
Il numero di dicembre di Erasmo si apre con una riflessione sul Solstizio d’inverno 2025, inteso come tempo simbolico di soglia, silenzio e rigenerazione interiore. Un percorso che intreccia cosmologia, pensiero esoterico e architettura sacra, dal significato iniziatico del buio alla visione di Eliphas Lévi, fino al Pantheon di Roma, presentato come grande calendario di luce e misura del tempo.
Ampio spazio è dedicato alla storia del Novecento, con l’approfondimento sulla figura di Gustavo Console, libero muratore ucciso dal fascismo nel 1925, e sull’intitolazione di una via a Montecalvo Irpino a cento anni dalla Notte di San Bartolomeo fiorentina, come atto di giustizia storica e di coscienza democratica.
Il numero racconta poi una Massoneria senza confini, attraverso gemellaggi e incontri internazionali che uniscono Roma e l’Ontario, la Sicilia e New York, fino all’Australia, testimoniando una Fratellanza viva, radicata nella Tradizione e aperta al dialogo tra culture.
Segue il ricordo del terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908, che unisce idealmente le due sponde dello Stretto in un ponte di solidarietà e fratellanza, suggellato anche quest’anno da una duplice cerimonia.
Tra gli anniversari, trovano spazio Rudyard Kipling, scrittore e massone, interprete di una visione universale dell’avventura e della conoscenza, Oscar Wilde, maestro di bellezza e libertà interiore, e Plautilla, architettrice del Vascello, oggi sede del Grande Oriente d’Italia, figura emblematica di creatività, spiritualità operante e presenza femminile nella storia dell’architettura.
Le pagine dedicate agli itinerari simbolici ed esoterici accompagnano il lettore alla scoperta del Castello Ursino di Catania, luogo denso di stratificazioni storiche e di significati iniziatici, e al tema della rinascita dei Templari, riletto tra storia, mito e simbolo.
