“La Cultura della Memoria è un lungo ponte che collega il passato al presente. Essa ci permette di non dimenticare gli uomini e la nostra Storia, unendo le generazioni.” E’ stato questo il filo rosso della Festa della Luce, che si è svolta nel pomeriggio di sabato 13 dicembre alla Fortezza da Basso di Firenze, durante la quale è stata conferita l’onorificenza Galileo Galilei al professor Cosimo Ceccuti.
Insigne accademico e studioso, Ceccuti è stato professore ordinario della Scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze, presidente della Fondazione Spadolini–Nuova Antologia, direttore dell’omonima rivista e delle collane letterarie, nonché membro del consiglio di presidenza dell’Istituto per la Storia del Risorgimento di Roma. Autore di numerose pubblicazioni, rappresenta una figura esemplare di intellettuale raffinato, storico e studioso illuminato, capace di trasmettere ai giovani la più alta cultura dei valori repubblicani, ispirati al pensiero di Giovanni Spadolini.
In questo contesto, Ceccuti ha promosso con particolare entusiasmo la collaborazione con la Fondazione Grande Oriente d’Italia, che ha istituito borse di studio destinate a studenti universitari autori di tesi sulla vita e l’opera dell’ex Presidente del Consiglio.
Per i suoi meriti culturali e per la vicinanza e amicizia dimostrata nei confronti della più antica Obbedienza massonica italiana, il professor Ceccuti è stato insignito della prestigiosa onorificenza Galileo Galilei, riservata ai non massoni, in riconoscimento del suo impegno nella diffusione della cultura, della memoria storica e dei valori civili.
La cerimonia alla Fortezza da Basso ha così sottolineato come la memoria storica, trasmessa attraverso la cultura e la ricerca, continui a rappresentare un ponte fondamentale tra passato e presente, capace di unire le generazioni e ispirare i cittadini di domani.
