La leggenda di Artù e i misteri della Cavalleria. Pubblicati due volumi di Franco Cuomo per i tipi di Tipheret

“Le dame, i cavalier, l’arme, l’amore…”. Sono i protagonisti dei due volumi di Franco Cuomo La Cavalleria, storia degli ordini in Europa e L’Altra Cavalleria, storia degli ordini non europei, appena pubblicati dalla casa editrice Tipheret. Due saggi che ricostruiscono le origini leggendarie ed esoteriche dell’avventura cavalleresca, dal mito di re Artù e dei Paladini di Francia fino ad arrivare ai nostri giorni con gli Ordini della Repubblica italiana. Un’insolita storia del mondo rievocata attraverso l’aspirazione a valori universali, costantemente a rischio di essere traditi o disattesi ma tutt’altro che desueti, come lealtà, solidarietà, verità e giustizia. Valori, che costituiscono il filo rosso ispiratore degli ordini cavallereschi di ogni tempo e Paese, e dei quali fortemente oggi più che mai si avverte l’esigenza .

Il primo volume ruota intorno alla storia delle Crociate. E’ in questo periodo, che vede l’Occidente cristiano schierato contro l’avanzata dell’Islam, che nascono infatti i più importanti Ordini cavallereschi, primi tra tutti i Templari, ai quali Cuomo, scomparso il 23 luglio 2007, ha anche dedicato tre romanzi di successo, Gunther d’Amalfi, cavaliere templare, Il Codice Macbeth e Il Tradimento del Templare. E poi ci sono gli Ospitalieri (oggi cavalieri di Malta), i Cavalieri Teutonici, quelli dell’Ordine della Giarrettiera o del Collare dell’Annunziata, solo per citare i più noti. Un mondo suggestivo con i suoi riti e le sue utopie, ma anche ben inserito nel solco della storia, nelle guerre di potere, di religione, di conquista o di riconquista. Un capitolo è anche dedicato alla scienza dell’Araldica, all’analisi dei blasoni e al loro linguaggio simbolico, parlante, come si suol dire. La prefazione è di Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, che è stato presidente della Consulta Araldica.

Del secondo volume sono invece protagonisti gli Ordini cavallereschi non europei, come i Fata islamici, o i Samurai, celebri guerrieri del Giappone medievale. E ancora l’Ordine del Dragone cinese e quello di Siam. Ampio spazio è riservato anche alle Stelle d’Africa, la cui vicenda comincia con la proclamata fine della tratta degli schiavi, all’inizio dell’Ottocento. Ma nelle pagine di Cuomo c’è anche il Sud America, con le avventure dei suoi effimeri imperatori, e ci sono persino le Hawai, l’arcipelago dei sogni, con l’Ordine di Kamehameha, fondato dal primo re delle isole, il cui bellissimo motto, scritto a lettere d’oro, è E hookanaka (Sii Uomo).

Una sezione a parte è riservata alle Amazzoni, fenomeno cavalleresco al femminile, che l’autore indaga sia da un punto di vista mitologico con riferimenti a Ippolita e alla valchiria Brunilde, che in chiave storica con riferimenti a Giovanna d’Arco, che, infine, attraverso la letteratura, a partire dall’appassionata guerriera Bradamante. Un viaggio, quello di Cuomo, attraverso quasi duecento Ordini cavallereschi, rigorosamente censiti sulla base di un’ampia documentazione, che non ha nulla di nostalgico. Un modo diverso di raccontare la storia a partire dalle lontane nebbie barbariche per arrivare ai nostri giorni. E proseguire la cerca della Bellezza che salva.



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