Firenze 29 maggio 2009 – Antonio Cocchi massone, una importante iniziativa. Il Collegio toscano presenta l’archivio del primo massone italiano.

Firenze il 4 agosto 1732 il dottor Antonio Cocchi faceva il suo ingresso in una loggia massonica inglese. Lo scrive nelle sue “Effemeridi”, una sorta di diario manoscritto in cui si legge in quella data: “… in the evening I was received among the Free-Masons and remained to supper” (la sera fui accolto fra i Massoni e mi trattenni per cena). Fu il primo italiano ad entrare in Massoneria, o almeno – per ora – ci dicono le fonti massoniche. Medico, naturalista, filosofo, antiquario granducale, Antonio Cocchi è un personaggio ancora poco conosciuto che, con la riscoperta del suo immenso archivio, può essere valorizzato come scienziato, aiutando nel contempo gli storici a penetrare gli umori dell’epoca.

Le sue carte sono custodite nella Biblioteca della Facoltà di Medicina di Firenze e il Collegio circoscrizionale della Toscana, in un clima di grande collaborazione con la presidenza della stessa Facoltà, ha potuto consultarle realizzando la digitalizzazione della parte di suo interesse.

La Massoneria toscana presenterà il lavoro a Firenze il 29 maggio (ore 17,30) nella propria sede di Borgo Albizi. Interverranno Donatella Lippi, docente di storia della medicina all’Università di Firenze, che introdurrà il personaggio e Adalberto Scarlino che parlerà del massone Cocchi e delle logge fiorentine di quel tempo.

I documenti digitalizzati saranno consegnati all’archivio storico del Grande Oriente d’Italia e messi a disposizione dei ricercatori.

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