Il Gran Maestro Bisi ai 112 anni della loggia “Giordano Bruno”: “Essere liberi muratori è un atto di coraggio che viene premiato”

“Essere Liberi Muratori è un atto di coraggio che viene premiato. Il Grande Oriente messinese è cresciuto, ha Fratelli impegnati e stimati”. Lo ha sottolineato il Gran Maestro Stefano Bisi, durante la tornata in grado di Apprendista che si è tenuta nella fortificazione Umbertina di Serra la Croce, a Curcuraci, per celebrare i 112 anni della loggia “Giordano Bruno” (331). “Uno scrittore -ha aggiunto il Gran Maestro rivolto ai Fratelli- diceva che il mondo è nelle mani di chi ha il coraggio di rischiare per realizzare i sogni. Il coraggio lo avete avuto realizzando un sogno in una terra complicata.

Non mi sta bene che alcune terre d’Italia vengano identificate con mafia e ‘ndrangheta. Né ammetto che le stesse identificazioni vengano accostate alla Massoneria: Basta. Andiamo avanti a testa alta. Ad aprire i lavori, al quale hanno preso parte anche il Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele e il Grande Oratore Claudio Bonvecchio e il presidente del Collegio Giuseppe Trumbatore, è stato il maestro venerabile Roberto Roselli. Multimediale e dedicata al tema “L’universo in musica e in visione”, la tavola scelta per l’occasione. La prolusione del Fratello Giuseppe Gambardella ha invece ripercorso la storia della “Giordano Bruno” nata per gemmazione nel 1902 dalla Roma Risorta.

In occasione dell’evento è stata realizzata una busta commemorativa per l’Associazione di Filatelia Massonica del Grande Oriente. L’immagine di del filosofo nolano sotto la volta stellata, il francobollo di Galileo Galilei e l’annullo filatelico di Messina “mix” sono gli elementi di quest’ultima emissione che arricchisce il patrimonio filatelico internazionale sulla Massoneria.



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