Intervista a Stefano Bisi Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia: pronti a lavorare per il bene di tutti, non viviamo più nel culto elitario del passato risorgimentale | Agenparl

(AGENPARL) – Roma, 10 Set 2018 – Stefano Bisi, giornalista e scrittore italiano, dal 2014 Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, in un’intervista rilasciata all’Agenzia di Stampa Parlamentare Agenparl di Roma, ha descritto il ruolo che dovrebbe avere la Massoneria in Italia, che non è più quello di rappresentare una “figura astratta e distante dalla società comune” contribuendo in modo tangibile alla rinascita del nostro Paese, sia dal punto di vista nazionale che internazionale, collaborando con le proprie risorse a far uscire l’Italia dalla crisi, dal degrado sociale, in un periodo storico volto al cambiamento globale che non sempre ci traghetta verso un “benessere ideale”. il Maestro Bisi sottolinea il ruolo della Massoneria che pretende un ruolo dinamico e che prende le distanze dagli “imbalsamatori di coscienze” che sono coloro che vorrebbero fermare l’evoluzione, il cambiamento, non a caso l’imminente celebrazione del XX avrà il titolo: Le Speranze d’Italia; La Massoneria del Grande Oriente d’Italia rivendica un suo ruolo volto al bene pubblico, scevro da sotterfugi, intrighi o segreti raccontati e idealizzati in romanzi o nei film.

Maestro Stefano Bisi crollano i ponti, le infrastrutture cadono a pezzi, la natura si riappropria del suo territorio e i fulmini danneggiano le statue come quella di Garibaldi al Gianicolo. Sfortuna o segni di decadimento di un Paese? I “liberi muratori” che vogliono metterci una toppa?

“Credo che i fulmini siano un evento naturale, possono cadere ovunque e danneggiare qualsiasi altro monumento, Palazzo, provocare purtroppo anche la morte di persone. I ponti che crollano e le infrastrutture che cadono a pezzi sono invece un segno tangibile e preoccupante dell’incuria dell’uomo, di mancanza di responsabilità e di controlli. Viviamo una realtà quotidiana di deriva a tanti, troppi livelli. Le toppe che i massoni sono pronti a mettere forse non basterebbero vista la situazione in cui versano molto settori della vita italiana. Ma noi non siamo negativi. Crediamo che la nostra Patria si possa risollevare, anche con il nostro aiuto. Il titolo delle celebrazioni del prossimo XX Settembre e’: “Le Speranze dell’Italia”. Noi siamo pronti ad impegnarci insieme alle forze sane e vive dell’Italia. Quanto alla natura, spesso certi eventi climatici sono stati purtroppo ingigantiti dalla eccessiva cementificazione di luoghi e territori. L’Uomo dovrebbe avere più rispetto della Natura e tutelarla. Non possiamo più permetterci di vivere come se fossimo i padroni incontrastati della Terra e depredarla”.

Gran Maestro Bisi, abbiamo letto che il Grande Oriente d’Italia vuole contribuire al restauro della statua di Garibaldi. Mi sembra che volete continuare ad occuparvi solo del passato risorgimentale ed altro attraverso i soliti convegni ed iniziative. Qualcuno malignamente vi potrebbe dire che continuate ad essere gli imbalsamatori di un passato e non gli anticipatori di un avvenire, come all’origine era la Massoneria. Quanto è cambiata oggi la Libera Muratoria rispetto a quella di una volta, cioè quella che ha contribuito a realizzare l’Unita’ d’Italia e attraverso alcuni suoi esponenti ha reso lustro al Paese a livello internazionale…

“Offrire il nostro contributo economico per restaurare il monumento è un gesto simbolico importante per quello che Garibaldi ha rappresentato e rappresenta per la Massoneria. Ritengo che il nostro doveroso passo possa incontrare l’interesse della sindaca Virginia Raggi alla quale ho inviato una lettera in proposito. Noi siamo pronti a partecipare al finanziamento delle opere necessarie. Non viviamo più nel culto elitario del passato risorgimentale e abbiamo fatto in questi anni tanti convegni ed iniziative occupandoci della Costituzione, del lavoro, della salute, e di tanti altri problemi che affliggono la nostra società. Gli imbalsamatori delle coscienze stanno da qualche altra parte e proliferano come i venditori di slogan e di fumo. I massoni del Grande Oriente d’Italia non escludono nessuno per contratto e lavorano quotidianamente per il bene di tutti. Lo fanno in silenzio ma con grande passione e coraggio. Senza sfere di cristallo e con la capacità di dialogare e cooperare con tutti. Noi lavoriamo per dare un futuro alla società e non per una società senza futuro. Ogni epoca è differente dalle altre e questa forse è la più complicata per tutto quello che sta accadendo. Se ci fossero stati più massoni forse l’Europa unita sarebbe stata già realizzata da un pezzo”

INTERVISTA A STEFANO BISI GRAN MAESTRO DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA: PRONTI A LAVORARE PER IL BENE DI TUTTI, NON VIVIAMO PIÙ NEL CULTO ELITARIO DEL PASSATO RISORGIMENTALE



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