Francesco Maria Santinelli, alchimista e rosacrociano. Conferenza di Marco Rocchi a Pesaro

Grande interesse e curiosità il 9 marzo nella sala conferenze della fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro per un incontro dai contenuti culturali suggestivi. Marco Rocchi, dell’Università di Urbino, nonché maestro venerabile della loggia pesarese Antonio Jorio (1042), è stato il responsabile di questa atmosfera con la sua conferenza su “Santinelli, l’alchimista di Pesaro”.

Francesco Maria Santinelli (Pesaro 1627 – Roma 1697) fu uomo d’arme e seduttore, diplomatico e avventuriero, poeta e alchimista, cortigiano e rosacrociano: una figura che si staglia tra mille contraddizioni, un personaggio che scala la via del successo partendo da una famiglia della bassa nobiltà di Sant’Angelo in Vado per arrivare, tra molte peripezie, alla corte di Cristina di Svezia prima e dell’imperatore Leopoldo I d’Asburgo poi.
Frequentatore del circolo di Villa Palombara a Roma e del celebre alchimista Federico Gualdi a Venezia, fu anche membro di spicco della confraternita della Rosa Croce d’Oro; la sua opera letteraria e alchemica fu apprezzata dal Principe Raimondo di Sangro e da Isaac Newton, da Giosuè Carducci e da Carl Gustav Jung.

La sua opera alchemica principale – la Lux obnubilata, un’ode che rappresenta un efficace compendio della alchimia del Seicento – entrò in appendice al Catechismo Ermetico Massonico della Stella Fiammeggiante del Barone Henry Theodore de Tschudy e rappresenta, secondo alcuni , il primissimo documento alchemico entrato ufficialmente in un documento massonico. Anche Oswald Wirth la inserì nel suo “Simbolismo Ermetico”.

Fu il massone Pericle Maruzzi a svelare, nel 1956, che dietro lo pseudonimo di Fra Marcantonio Crassellame Chinese – lo pseudonimo anagrammatico con cui era firmata l’opera – si nascondevano il nome e il titolo nobiliare dell’autore (Marchese Francesco Maria Santinello).

Partendo da alcuni manoscritti inediti conservati alla Biblioteca Oliveriana di Pesaro – primo fra tutti il Carlo Quinto, poema ricco di simbolismi iniziatici – Rocchi ha cercato di tratteggiare questo multiforme personaggio e la portata della sua opera alchemica, sul cui tema ha tra l’altro pubblicato il saggio “Santinelli Newton e l’Alchimia, un triangolo di luce” (Argalia Editore 2010), premiato alla prima edizione della Segnalazione Editoriale Victor Hugo.



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