L’autore di “Argento vivo”: “La massoneria? E’ un posto dove la parola dell’idraulico conta come quella del professore”

La massoneria? “E’ un posto dove la parola dell’idraulico conta come quella del professore”. E’ la definizione alla quale è arrivato Marco Malvaldi, scrittore, giallista, autore di sette romanzi di successo, di cui quattro della fortunatissima serie del Barlume. Un tema quello della libera muratoria che è al centro dell’intervista con Marco Rocchi, docente all’Università di Urbino e maestro venerabile della Loggia Antonio Jorio (1042) di Pesaro che sarà pubblicata nel volume “Dietro le quinte del noir” (editore Aras) a cura di Alessandra Calanchi.

Alla massoneria Malvaldi accenna più volte nei suoi romanzi, descrivendone persino un rito funebre e racconta di essersene incuriosito attraverso un amico, “una persona realmente eccezionale”. Così, rivela nell’intervista, “ho cominciato ad informarmi, per capire cosa ci trovasse lui in questa istituzione. Credo, alla fine, di averlo capito: come dico in “Argento Vivo”, è un posto dove la parola dell’idraulico conta come quella del professore. E il mio amico faceva un lavoro umile e dignitoso, ma aveva una testa fuori serie. E più di ogni altra cosa detestava l’ignoranza”.



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