Gran Logia de España, la libertà della Massoneria per l’Europa dei popoli

A Barcellona l’incontro dei Gran Maestri. Raffi: “La Libera Muratoria non deve essere ingessata ma aprirsi alle nuove generazioni, anche al suo interno e fino ai ruoli apicali”. Ai Lavori Thomas Jackson, segretario esecutivo della Conferenza Mondiale delle Gran Logge Massoniche

Sabato 9 marzo, nella splendida cornice di Barcellona, si è celebrato il meeting annuale della Gran Logia de España, alla presenza del Fr. Thomas W. Jackson, segretario esecutivo della Conferenza Mondiale delle Gran Logge Massoniche e del Fr. Rafael Eduardo Aragón Guevara, Segretario Esecutivo della Inter-American Masonic Confederation. Il Gran Maestro de la Gran Logia de España, Oscar de Alfonso Ortega, dopo aver insediato i nuovi Grandi Ufficiali e ricordato i Fratelli passati all’Oriente Eterno, ha presentato l’Inno della propria Obbedienza, ‘Fraternidad y Armonia’ e salutato le 14 delegazioni estere intervenute, tra cui quelle di Irlanda, Scozia, Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Russia, Ecuador, Paraguay, Romania, Portogallo, Armenia e Albania.

Ai Lavori ha partecipato una significativa Delegazione italiana guidata dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, accompagnato dal Fratello Federigo Reale, Gran Rappresentante della Gran Logia de España presso il Grande Oriente. Presenti anche Filippo Gurrieri, Garante d’Amicizia, Luciano Critelli, Executive Officier in Italy dell’International Supreme Council Order of DeMolay, Filippo Raffi, ex Maestro Venerabile della Loggia ‘La Pigneta’ all’Oriente di Ravenna e Davide Rossi, segretario della Loggia ‘Dante Alighieri’ all’Oriente di Ravenna. Il Gran Maestro Oscar De Alfonso Ortega ha poi concesso la parola esclusivamente, e nell’ordine, ai Gran Maestri di Irlanda, Scozia e Italia.

Nel suo intervento, salutato da un lungo e caloroso applauso, il Gran Maestro Gustavo Raffi, ha ricordato il valore della fraternità e del dialogo tra gli uomini, sottolineando il ruolo etico-pedagogico di “una Massoneria calata nella storia, che vivifica la tradizione ed è capace di intercettare le ansie della società civile, di cui i Liberi Muratori sono parte attiva. La Massoneria – ha proseguito – non deve essere ingessata, ma aprirsi alle nuove generazioni, anche al suo interno e fino ai ruoli apicali”. “Non può esserci una Libera Muratoria di sopravvissuti: dobbiamo essere un laboratorio di idee per il futuro”, ha rimarcato il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, richiamando l’esperienza dell’America Latina che interpreta il ruolo di una Massoneria di popolo, costruendo sugli esempi di libertà e pensiero di Allende, Bolivar e José Martì. “La nostra forza è il Tempio – ha scandito il Gran Maestro Raffi – ma abbiamo il compito di tradurre nell’oggi i valori e i principi della Massoneria, una grande catena di pensiero libero che unisce gli spiriti liberi oltre ogni differenza. Di questa forza, ha bisogno l’Europa dei popoli. Una Massoneria non isolata dal mondo, ma contemporanea della posterità”.

Particolarmente importante l’incontro dei Gran Maestri, che si è tenuto il venerdì. Un confronto che ha tracciato un quadro delle problematiche riguardanti le Obbedienze nel mondo, con particolare riferimento all’Europa. Desta ancora preoccupazione – si è rilevato durante l’assise spagnola – l’attuale situazione francese, dopo la sospensione dei rapporti fraterni da parte della Gran Loggia Unita d’Inghilterra e la Gran Loggia Nazionale di Francia e la revoca dei riconoscimenti di quest’ultima da parte di altre Obbedienza massoniche europee ed extra. Al contempo si registra un eccessivo attivismo di alcune Obbedienze, che hanno ritenuto di tracciare le linee guida di un nuovo scenario obbedienziale in Francia. La posizione del Grande Oriente d’Italia, come quella di altre Gran Logge è stata – fin dall’origine – una scelta di neutralità e non ingerenza, sostenendo che sono i Fratelli francesi a dover risolvere i loro problemi.



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