, indimenticato sindaco di Roma e Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Arpaia ci ha lasciato il 7 gennaio, a quasi 89 anni, li avrebbe compiuti ad agosto, dopo aver trascorso una vita di convinto impegno politico e democratico, anche in Parlamento come deputato nella VIII legislatura.  Dal 2002 al 2016 aveva presieduto la Lidu succedendo a Pasquale Bandiera per poi essere nominato Commissario Speciale nel 2018. Il suo impegno, il suo entusiasmo, la sua passione per i diritti e le libertà hanno perciò continuato a manifestarsi fino all’ultimo continuando ad essere partecipe della vita politica, sociale e culturale del nostro paese. Anche il Grande Oriente d’Italia ricorda Alfredo Arpaia con stima e affetto, memore delle numerose iniziative organizzate con la Lidu, ed esprime il più sentito cordoglio per la sua scomparsa. “Ricorderemo sempre il suo impegno come presidente della Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo – ha dichiarato il Gran Maestro Stefano Bisi –  contro ogni arbitrio, ingiustizia o illegalità; e la sua dedizione e la sua fedeltà ai principi di libertà, uguaglianza e fratellanza”.



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