“Le dittature serrano i cuori”, Stefano Bisi oggi all’Isola del libro/La Nazione

Proseguono gli appuntamenti dell’Isola del libro ad Arezzo. Oggi alle 18 in Piazza Grande, sulla Terrazza della Fraternita dei Laici, appuntamento con Stefano Bisi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia con il suo libro “Le dittature serrano i cuori” con Augusto Vasselli, Presidente Nuovo Giornale Nazionale. Al cimitero di Trespiano sulla tomba di Giovanni Becciolini è scritto: “Ucciso nell’adempimento di un alto dovere di fraterna solidarietà in un triste ritorno di oscura bar-barie da questa tomba che ne racchiude le spoglie mortali ammonisce i viventi che le dittatu-re serrano i cuori ad ogni nobile sentimento e che solo nella libertà e la serenità e la gioia del vivere la certezza nel divenire delle genti”. Becciolini era repubblicano, massone e antifascista e venne trucidato a Firenze nella “Notte di San Bartolomeo” il 3 ottobre del 1925. La sua vicenda umana ha segnato in maniera profonda la moglie Vincenza Di Mauro e il figlio Bruno, costretti a fuggire dall’Italia e a rifugiarsi in Francia e in Svizzera. L’Isola del Libro si concluderà sabato 27 settembre sempre alle 18 ma nella sala Camu della Fraternita dei Laici. Ospite dell’ultimo incontro della rassegna letteraria sarà lo scrittore e giornalista Antonio Caprarica con il suo “Kate e la maledizione dei Galles” S&K editore, con Anna Maria Romano, Presidente Associazione Culturale Clizia. In collaborazione con Associazione Culturale. Parlare di una maledizione che incombe sui principi e le principesse del Galles è all’apparenza anacronistico, nel XXI secolo. I più scettici forse storceranno il naso, eppure centinaia d’anni di sventure e disgrazie sembrerebbero dimostrare che l’ipotesi non è poi così balzana. In questo nuovo libro, Antonio Caprarica, insieme ai panni di più amato cronista della famiglia reale inglese, veste quelli di lucido investigatore, compiendo un viaggio nel tempo tra le molte manifestazioni di un alone di malasorte che sembra avvolgere davvero, e da sempre, i detentori del titolo del Galles.



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