Milano 5 febbraio 2011 – (Il Giornale) Grande Oriente: «Ci diffamano».

Milano 5 febbraio 2011 – (Il Giornale) Grande Oriente: «Ci diffamano».

Si sta trasformando in uno scontro interno alla massoneria italiana il processo milanese al gruppo di faccendieri accusati di avere arruolato mercenari per andare a combattere per la «liberazione» della Cabinda, la provincia più ricca dell’Angola. Il progetto – inquietante ma con venature fantozziane – era emerso durante una inchiesta per una storia di tangenti a Benevento, poi indagine e processo sono stati trasferiti a Milano: e qui il sostituto procuratore Armando Spataro ha portato a giudizio un gruppo di dodici trafficanti e imbroglioni, accusati di avere reclutato soldati di ventura per la spedizione in Africa ma anche, e ben più concretamente, di avere scroccato fondi pubblici per un paio di fantomatiche onlus che proponevano aiuti al popolo di Cabinda.

Il problema è che sull’intera vicenda si intuiscono ombre di «grembiulini», ovvero di massoneria deviata, perché il gruppo dei faccendieri si riuniva intorno ad una autoproclamata «Grande Loggia indipendente d’Italia». I vertici della massoneria «ufficiale» si sono arrabbiati assai, accusando il gruppo di avere macchiato l’immagine dei liberi muratori di tutta Italia. E davanti alla quarta sezione del tribunale milanese il Grande Oriente d’Italia si è costituito parte civile, preannunciando richiesta di danni morali e di immagine.

Contro gli aspiranti liberatori della Cabinda, la Procura milanese aveva formulato inizialmente anche l’accusa di associazione segreta e di associazione a delinquere, che si sono però smontate strada facendo. Il plotone resta imputato di corruzione, truffa, tentata truffa e di arruolamento di mercenari: reato, quest’ultimo, di ben rara contestazione nel nostro paese, ma che la legge italiana ha recepito da una convenzione internazionale firmata sotto l’egida dell’Onu.

(Il Giornale) 5 FEB 2011

Milano 4 febbraio 2011 – (La Repubblica) Goi parte civile contro esponenti pseudo massoni.

Milano 4 febbraio 2011 – (La Repubblica) Goi parte civile contro esponenti pseudo massoni.

La loggia del Grande Oriente d’Italia si è costituita parte civile, perché ritiene di aver subito un danno d’immagine, contro un gruppo di massoni della Grande Loggia indipendente d’Italia, imputati davanti ai giudici della quarta sezione del tribunale di Milano con l’accusa di aver tentato di aver reclutato mercenari per organizzare un colpo di Stato nella regione Cabinda dell’Angola.

Gli imputati, in gran parte originari di Benevento, devono rispondere della violazione dell’articolo 3 e 4 della legge 210/95 che ha ratificato la convenzione Onu contro il reclutamento di mercenari. Fra le accuse ci sono anche la truffa aggravata, la corruzione e la tentata truffa per aver cercato di frodare il fisco. Nel capo d’imputazione formulato dal procuratore aggiunto Armando Spataro, a capo del pool antiterrorismo della Procura di Milano, i 12 imputati “hanno finanziato il reclutamento e l’addestramento… di almeno 30 uomini da destinare alla guerra di secessione del Cabinda, e quindi al fine di far loro combattere un conflitto armato nel territorio controllato dall’ Angola e al fine di farli partecipare ad azioni preordinate e violente dirette a mutare l’ordine costituzionale e a violare l’ integrità territoriale dell’ Angola, di cui essi non erano né cittadini né stabilmente residenti, senza far parte delle forze armate di una delle parti del conflitto e senza essere invitati in missione speciale ufficiale quali appartenenti alle forze armate di altro Stato estraneo al conflitto”.

C’è poi il versante fiscale. Per ricevere indebitamente fondi, gli imputati avevano istituito due onlus: la ‘Freedom for Cabinda’ e la ‘Freedom for Cabinda confederation’. Le due improvvisate onlus ricevevano sì denaro che però non finiva per aiutare la popolazione dello Stato africano, ma per abbattere gli utili di alcune società che poi ritornavanmo parte delle somme attraverso false fatturazioni agli imputati. Con questo meccanismo, gli imprenditori che facevano le donazioni usufruivano di un’Iva agevolata al 3 per cento (invece del 20).

(La Repubblica) 4 FEB 2011

Roma 27 gennaio 2011 – (Adnkronos) Torino: Raffi (GOI) e Fassino a inaugurazione ambulatori dentistici Asili Notturni.

Roma 27 gennaio 2011 – (Adnkronos) Torino: Raffi (GOI) e Fassino a inaugurazione ambulatori dentistici Asili Notturni.

Gli Asili Notturni ‘Umberto I’ di Torino hanno inaugurato oggi due nuovi ambulatori dentistici. “All’evento hanno partecipato il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, e Piero Fassino (Pd). L’Associazione Asili Notturni ‘Umberto I’ Onlus offre senza alcuna distinzione di età, nazionalità e religione, un ricovero temporaneo e gratuito durante la notte a persone di ogni condizione, disoccupati, residenti o di passaggio nella città di Torino, che siano sprovvisti di mezzi o che non possano trovare asilo in altro luogo. Sono 50.000 -rileva una nota del Grande Oriente d’Italia- i pasti serviti ogni anno in via Ormea, la sola mensa operativa attiva di sera a Torino, 9.000 notti per le persone senza fissa dimora, 32 mini alloggi per l’accoglienza dei malati e dei loro familiari per le cure negli ospedali cittadini, 300 prestazioni oculistiche con distribuzione di occhiali gratuiti, oltre 500 persone vestite”.

“La sfida dell’azione -ha sottolineato Raffi, presidente onorario degli Asili Notturni- nasce da un pensiero e da un credo di fondo: quello dell’umanesimo forte e solidale. Ogni giorno, tra queste mura i volontari lottano contro solitudini materiali o spirituali, facendo strada alla speranza. Un esempio di umanità, perchè nulla andrà perduto di ciò che viene fatto nel silenzio”.

“Siamo grati anche per l’affetto -ha proseguito l’avvocato ravennate alla guida della Libera Muratoria di Palazzo Giustiniani- che questa Opera ha saputo conquistarsi nella città di Torino e spinge a non aver timore di impegnarsi nel concreto, mettendo l’Uomo al centro. Una scelta di responsabilità che insegna il servizio, il rispetto dell’altro, di un volto che racconta un dolore o una gioia. Essere attenti a segni di presenza è donare un sorriso, condividere un pasto, offrire un servizio: è sempre vivere dall’ interno. Fratelli servitori della Speranza. Quando si realizzano opere come queste -ha concluso Raffi- che vanno ad arricchire realtà come gli Asili Notturni, importanti dal punto di vista sociale, si fa piu’ forte la possibilità di vincere l’indifferenza e l’abitudine, la piu’ infame delle malattie”.

(AdnKronos) 27 GEN 2011