Firenze 12 aprile 2010 – Antonio Cocchi e il Settecento toscano. Grande Oriente d’Italia e Università di Firenze collaborano alla scoperta di un personaggio illustre della nostra Nazione.

Sono 103 i quaderni delle Effemeridi di Antonio Cocchi, il suo diario privato – conservato nella biblioteca della Facoltà di Medicina dell’Università di Firenze – che raccoglie le testimonianze della poliedrica figura di una personalità di spicco del Settecento toscano. Medico, naturalista, bibliofilo, esperto di antiche iscrizioni, primo massone italiano (nel senso di nazionalità), Antonio Cocchi è contemporaneo di un altro emblematico libero muratore italiano, il principe Raimondo di Sangro del quale si celebra quest’anno il 300esimo anniversario di nascita.

Il Collegio circoscrizionale della Toscana – con il sostegno del Grande Oriente nazionale – ha digitalizzato l’intera collezione che sarà presentata a Firenze il 12 aprile (ore 11) nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina (Viale Morgagni 85, palazzina della Presidenza nel complesso ospedaliero di Careggi). L’ateneo custodirà, insieme al prezioso originale cartaceo, il materiale digitale che sarà consultabile anche presso la Biblioteca del Grande Oriente d’Italia a Villa ‘ Il Vascello’.

Intervengono alla presentazione: il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Gian Franco Gensini, la Direttrice della Biblioteca Biomedica di Careggi Laura Vannucci, la storica della Medicina Donatella Lippi (Direttore del Centro di Medical Humanities), il Presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana Stefano Bisi, il responsabile tecnico ADACTA Salvatore Sanfilippo.

Per l’occasione la Sala Rari della Biblioteca Biomedica di Careggi ospiterà una mostra con alcuni manoscritti di Antonio Cocchi.

Chi era Antonio Cocchi



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *