Categoria: Rassegna Stampa
Montesilvano (Pescara) 16 ottobre 2008 – Gran Maestro Gustavo Raffi in Abruzzo.
(La Repubblica) MASSONERIA: FONDATA UNA NUOVA LOGGIA INTITOLATA A TOTO’
E’ stata costituita ieri sera, a Montesilvano (Pescara), la quattordicesima loggia del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, che e’ stata intitolata all’indimenticabile Toto’, Antonio De Curtis. Era presente il gran maestro Gustavo Raffi ed e’ stato proprio lui, oggi, in conferenza stampa, a ribadire che la massoneria deve svolgere funzioni “pedagogiche e culturali. Se si concepisse – ha aggiunto Raffi – come una stanza di compensazione per frustrati e falliti che si agghindano con grandi ornamenti e titoli altisonanti non sarebbe una cosa seria”.
“Oggi – ha proseguito – si ha “un ritorno al passato, perche’ prima del fascismo la massoneria era questo, manifestandosi anche attraverso uomini che sono stati dei grandi sindaci”.
(AGI NewsOnline) MASSONERIA: RAFFI, “STA VIVENDO LA SUA PRIMAVERA”
“La massoneria italiana sta vivendo, nel Paese e all’estero, la sua primavera”. Lo ha fatto notare il gran maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, rifacendosi a Neruda, il quale diceva che “si possono tagliare i fiori ma non si puo’ bloccare la primavera. Quindi – ha aggiunto Raffi – chi pensa di tornare al passato, ad una massoneria silente, al di fuori della vita, dei drammi, non ha capito niente e comunque la societa’ non sarebbe piu’ disposta a tollerarlo”. Raffi ha anche ribadito di rappresentare la massoneria “ufficiale, ma ci sono altri cui non possiamo impedire di usurpare la denominazione massonica. Ci vorrebbe, quindi, una legge sulle associazioni per impedire che ci siano denominazioni confusorie”.
(Il Centro) DEL TURCO: RAFFI, AUSPICO CHE NE ESCANO A TESTA ALTA
“Auspico che i rappresentanti delle istituzioni dimostrino di non aver fatto determinate cose, perche’ il cittadino deve credere nelle istituzioni”. Lo ha detto stamani, in conferenza stampa, Gustavo Raffi, grande maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, parlando dell’inchiesta gudiziaria sulle presunte tangenti nella sanita’ che ha travolto la Regione Abruzzo. Raffi, che ieri a Montesilvano (Pescara) ha partecipato alla nascita di una nuova loggia, si augura che i rappresentanti delle istituzioni abruzzesi “ne escano a testa alta, perche’ comunque ne deriverebbe un discredito per le istituzioni. Se la societa’ esprime dei politici corrotti – ha commentato – e’ chiaro che si rischia di arrivare al grillismo, dove aizzare una piazza puo’ essere facile ma quello puo’ essere inquietante e’ che sai dove parti e non sai dove arrivi. I partiti sono il sale della democrazia – ha detto ancora – e non bisogna confondere gli aspetti di degenerazione con la funzione dei partiti.
Quindi bisogna avere grande equilibrio”. Comunque, ha concluso, “quando c’e’ un’inchiesta, la magistratura faccia quello che deve fare”.
L’Aquila 16 ottobre 2008 – (Il Capoluogo.it) Raffi: “Primavera della massoneria”.
Massoneria in primo piano. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi, è in Abruzzo giovedi’ per una serie di incontri con i Liberi Muratori del Collegio Circoscrizionale dell’ Abruzzo e del Molise, dove gli iscritti al Grande Oriente d’Italia sono 290, suddivisi in 14 logge.
“La massoneria italiana sta vivendo, nel Paese e all’estero, la sua primavera”. Lo ha fatto notare il gran maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, in questi giorni in Abruzzo, rifacendosi a Neruda, il quale diceva che “si possono tagliare i fiori ma non si puo’ bloccare la primavera. Quindi – ha aggiunto Raffi – chi pensa di tornare al passato, ad una massoneria silente, al di fuori della vita, dei drammi, non ha capito niente e comunque la societa’ non sarebbe piu’ disposta a tollerarlo”. Raffi ha anche ribadito di rappresentare la massoneria “ufficiale, ma ci sono altri cui non possiamo impedire di usurpare la denominazione massonica. Ci vorrebbe, quindi, una legge sulle associazioni per impedire che ci siano denominazioni confusorie”.
“La Libera Muratoria, oggi, – sottolinea il Gran Maestro Raffi – non puo’ e non deve deviare dal proprio secolare impegno. Non puo’, in nessun modo, vivacchiare su di un passato glorioso e limitarsi a vantare la sua storia. Non puo’ limitarsi ad ostentare quelle conquiste che sono state il suo vanto e che sono diventate patrimonio dell’umanita’. Deve, invece saper vivere le trasformazioni dell’oggi che, spesso, hanno i caratteri di una crisi sociale ed esistenziale”.
“I Liberi Muratori – conclude – devono essere presenti nella societa’ contemporanea ed assumersi il compito di gridare a tutti – come hanno fatto in passato – la loro fede nella dignita’ dell’uomo, il loro amore per la liberta’, la loro vocazione alla tolleranza, la loro assoluta convinzione nell’ugualitarismo, valori questi che devono essere assolutamente riaffermati”.
“Auspico che i rappresentanti delle istituzioni dimostrino di non aver fatto determinate cose, perche’ il cittadino deve credere nelle istituzioni”. Lo ha detto Gustavo Raffi, parlando dell’inchiesta gudiziaria sulle presunte tangenti nella sanita’ che ha travolto la Regione Abruzzo.
Raffi, che ieri a Montesilvano ha partecipato alla nascita di una nuova loggia, si augura che i rappresentanti delle istituzioni abruzzesi “ne escano a testa alta, perche’ comunque ne deriverebbe un discredito per le istituzioni. Se la societa’ esprime dei politici corrotti – ha commentato – e’ chiaro che si rischia di arrivare al grillismo, dove aizzare una piazza puo’ essere facile ma quello puo’ essere inquietante e’ che sai dove parti e non sai dove arrivi. I partiti sono il sale della democrazia – ha detto ancora – e non bisogna confondere gli aspetti di degenerazione con la funzione dei partiti. Quindi bisogna avere grande equilibrio”. Comunque, ha concluso, “quando c’e’ un’inchiesta, la magistratura faccia quello che deve fare”.
In Abruzzo e Molise gli iscritti al Grande Oriente d’Italia sono 290, suddivisi in 14 logge: 6 a Pescara; 1 a Chieti e altre 4 nella relativa provincia; 1 rispettivamente a Teramo; Campobasso e a L’Aquila.
(Il Capoluogo.it) 16 OTT 08
Pescara 16 ottobre 2008 – (Primadanoi.it) Il Gran Maestro Raffi: “Siamo nella primavera della Massoneria”.
Ieri Pescara ha festeggiato l’installazione di una nuova loggia massonica. La 14° del Grande Oriente in Abruzzo. Per l’occasione è arrivato da Ravenna, città dove vive e lavora, Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente.
«Noi siamo la massoneria ufficiale, quella storica, quella coerente ai principi, quella regolare, riconosciuta in tutto il mondo». Imponente, barba bianca. Sguardo carismatico, parlata romagnola. Divertente e divertito ma anche serioso. Il Gran Maestro Raffi, 64 anni che non dimostra, è convinto che questa sia la primavera della Massoneria. Mai tanti come adesso, mai così uniti, mai così forti. Ed è anche convinto, lo dice citando Neruda, che non si può tornare indietro perché se puoi recidere un fiore non puoi cancellare la primavera. La nuova loggia abruzzese (Antonio De Curtis), inaugurata ieri sera con una gran festa tra i fratelli muratori secondo Raffi è la dimostrazione di una «esigenza culturale in costante crescita». Ci sono «sempre più giovani», e dietro la voglia di «incontrarsi, discutere, parlare». Raffi che non ha mai incontrato Licio Gelli e che prende le sue critiche come medaglia al valore, è anche convinto che «oggi più che mai ci sia bisogno della Massoneria» e secondo lui la “diffidenza” dietro questo mondo avvolto da un mistero pluricentenario non è altro che «pigrizia mentale». Ma anche la massoneria avrebbe le sue colpe: prima quella di non aver capito «l’importanza della comunicazione. Oggi chi non sa comunicare è morto». Ma il Grande Oriente si è saputo adeguare ai tempi: «oggi abbiamo un sito internet, abbiamo aperto il nostro archivio ai grandi storici, ci sono riunioni aperte a tutti». Ci sono, come dice lui, «momenti pubblici e momenti privati: anche la camera di consiglio di un tribunale è riservata, poi la sentenza diventa pubblica». La Massoneria italiana, intesa come Goi, oggi si è aperta anche alla stampa, nonostante il suo Gran Maestro Raffi non ami particolarmente le interviste: «finisce che mi ripeto sempre» ma alla fine cede sempre alle domande per non essere scortese: «mi dico sempre che devo imparare a dire dei no. La Massoneria silente, quella di un tempo, impegnava poca fatica», dice. Adesso lui si definisce un apprendista stregone, «il Goi si è aperto al mondo e gli incontri si sono centuplicati».
MASSONERIA E POLITICA
Per Raffi la massoneria è pluralista «all’interno e all’esterno. Non detta una linea politica, è una scuola di formazione, è un laboratorio. Questo vuol dire che il fratello che non viene censito con un suo credo se è progressista rimarrà progressista, se è conservatore rimarrà conservatore. Nessuno gli chiederà travasi ma solo di testimoniare dei valori e di essere coerente ai principi che professa: eguaglianza, libertà, fratellanza ma soprattutto tolleranza». Alla base c’è la politica del dialogo e se si riuscisse a capire che «la scoperta dell’errore è una conquista per l’individuo ma non la sconfitta sarebbe un bene». E lo stesso vale per la Religione:«la massoneria non ha mai inteso costituirsi in chiesa o esprimere una religione. Qualcuno potrebbe obbiettare che l’essere credente è uno dei principi per essere massone. Ma in realtà siamo profondamente laici: la laicità è il principio regolatore della convivenza».
IL MASSONE = UOMO DEL DUBBIO
Se dovesse fare un identikit di un Massone? Raffi risponde in una manciata di secondi: «è l’uomo del dubbio. Questo non vuol dire una posizione di indifferenza, significa che ci sono uomini che non negano la verità ma la ricercano. Un massone non ha l’arroganza di sapere. In questa visione si è portati a pensare che in ogni uomo c’è uno spezzone di verità e ci si debba confrontare con gli altri».
MASSONE E POTERE
Quanti massoni ci sono al potere oggi in Italia, domando a Raffi. Si fa
Pescara 14 ottobre 2008 – (AGI) Massoneria: Gran Maestro Raffi in Abruzzo il 16 ottobre.
Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi, sara’ in Abruzzo giovedi’ 16 ottobre per una serie di incontri con i Liberi Muratori del Collegio Circoscrizionale dell’ Abruzzo e del Molise. “La Libera Muratoria, oggi, – sottolinea il Gran Maestro Raffi – non puo’ e non deve deviare dal proprio secolare impegno. Non puo’, in nessun modo, vivacchiare su di un passato glorioso e limitarsi a vantare la sua storia. Non puo’ limitarsi ad sostentare quelle conquiste che sono state il suo vanto e che sono diventate patrimonio dell’umanita’. Deve, invece saper vivere le trasformazioni dell’oggi che, spesso, hanno i caratteri di una crisi sociale ed esistenziale”.
“I Liberi Muratori – conclude – devono essere presenti nella societa’ contemporanea ed assumersi il compito di gridare a tutti – come hanno fatto in passato – la loro fede nella dignita’ dell’uomo, il loro amore per la liberta’, la loro vocazione alla tolleranza, la loro assoluta convinzione nell’ugualitarismo, valori questi che devono essere assolutamente riaffermati”.
In Abruzzo e Molise gli iscritti al Grande Oriente d’Italia sono 290, suddivisi in 14 logge: 6 a Pescara; 1 a Chieti e altre 4 nella relativa provincia; 1 rispettivamente a Teramo; Campobasso e a L’Aquila. Sul ruolo della Massoneria nella societa’ contemporanea e sui temi di piu’ stretta attualita’, il Gran Maestro Gustavo Raffi incontrera’ la stampa giovedi’ 16 ottobre, alle ore 10, all’Hotel Promenade di Montesilvano.
(AGI) 14 OT 08
Palermo, 9 ottobre 2008 – (ANSA) Mafia: Grande oriente d’Italia, nulla a che fare con De Carolis.
“Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani non ha nulla a che spartire con Stefano De Carolis Villas al quale viene attribuito il titolo altisonante di ‘Gran Maestro della Massoneria’ senza peraltro specificare la formazione massonica o sedicente tale di appartenenza”.
Lo dice, in una nota, l’ufficio stampa del Grande Oriente d’Italia, in merito all’interrogatorio di De Carolis, sentito nei giorni scorsi nell’ambito dell’inchiesta “Hiram” su collusioni tra mafia, settori dell’imprenditoria e della massoneria, e definito dagli inquirenti ‘Gran Maestro della Massoneria’.
“Grande Oriente d’Italia – continua la nota – denuncia ancora una volta la superficialità con cui vengono rese notizie siffatte, nonché l’utilizzo indiscriminato e incauto di denominazioni generiche che possono ingenerare confusione nei media, facendo di tutta l’erba un fascio”.
(ANSA) 09 ottobre 2008
Palermo 8 ottobre 2008 – (ANSA) Mafia: Gran Maestro massoneria fornisce indicazioni a PM.
Il gran maestro della massoneria Stefano De Carolis Villas è stato interrogato a Roma dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo nell’ambito dell’inchiesta Hiram che riguarda un intreccio fra boss mafiosi, massoni e imprenditoria, diretta anche a pilotare i processi in Cassazione. Il massone è coinvolto insieme al faccendiere Stefano Grancini, arrestato a giugno.
De Carolis, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, per gli inquirenti sarebbe stato messo a conoscenza dall’imprenditore agrigentino Michele Accomando e da un altro indagato, del piano per ottenere il controllo di un procedimento penale pendente in Cassazione che riguardava il boss mafioso Giovanbattista Agate, fratello del capomafia di Trapani, Mariano. Secondo quanto emerge dall’indagine, Accomando voleva che il procedimento che riguardava Agate venisse insabbiato in modo da impedirne la trattazione e conseguire la progettata prescrizione del reato. Il massone, interrogato negli uffici del Reparto operativo dei carabinieri di Roma ha risposto a tutte le domande (pm Asaro, Guido, Padova e Scarpinato), fornendo anche indicazioni su contatti e rapporti con persone coinvolte nell’inchiesta.
(ANSA) 08 ottobre 2008
Roma 25 settembre 2008 – (Adn kronos) Cultura: il mensile ‘Monsieur’ spiega la Massoneria italiana. La copertina a Garibaldi e Mazzini. In esclusiva il Gran Maestro Raffi racconta l’essenza di Palazzo Giustiniani.
‘Fieri di essere italiani’: titola cosi’ la copertina del mensile ‘Monsieur’ target socio-culturale elevato edito da Swan Group, che nel numero 71 di ottobre dedica uno speciale a Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini (www.monsieur.it). “Sono due uomini che ammiro particolarmente -spiega nell’editoriale Franz Botrè, direttore di ‘Monsieur’- Il primo, Garibaldi, perché per lui a contare davvero erano l’onore, i valori, il pensare al futuro di una nazione unita, l’Italia, che era al di sopra di ogni altra cosa”. Per Mazzini, invece, “difendere il concetto di Dio, Patria e famiglia era una vera e propria missione di vita. Dio non era il creatore come è inteso dai cattolici, ma come ideale supremo a cui ispirarsi”. E simpaticamente Botrè, spiega che all’ottavo anno di vita del mensile per l’uomo extravagante, è tempo di tirare anche due somme: “In questi sette anni -scrive- ho frequentato l’asilo, ho iniziato le elementari ed eccomi con il mio grembiulino nero e il solino stretto da un bel fiocco blu pronto per iniziare la terza elementare..”. Ma c’è anche un altro ‘grembiule’ che il mensile intende far conoscere appieno, quello della Massoneria italiana.
Perché proprio “la Massoneria – rimarca il direttore di ‘Monsieur’- fu il primo fattore che accomunò Garibaldi e Mazzini. Era l’approdo naturale delle menti più libere e brillanti, che ben presto sentirono l’esigenza e la necessità di gridare al mondo la loro fede e i loro ideali”. “Adesso non mettetevi in testa che sono, o sono diventato, massone -taglia corto la penna guizzante di Botrè- certo, non posso negare né dimenticare che con la squadra e con il compasso, io che nasco come tipografo e che per vent’anni ho fatto il grafico, ho tracciato tante righe e disegnato tanti cerchi di raccordo della mia vita”.
La scelta di ‘Monsieur’, al solito felicemente provocatoria, intende invece approfondire la storia di due grandi uomini, protagonisti nel Risorgimento e nella massoneria, e in questa linea anche sfatare miti e luoghi comuni su Palazzo Giustiniani. Garibaldi, che assunse la massima carica di Gran Maestro, rimane tuttora il massone più famoso ma anche l’insegnamento di Mazzini, di cui l’appartenenza non è invece certa, svolse un ruolo fondamentale nella definizione culturale della massoneria italiana. Nel 1925 sacrificato dal fascismo a profitto delle sue buone relazioni con la Chiesa cattolica, Grande Oriente d’Italia andò in esilio. Dopo vicende alterne, tra le quali va ricordata la pericolosa degenerazione della loggia massonica P2 (Propaganda 2), la svolta si ebbe nel 1999 con l’elezione alla gran maestranza dell’avvocato Gustavo Raffi che in queste pagine racconta, proprio in esclusiva per ‘Monsieur’, l’essenza del pensiero massonico.
E così proprio Gustavo Raffi, guida i lettori alla scoperta dell’identità massonica, spiegando che il Grande Oriente è “un’officina di libertà, innanzitutto intellettuale e spirituale”. La Libera muratoria (così viene anche chiamata la Massoneria) non esprime una particolare filosofia, religione o ideologia, “ma un metodo di convivenza tra filosofie e culture diverse, affermando il principio laico che consiste nella regola: Non pretendere di possedere la verità più di quanto ogni altro possa pretendere di possederla”. Soprattutto, il Gran Maestro di Palazzo Giustinani, chiarisce: “Si fa molto parlare della segretezza della massoneria, ma in realtà si tratta di un’istituzione che nei suoi quadri dirigenti, nelle sue finalità, nella sua progettualità non ha nulla da nascondere. La massoneria si sente parte viva della società civile cui intende portare il proprio contributo di uomini e di idee”.
Ciò non significa che la massoneria rinunci alla sua tradizione o al suo esoterismo, “ma solo che tutte queste attività continueranno a svolgersi in un quadro istituzi