Indietro non si torna, la Massoneria di Gustavo Raffi è una storia di impegno e passione civile

Interventi, allocuzioni, manifesti del 20 settembre e discorsi ufficiali. Nel volume pubblicato da Tipheret – a cura di Alberto Jannuzzelli e con la prefazione di Massimo Teodori- la testimonianza di un grande cambiamento, il racconto della Primavera della massoneria

Nella storia, costruttori di umanità. Con un segreto nel cuore, dire a tutti gli uomini: ‘Tu sei mio Fratello’. La Massoneria di Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1999 al 2014 è un racconto di impegno e passione civile. Queste pagine ci consegnano una storia da custodire, una battaglia di trasparenza e verità che è radice del cammino di Liberi Muratori che non ricordano il passato ma lottano per tracciare il futuro. Rileggere e approfondire i suoi interventi e Allocuzioni, i Manifesti del XX Settembre o i discorsi ufficiali, significa compiere un viaggio di identità ma anche prendere coscienza del ruolo che la Massoneria svolge ogni giorno nella società, quale agenzia educativa, luogo dove le differenze diventano unità e il dialogo ha sempre l’ultima parola rispetto alla morte dell’intolleranza.

Quando i tempi bui della P2 hanno minato le Colonne dell’Istituzione, Raffi non è stato a guardare. Ha denunciato e lottato le consorterie, ha fatto piazza pulita di carrieristi e parrucconi in cerca di medaglie e prebende. Ha fatto uscire i massoni dalle catacombe in cui erano rintanati, portandoli al sole del confronto. Ci ha educati a cercare insieme, a non fermarci. Insieme ad altri Fratelli che credono davvero nel Grande Oriente d’Italia, ha preso le sue pietre e si è messo a costruire. Ne è nata la Nuova Primavera della Massoneria: sono stati aperti gli archivi e promossi confronti con la società, si è diventati credibili sul campo.

Gustavo Raffi ha fatto una Rivoluzione. Lo capiamo meglio tuffandoci nei suoi pensieri che si sono fatti storia, anticipando percorsi e dilatando la speranza di poter crescere ancora. Lui, il ‘direttore d’orchestra’, ha armonizzato gli strumenti, si è messo accanto agli altri, costruendo giorno dopo giorno un mosaico in cui ciascuna tessera ha la sua bellezza e utilità a un progetto da declinare insieme. E’ bastato poco, ama ripetere il Gran Maestro: si sono aperte le porte del Vascello e dei Templi e i massoni hanno incontrato e conosciuto tanti amici. Hanno iniziato a guardare negli occhi tutti, dai Premi Nobel alla gente assetata di giustizia. Laicità positiva e infinita libertà.

In una Gran Loggia, ha detto: “Non siamo gli anarchi del nulla, ma gli operai della speranza”. Il magistero massonico di Gustavo Raffi è un’indicazione di senso per la Massoneria ma anche una pietra di costruzione per la società civile. Una delle grandi narrazioni della filosofia della storia. Pietra angolare che regge altre battaglie di cuore e ragione. Indietro non si torna.

(dalla quarta di copertina)



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