Il Gran Maestro Raffi porta il saluto del Grande Oriente alla chiusura dei lavori dell’executive board Unesco, a Lucca

Il 12 marzo il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, ha portato a Lucca il saluto dei Massoni Italiani alla cerimonia di chiusura del Congresso Esecutivo Mondiale dell’Unesco (33° Executive Board Unesco). I lavori, iniziati l’8 marzo, si sono svolti sotto il titolo “Il linguaggio universale della musica e dell’arte per un’etica globale”, ed hanno riempito cinque giorni di riflessione (moderatore Alan Friedman) e di momenti musicali di alto livello. Da segnalare la lectio magistralis svolta dal prof. Giovanni Puglisi, presidente della Commissione Nazionale Italiana Unesco ed i concerti tenuti da Andrea Bocelli e Katia Ricciarelli. Oltre 100 delegati della World Federation of Unesco Clubs (WFUCA), provenienti da Albania, Armenia, Austria, Brasile, Camerun, Cina, Cipro, Colombia, Emirati Arabi, Francia, Giappone, Grecia, India, Giamaica, Kazakistan, Corea del Sud, Libano, Malta, Messico, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sudan, Tunisia e Vietnam, si sono sommati ai 150 rappresentanti italiani.

La manifestazione, che ha ottenuto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, ha visto la partecipazione delle realtà istituzionali e associative più significative del territorio lucchese e fiorentino (lunedì 11 marzo i lavori dell’Executive Board si sono trasferiti, solo quel giorno, nel capoluogo di regione toscano). All’evento nel suo complesso hanno collaborato la Regione Toscana, la Provincia e il Comune di Lucca, la Provincia di Firenze, numerose associazioni culturali, gli studenti lucchesi della Fondazione Campus e dell’Istituto Pertini. Il Grande Oriente d’Italia ha partecipato al programma su invito in qualità di Partner d’Eccellenza e nella giornata di chiusura è stato invitato, nella persona del suo Gran Maestro Gustavo Raffi, a portare il saluto nel suggestivo teatro lucchese del Giglio, riempito in tutti i suoi 749 posti. Con un discorso particolarmente apprezzato dal pubblico, il Gran Maestro ha sottolineato l’importanza di ogni iniziativa che valorizzi la cultura italiana nel mondo ed in particolare la musica, un’arte cara ai massoni, in quanto capace di coinvolgere, evocare, educare, conquistare lo spirito per condurlo lungo sentieri spesso inesplorati. Raffi ha affermato in modo deciso e accalorato che il nostro Paese ha un estremo bisogno di investire in una grande opera di valorizzazione del suo grande patrimonio culturale. Ed ogni operazione in tale senso riscuoterà il plauso della Massoneria, la quale è portatrice di un grande amore per l’Italia, come dimostrato nella sua storia e di recente, quando il Grande Oriente è stato uno dei maggiori protagonisti delle manifestazioni celebrative del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Raffi ha poi ricordato quel grande violinista che fu Francesco Xaverio Geminiani, al quale era dedicata la giornata conclusiva del convegno, e con lui il mondo di illuminata idealità al quale appartenne, che auspicava l’unione dell’architettura con la musica per riportare all’ordine il caos primigenio. Ha sottolineato, al riguardo, il suo rilievo nella storia della Liberia Muratoria, essendo stato il primo italiano ad essere affiliato, nel 1725, alla Loggia massonica Queen’s Head di Londra. Geminiani che fu “amante dell’arte e della libertà” esaltò queste sue caratteristiche proprio nella sua opera, ‘La Foresta Incantata’, rappresentata nel teatro lucchese, subito dopo la conclusione dell’intervento di Raffi. Questo spettacolo coreografico tratto dal XIII canto della “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso, fu rappresentato per la prima volta a Parigi, il 31 marzo 1754, essendo ottimo soggetto per uno di quei Spectacles mécaniques (pantomime) che tanto deliziavano i parigini di quel tempo e nell’allestimento dei quali era maestro insuperabile l’architetto e pittore italiano Servandoni. Il maestro Castello, regista dello spettacolo lucchese, ha riletto in chiave originale il lavoro di Geminiani realizzando un sorprendente gioco scenico in cui danza, live video e musica producono un’interessante opera di sperimentazione coreografica, che ha entusiasmato il pubblico.

“La Foresta Incantata”, secondo alcuni competenti giudizi espressi dopo la sua rappresentazione lucchese, potrà essere esportato sui palcoscenici di tutto il mondo, anche per contribuire a fare conoscere meglio quel volto di Lucca, città aperta, tollerante, capace di produrre arte e cultura come poche altre della sua dimensione. Tutte le logge lucchesi hanno partecipato allo svolgimento del programma, in un armonico giuoco di squadra che ha visto in prima fila la loggia “Francesco Xaverio Geminiani”, la quale, sotto la guida del M. V. Alessandro Antonelli, ha svolto anche un fondamentale lavoro di promozione dell’evento e di relazione con le istituzioni. La felice conclusione dell’operazione di trasparenza e di raccordo con il mondo profano ha riscosso il plauso delle Autorità Lucchesi ed il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore alla Cultura, Patrizia Favati, hanno espresso riconoscenza al Gran Maestro Raffi.
Alla fine della serata, sponorizzata dal Grande Oriente, il presidente internazionale dell’Unesco, George Christiofides, ha donato al Gran Maestro una pregevole targa ricordo. Il sindaco di Lucca ha invitato caldamente il Gran Maestro Raffi a ritornare a Lucca, dove lo attenderà come ospite gradito.



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