Cultura: La “Breccia della libertà”, Giuli richiama la storia e il futuro/Adnkronos

“Bisogna aprire brecce in ogni muro”. Con queste parole il ministro della Cultura, Alessandro Giuli,è intervenuto oggi alla 26esima edizione del festival letterario Pordenonelegge – Festa del libro e della libertà, in occasione della sua visita alla città friulana. Un discorso che ha intrecciato memoria, identità nazionale, visione europea e futuro culturale, partendo proprio dal significato simbolico del 20 settembre, data che segna, storicamente, la Breccia di Porta Pia del 1870 e, nel 1943, la tragedia degli internati italiani nei campi di concentramento nazisti. “Il 20 settembre ci richiama a un alto significato – alla breccia – quel momento in cui l’Italia si riappropriava della propria sovranità e indipendenza, dando avvio a un percorso di coscienza unitaria”, haaffermato Giuli, parlando prima della presentazione del libro di Giulio Sapelli “Il grande ritorno. La nuova era di Trump” (Guerini e Associati). Un intervento solenne e appassionato, che ha trasformatoun evento letterario in un’occasione di riflessione civile e politica.  Il termine “breccia” ha attraversato tutto il discorso del ministro come un filo rosso. Non solo la breccia di Porta Pia, ma anche quelle “che oggi vanno aperte in Europa”, nel mondo della cultura, della sovranità nazionale e dell’identità.



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