Il cimitero olandese di Livorno sarà ristrutturato grazie alla Massoneria della città. La cronaca del Tirreno e di Granducato Tv

Il Goi, con Giovanni Alari e Massimo Bianchi, raccoglie i fondi per rimettere in sesto il camposanto devastato dal crollo di alberi ultrasecolari

Il cimitero della Congregazione olandese alemanna ha sperimentato il “cuore” di Livorno: è capitato in occasione della recente ondata di maltempo che, a causa delle fortissime raffiche di vento, ha visto crollare alcuni alberi ultrasecolari all’interno del cimitero storico di via Mastacchi con il conseguente danneggiamento di alcune tombe. Al “sos” lanciato dalla comunità olandese alemanna per poter riaprire il cimitero devastato ha risposto il Grande Oriente d’Italia (Goi). L’obbiettivo era raggiungere la cifra di 2mila euro. L’avvocato Giovanni Alari, presidente del Consiglio dei maestri venerabili delle logge livornesi del Grande Oriente, nel corso di una cerimonia che si è tenuta nei giorni scorsi al cimitero ha messo nelle mani del responsabile della Congregazione, Ennio Weatherford, l’intera somma necessaria a far risistemare il camposanto. Alari ha ricordato «l’attenzione del Goi per la vita e la storia della nostra comunità, dimostrata anche in occasione dell’alluvione dello scorso anno in favore della scuola media Bartolena di Ardenza». È stato sottolineato che nel cimitero sono sepolti due esponenti nazionali della massoneria, che alla fine dell’800 presiedettero il Rito simbolico italiano, Federico Wassmuth e Carlo Majer. Weatherford ha ringraziato confermando l’impegno per il ripristino della Chiesa sugli scali Olandesi e del cimitero, a testimonianza della volontà di mantenere la viva presenza della Comunità, significativa della storia livornese. A conclusione dell’iniziativa, il gran maestro onorario Massimo Bianchi invita a non dimenticare l’impegno dei massoni nella storia labronica e ha ribadito che alla fine dell’Ottocento due livornesi erano ai vertici del Goi, durante la “gran maestranza” di Adriano Lemmi («un concittadino finanziatore delle imprese mazziniane e garibaldine») e che «Carlo Majer fu tra coloro che donarono alla Biblioteca Labronica le carte di Foscolo».

Il Grande Oriente aiuta gli “Olandesi” | Granducato Tv



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