Roma 21 ottobre 2009 – (AGI) Italia 150: a Torino il 23 e 24/10 Convegno Storico del GOI.

Roma 21 ottobre 2009 – (AGI) Italia 150: a Torino il 23 e 24/10 Convegno Storico del GOI.

“Massoneria e Unità d’Italia. La rinascita della Liberamuratoria nella Torino del 1859” è il titolo del convegno promosso all’Archivio di Stato di Torino, il 23 e 24 ottobre, dal Grande Oriente d’Italia (GOI).

Occasione dell’appuntamento i 150 anni dalla costituzione nell’allora capitale sabauda della loggia Ausonia, primo tassello della rinascita del GOI, dopo la passeggera esperienza in età napoleonica.
Non si tratta – dice Massimo Bianchi, Gran Maestro aggiunto del GOI – di “compiere un mero atto celebrativo, ma di ribadire che molte battaglie che quei liberomuratori combatterono allora devono, oggi, essere portate avanti, seppur con altro spirito e con altri mezzi”.

“Quello dell’Ausonia – ricorda ancora Bianchi – fu infatti l’inizio di un cammino difficile, combattuto giorno per giorno, affinchè gli ideali di libertà, fratellanza e eguaglianza non fossero parole vane, ma costituissero il cemento del nuovo Stato italiano unito e fossero alla base di una società moderna e laica”. Insomma, “l’Unità d’Italia non è un’anticaglia sentimentale, ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione; e men che meno può ridursi, oggi che ci avviciniamo a celebrarne i 150 anni, a battesimo di piazze e sostituzione di targhe. Basta con un Risorgimento marmoreo: si valorizzi, piuttosto, il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile. I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile”.

I lavori del convegno prevedono l’interevento di esponenti del mondo massonico e di autorevoli storici quali Gian Mario Cazzaniga, dell’Università di Pisa; Luis P. Martin, dell’Universitè de Pau; Ester De Fort, dell’Università di Torino; di Fulvio Conti, dell’Università di Firenze; Giuseppe Monsagrati, dell’Università di Roma ‘La Sapienza’; Marco Novarino, dell’Università di Torino; Francesca Sofia, dell’Università di Bologna e Fiorenza Tarozzi, dell’Università di Bologna.

(AGI) 21 OTT 09

Roma 1 ottobre 2009 – (AGI) Solidarietà: Sabato a Torino Raffi inaugura iniziative GOI.

Roma 1 ottobre 2009 – (AGI) Solidarietà: Sabato a Torino Raffi inaugura iniziative GOI.

La Massoneria italiana rilancia le sue iniziative di assistenza sociale a partire da due realtà torinesi: l’Associazione ‘Piccolo Cosmo’, che offre ospitalità ai parenti di malati di cancro ricoverati presso l’Ospedale infantile Regina Margherita e l’Istituto per la ricerca sul cancro di Candiolo; e gli Asili notturni “Umberto I°”, che dal 1886 offrono ricovero e assistenza ai senza tetto.

“In una società incentrata sulle logiche dell’arido profitto – rileva il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI) di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi – realtà come quelle degli Asili notturni e del Piccolo Cosmo testimoniano che ogni uomo è un bene inestimabile che va preservato e tutelato con disinteresse e, soprattutto, nel rispetto della dignità”.

Raffi interverrà sabato prossimo nel capoluogo torinese alla inaugurazione dei nuovi locali ristrutturati di Piccolo Cosmo, sede anche degli Asili notturni: “I liberi muratori – precisa – sono da sempre animati dal desiderio di aiutare concretamente chi soffre, senza nulla chiedere, con discrezione, ma soprattutto, rispettando la dignità di ogni uomo in quanto partecipe di uno stesso destino, al di fuori delle vicende contingenti che lo costringono a chiedere aiuto”.

Piccolo Cosmo è la più importante, per numero di letti, associazione italiana che offra accoglienza gratuita ad ammalati e ai loro familiari che si trasferiscono a Torino per cure mediche e dispone di tre strutture a Torino e Stupinigi, per un totale di 65 posti letto in camere con bagno, uso di cucina e spazi comuni per la socializzazione.
All’antica tradizione di solidarietà degli Asili notturni “Umberto I°” contribuiscono le logge torinesi del GOI, assicurando ogni anno alloggio gratuito a 8mila persone, giovani e anziani; la distribuzione di circa 20mila pasti; e oltre 700 visite mediche negli ambulatori che forniscono servizi di medicina generale e cura delle emergenze odontoiatriche.

(AGI) Cav 011731 OTT 09

Roma 20 settembre 2009 – (AGI) XX Settembre: Raffi (GOI), valori non cemento per unità d’Italia.

Roma 20 settembre 2009 – (AGI) XX Settembre: Raffi (GOI), valori non cemento per unità d’Italia.

Festeggiare il 150esimo dell’Unità d’Italia non per fare della facile retorica o dar vita a celebrazioni dal sapore un po’ stantio, ma per lanciare “una riflessione comune per progettare quello che dovremo essere, tutti insieme”.

Il Gran Maesto del Grande Oriente d’Italia (Goi), Gustavo Raffi, ha deposto a Porta Pia, nella ricorrenza del XX Settembre, una corona di alloro davanti al monumento che ricorda la ‘Breccia’ e il completamento dell’Unità nazionale e un’altra ai piedi del monumento a Giuseppe Garibaldi al Gianicolo.

Nella allocuzione pronunciata sabato sera a Villa Il Vascello, sede nazionale Goi, al termine di due giornate di convegni di studio e di festa per il XX Settembre e per l’equinozio di autunno, data che tradizionalmente segna la ripresa dei lavori massonici, Raffi aveva rimarcato: “Niente cemento per celebrare l’Italia. Non serve qualche colata di calce o nuovi monumenti fini a se stessi, quanto invece recuperare pensieri e simboli che valgono ancora oggi. Basta dunque con un Risorgimento marmoreo, piuttosto si deve valorizzare il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile.
I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile: quella verso l’alto, in direzione di un globalismo massificato, e quella verso il basso, in direzione di un particolarismo asfittico e urlante, interessato solo la proprio cortile”
.

Per Raffi: “Ci sono tensioni ideali che stanno alla base della nostra identità che vanno riscoperte. Questo deve essere il tempo della priorità della cultura contro i virgolettati urlanti della politica, del pensiero capace di costruire destino contro lo squallore dei gossip e il potere dei metalli, della formazione civile rispetto alle strampalate idee di secessione. Occorrono progetti e identità per non cadere nelle trappole del pensiero unico e della omologazione”.

Unità d’Italia significa oggi, secondo Raffi, “guardare coraggiosamente ai grandi temi, primo fra tutti quello dell’immigrazione” e, ricordando la vicenda degli esuli mazziniani in partenza dal porto di Genova dopo i falliti moti del 1821, ha rilevato:
“La storia puo’ ripetersi, assume colori di pelle diversi, ma è sempre storia di uomini e di ricerca di libertà. Storie che attendono e meritano risposte, non chiacchiere vane”.

Ma anche su di un altro fronte di grande attualità diventerebbe poi “falso richiamarsi alla lezione di libertà civile del Risorgimento e invece trascurare, nei fatti, il sostegno alla ricerca, che è la pietra angolare della conoscenza o peggio assumere atteggiamenti oscurantisti e pseudo clericali nel settore della bioetica, abbandonando la strada maestra dell’affidarsi alla responsabilità del ricercatore nelle sedi scientifiche e al controllo del dibattito civile in sede pubblica”.

Raffi ha concluso: “Ecco perchè la Massoneria, erede degli ideali risorgimentali, illuministici e rivoluzionari, intende contribuire con rinnovata energia alla costruzione del senso nazionale e lancia ponti di dialogo con altre istituzioni e con la società di cui è parte, per insegnare la tolleranza, la laicità, l’emancipazione, il progresso, la rigenerazione, la giustizia sociale.
Dal Risorgimento alla modernità le grandi sorgenti massoniche hanno ancora molta acqua da dare alla coscienza dei popoli. Ecco perchè chiederci come celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, significa chiedersi come ricominciare a sentirci più italiani e più europei, e soprattutto come essere più uomini liberi”
.

(AGI) 20 SET 09

Roma 19 settembre 2009 – (ASCA) Massoneria: Raffi (GOI), immigrati, bioetica e lavoro nostro banco prova.

Roma 19 settembre 2009 – (ASCA) Massoneria: Raffi (GOI), immigrati, bioetica e lavoro nostro banco prova.

“Il confronto sulla libertà, le migrazioni, la bioetica, i grandi temi del lavoro e della famiglia è per i massoni – appassionati di umanità – la grande sfida di oggi, banco di prova che regga l’urto della globalizzazione di tutti i conflitti, da quello sulle regole della vita alle nuove guerre economiche o di religione”.

Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, la maggiore Istituzione massonica del nostro Paese, Gustavo Raffi chiudendo il convegno di studi su “Il Sacro e la Ragione, percorsi e confronti anche alla luce dell’enciclica ‘Caritas in Veritate'”, che ha caratterizzato la seconda giornata della celebrazioni per il XX Settembre e l’Equinozio d’Autunno.

Domani, giornata di chiusura della tre-giorni di celebrazioni per il XX Settembre e per l’Equinozio d’Autunno, il Gran Maestro Raffi deporrà, insieme ad una delegazione di massoni, la tradizionale corona d’alloro alla breccia di Porta Pia che “rappresenta l’essenza stessa della laicità, valore irrinunciabile per tutti i liberimuratori”.

Intervenendo poi sul tema del 150° dell’Unità nazionale, Raffi ha detto che mai “avremmo immaginato che esso potesse finire al centro di polemiche e politiche tanto sconcertanti”.
“Crediamo – ha aggiunto – che una classe dirigente complessivamente incapace di dar vita ad un autentico programma pedagogico di educazione nazionale, in grado di restituire dignità e orgoglio a noi tutti e a nostri figli, possa difficilmente dar prova di quella capacità di visione, d’immaginazione creativa, di cui l’Italia ha una disperata necessità per uscire dal cono d’ombra di un declino annunciato e apparentemente ineluttabile”.

“Nel 1911, il cinquantesimo dell’indipendenza – ha detto ancora Raffi – fu salutato da esposizioni memorabili che culminarono a Roma nella consacrazione del Vittoriano. Nel 1961, l’Italia del boom, allora in piena espansione economica, dopo le Olimpiadi di Roma confermava i valori fondanti della coesistenza unitaria, ponendo la lingua italiana e la formazione dei giovani al centro del riscatto di tante famiglie appena uscite dalla miseria”.

“E oggi? Dovremmo tornare ai dialetti, ai vessilli regionali, alla celebrazione dei Borbone o degli Asburgo? E da questa negazione del vincolo unitario – ha concluso Raffi – che cosa dovremmo aspettarci?”.

(ASCA) 19 settembre 2009

Roma 17 settembre 2009 – (AGI) Afghanistan: Raffi (GOI), soldati morti per ideale pace.

Roma 17 settembre 2009 – (AGI) Afghanistan: Raffi (GOI), soldati morti per ideale pace.

“Il Paese intero si stringa solidale e grato a questi uomini che con il sacrificio estremo della loro vita hanno voluto testimoniare il supremo valore di quegli ideali di pace, giustizia, liberta’ e democrazia, propri del patrimonio intoccabile della nostra Nazione – che essi hanno voluto condividere con il popolo afgano”.

E’ uno dei passaggi del telegramma che Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, ha inviato oggi al Presidente della Repubblica, al ministro della Difesa e ai Capi di stato maggiore della Difesa e dell’Esercito, subito dopo il tragico attentato di Kabul.

“A nome della Massoneria del Grande Oriente d’Italia e dei massoni italiani tutti – scrive Raffi – esprimo all’Esercito italiano e ai familiari delle vittime i sensi del nostro più profondo cordoglio per il tragico e vile attentato contro i militari italiani.
La Massoneria rende onore agli uomini caduti e ai feriti formula i migliori auguri per una pronta guarigione.
In questo tragico momento la Massoneria rivolge anche un augurio al popolo afgano, affinchè anche nel nome dei nostri caduti e di quegli ideali per i quali hanno sacrificato la vita, sappia finalmente trovare la via della pace, della democrazia e della solidarieta’”
.

(AGI) 17 SET 09 19.04

Roma 17 settembre 2009 – (ANSA) Afghanistan: Raffi (Grande Oriente), soldati morti per la pace.

Roma 17 settembre 2009 – (ANSA) Afghanistan: Raffi (Grande Oriente), soldati morti per la pace.

“Il Paese intero si stringa solidale e grato a questi uomini che con il sacrificio estremo della loro vita hanno voluto testimoniare il supremo valore di quegli ideali di pace, giustizia, libertà e democrazia – propri del patrimonio intoccabile della nostra nazione – che essi hanno voluto condividere con il popolo afghano”.

Lo afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, in un telegramma inviato al Presidente della Repubblica, al Ministro della Difesa e ai Capi di Stato Maggiore della Difesa e dell’Esercito dopo l’ attentato di Kabul.

“A nome della Massoneria del Grande Oriente d’Italia e dei massoni italiani tutti – scrive Raffi – esprimo all’Esercito italiano e ai familiari delle vittime i sensi del nostro più profondo cordoglio per il tragico e vile attentato contro i militari italiani. La Massoneria rende onore agli uomini caduti e ai feriti formula i migliori auguri per una pronta guarigione”.

“In questo tragico momento – conclude il Gran Maestro – la Massoneria rivolge anche un augurio al popolo afgano affinché, anche nel nome dei nostri caduti e di quegli ideali per i quali hanno sacrificato la vita, sappia finalmente trovare la via della pace, della democrazia e della solidarietà”.

(ANSA) ora 18.35