“Le dittature serrano i cuori”. Il 3 ottobre a Firenze con la seconda edizione del libro di Bisi e un itinerario della memoria si ricorderanno i caduti della notte di San Bartolomeo

Firenze, ottobre 1925. Una città percorsa da una violenza cieca e organizzata, dove squadristi fascisti scatenarono una settimana di sangue e terrore per rappresaglia contro gli oppositori politici, raccolti in particolare attorno alla redazione della rivista clandestina “Non Mollare”, fondata dai fratelli Carlo e Nello Rosselli. Una settimana di violenza incontrollata, scatenata dal gerarca Tullio Tamburini, dopo l’uccisione della camicia nera Giovanni Luporini, che culminò tra il 3 e il 4 ottobre negli omicidi dell’ex deputato del Psi Gaetano Pilati e dell’avvocato socialista Gustavo Console, e con il rapimento e l’assassinio sulla pubblica via del giovane massone Giovanni Becciolini. E di altri i cui nomi sono rimasti avvolti nel silenzio. Oggi, a cento anni da quei tragici eventi, il cui clima di paura e oppressione, sono testimoniati anche dalle pagine di Vasco Pratolini nel celebre romanzo Cronache di due giovani amanti, la città si prepara a ricordare la sua Notte di San Bartolomeo.

Itinerario della memoria

Il giornale Nove da Firenze, il più antico del capoluogo toscano,  ha organizzato un proprio itinerario commemorativo. Venerdì 3 ottobre alle 20 sarà reso omaggio alla lapide di  Becciolini in via dell’Ariento, dove venne ucciso,  con letture a due voci tratte da testi storici. Alle 21,30 in via Dandolo 10 verrà ricordato Pilati, e alle 22,30 in via Timoteo Bertelli  Gustavo Console. L’iniziativa non vuole essere solo un gesto simbolico ma si propone anche come invito a calarsi nel dramma di chi visse sotto il peso della dittatura nascente e pagò per il suo coraggio con la vita.

Il libro di Bisi

Al centro della riflessione su quei tragici fatti c’è il libro del Gran Maestro Stefano Bisi, “Le dittature serrano i cuori. L’omicidio di Giovanni Becciolini e la furia fascista nella notte di San Bartolomeo”, pubblicato da Betti Editore. La nuova edizione, appena uscita, arricchita da documenti inediti e testimonianze familiari, offre un quadro approfondito di quel momento della storia di Firenze. Bisi racconta le vicende di Becciolini, Console e Pilati, dimostrando anche come la Massoneria italiana abbia sempre sostenuto i valori della libertà e delle istituzioni democratiche.



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