Bologna 24 ottobre 2009 – (ER) Unità d’Italia. Roversi Monaco: disinteresse meditato e voluto. Ex Rettore Bologna a iniziativa Massoneria salva solo Ciampi.

Bologna 24 ottobre 2009 – (ER) Unità d’Italia. Roversi Monaco: disinteresse meditato e voluto. Ex Rettore Bologna a iniziativa Massoneria salva solo Ciampi.

Massoneria del Grande Oriente d’Italia a convegno, a Bologna, per celebrare i 150 anni trascorsi dall’Unità d’Italia (un appuntamento, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna, dal titolo: “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Goffredo Mameli”).

All’incontro, ospitato nell’aula Prodi del complesso universitario di San Giovanni in Monte, hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Bologna, Flavio Delbono, quello di Forlì, Roberto Balzani (in qualità di docente di Storia contemporanea dell’Alma Mater), il vicepresidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Paolo Zanca, il Gran Maestro Gustavo Raffi e Fabio Roversi Monaco, presidente della fondazione Carisbo.

Tema “attualissimo dopo anni di discussione sul federalismo”, commenta Delbono, anche se “un filino complicato per un economista applicato e neosindaco come me”.
Salutando la platea ad inizio lavori, Delbono si dichiara “molto contento di vedervi qui in questo splendido posto”, augurando “buon lavoro e di sviluppare bene questo argomento secondo i vostri desideri”.
Zanca ricorda che in settimana il Consiglio di viale Aldo Moro approverà l’istituzione del comitato chiamato ad organizzare le celebrazioni in regione per l’anniversario dell’Unità. “E’ inaccettabile pensare alla divisione del nostro Paese -aggiunge Zanca- ma purtroppo le spinte ci sono”.
Roversi Monaco è soddisfatto: “Quanti laici ci sono ancora a Bologna, chi l’avrebbe detto”, e approva l’iniziativa della Regione: “Ma siamo agli sgoccioli”.

Sui ritardi in vista delle celebrazioni dell’Unità, l’ex rettore è severo. “Chiesi un appuntamento al presidente Ciampi, quand’ero amministratore delegato della Treccani -racconta- per avere un finanziamento che consentisse di ultimare il Dizionario biografico degli Italiani”, che invece “è ancora alla lettera M”.
Un Ciampi “interessatissimo” cercò di “trovare le forze anche economiche per celebrare i 150 anni”, continua Roversi Monaco: era il 2002-2003, “gli anni giusti per organizzare qualcosa all’altezza della situazione, ma la mia opinione è che ci fosse un disinteresse meditato e voluto per questa fondamentale circostanza”. Per Roversi Monaco, per coprire le spese dell’opera “bastava che lo Stato comprasse una collezione per ogni Comune d’Italia”.

Il presidente ricorda infine come “la Fondazione Carisbo realizza nella nostra città un percorso culturale e museale”, articolato in otto punti di riferimento: “Faremo di tutto perchè esista nel percorso qualcosa che ricordi il sacrificio dei due giovani”, Luigi Zamboni e Giovanni Battista De Rolandis, protagonisti di una tentata sollevazione a Bologna nel 1795 e figure centrali del convegno.

Tra coccarde tricolori e squilli di tromba da fanfara, c’è spazio per una carrellata video di bandiere tricolori (da quella fascista della Repubblica sociale a quella partigiana della Brigata Garibaldi, passando per quella dei Futuristi).
Un “tricolore che unisce e non divide Bologna e Reggio Emilia”, sottolinea Marco Veglia dell’Università di Bologna, aprendo i lavori insieme alle letture di Gabriele Duma.

“Per la Massoneria è importante ricordare l’impegno dei Liberi Muratori per legittimare uno Stato che allora nasceva debole e per determinare la sua modernizzazione”, dichiara Raffi.

(Pam/Dire) 16:30 24-10-09

Torino 23-24 ottobre 2009 – I 150 anni della loggia madre Ausonia. Diede vita alla Massoneria italiana postnapoleonica. Se ne parla in un convegno all’Archivio di Stato. Il libro di Novarino e Vatri “Uomini e Logge nella Torino capitale”.

Torino 23-24 ottobre 2009 – I 150 anni della loggia madre Ausonia. Diede vita alla Massoneria italiana postnapoleonica. Se ne parla in un convegno all’Archivio di Stato. Il libro di Novarino e Vatri “Uomini e Logge nella Torino capitale”.

 

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Continuano in autunno le celebrazioni della loggia madre “Ausonia” (11) di Torino per i suoi 150 anni di nascita.
L’8 ottobre 1859 sette fratelli ‘dispersi’ costituirono infatti l’officina che viene considerata il nucleo storico della Massoneria italiana postnapoleonica. Da essa riconduce le proprie origini anche il Rito Simbolico Italiano pure impegnato nel 2009 a celebrare l’anniversario.

Il 23 e il 24 ottobre a Torino i festeggiamenti prevedono un convegno di studi che esaminerà – in un’ottica internazionale – l’Italia pre e post unitaria in rapporto con la Libera Muratoria.

Massoneria e unità d’Italia. La rinascita della libera muratoria nella Torino del 1859 è il titolo dell’incontro che si svolgerà in due sessioni (il pomeriggio del 23 e la mattina del 24) all’Archivio di Stato (Piazza Castello 2009) alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi e che radunerà i maggiori esperti di storia massonica.

Il primo giorno interverranno: Gian Mario Cazzaniga (Università di Pisa), Massoneria e società segrete nell’età della Restaurazione e del Risorgimento; Luis P. Martin (Université de Pau et des Pays de l’Adour), Dall’universalismo alla nazione. Il processo di nazionalizzazione nella Massoneria europea dell’Ottocento; Ester De Fort (Università di Torino), Torino 1859: emigrazione politica e fermenti culturali; Fulvio Conti (Università di Firenze), La rinascita della Massoneria: dalla loggia Ausonia al Grande Oriente Italiano.

La mattina successiva porteranno contributi: Giuseppe Monsagrati (Università di Roma “La Sapienza”), Dalla Massoneria alla fratellanza dei popoli: i progetti internazionali di Carlo Michele Buscalioni; Marco Novarino (Università di Torino), Felice Govean: il giornalista, il politico, il massone; Francesca Sofia (Università di Bologna), Il quinto vangelo svelato: David Levi e la Massoneria; Fiorenza Tarozzi (Università di Bologna), Un cittadino del mondo: cultura e politica in Livio Zambeccari fra Italia e America latina.

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Torino 23 ottobre 2009 – (9Colonne) Massoneria, a Torino 150.mo anniversario Loggia “Ausonia”.

Torino 23 ottobre 2009 – (9Colonne) Massoneria, a Torino 150.mo anniversario Loggia “Ausonia”.

Si tiene oggi e domani all’Archivio di Stato di Torino il convegno di studi “Massoneria e Unità d’Italia, La rinascita della Liberauratoria nella Torino del 1859”, uno degli appuntamenti con i quali la Massoneria intende ricordare il 150.mo anniversario della fondazione della Loggia “Ausonia”. I lavori saranno aperti oggi, alle 15, da Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.

(9Colonne) 23 ottobre 2009

Bologna 22 ottobre 2009 – 150° Unità: Massoneria; Grande Oriente d’Italia inaugura a Bologna celebrazioni.

Bologna 22 ottobre 2009 – 150° Unità: Massoneria; Grande Oriente d’Italia inaugura a Bologna celebrazioni.

Sabato 24 ottobre Convegno di studi “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Gofferdo Mameli” (ore 9,30 Aula Prodi, Complesso San Giovanni in Monte)

“In un momento storico nel quale, nel nostro Paese, i municipalismi spesso ignorano e vilipendono la sacralità delle libere istituzioni nate dal Risorgimento e dalla Resistenza, il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani rivendica, nell’inerzia istituzionale e nel diffuso chiacchiericcio della politica di piccolo cabotaggio, la grande tradizione unitaria italiana. Non può esistere un Paese senza memoria ed è perciò che la memoria del Risorgimento è un elemento fondamentale. Per la Massoneria è importante ricordare l’impegno dei Liberi Muratori per legittimare uno Stato che allora nasceva debole e per determinare la sua modernizzazione”.

Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, che sarà a Bologna sabato prossimo 24 ottobre in occasione del Convegno di studi “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Gofferdo Mameli”, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna (ore 9,30, Aula Prodi, Complesso San Giovanni in Monte, Piazza San Giovanni in Monte, 2).

“È quindi con orgoglio civile – ha aggiunto – e con piena consapevolezza culturale che la Massoneria, la quale contribuì fattivamente all’eroica nascita del tricolore e al formarsi e costituirsi dello Stato unitario come pure a tenere desta nella tirannide la coscienza dell’antifascismo militante, ha deciso di organizzare questo Convegno che inaugurerà, di fatto, le celebrazioni del 150° anniversario dell’unificazione politica del nostro Paese”.

“Un fervore quello dei Liberi Muratori – ricorda il Presidente del Collegio dell’Emilia Romagna, Gianfranco Morrone – in sintonia con il processo unitario, per costruire quella “pedagogia patriottica”, quella “religione civile”, a cui ha restituito prestigio l’azione dell’ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, a partire dal rilancio di simboli del Tricolore e dell’Inno nazionale. E proprio il senso civile del Risorgimento e la valenza dell’apporto laico, occorre siano oggi riaffermati in presenza di tentativi di revisionismo ultrapapalino e antiunitario”.

I lavori del Convegno di studi “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Gofferdo Mameli” sono affidati a illustri docenti dell’Università di Bologna e al Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento (Comitato di Reggio Emilia), Gino Badini.
Il Convegno si aprirà con una relazione di Marco Veglia, introdotta da Giuseppe Re e accompagnata da letture di Gabriele Duma, per poi proseguire con gli interventi di Angelo Varni, Roberto Balzani, Gino Badini, Giovanni Greco, Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Carisbo e già rettore dell’Ateneo bolognese.
Chiuderà il Convegno il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Silvia Renzi, 338 2366914
comunicazione e rapporti con la stampa.

Bologna 22 ottobre 2009 – (AGI) 150° Unità d’Italia: convegno della Massoneria sabato a Bologna.

Bologna 22 ottobre 2009 – (AGI) 150° Unità d’Italia: convegno della Massoneria sabato a Bologna.

“In un momento storico nel quale, nel nostro Paese, i municipalismi spesso ignorano e vilipendono la sacralitá delle libere istituzioni nate dal Risorgimento e dalla Resistenza, il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani rivendica, nell’inerzia istituzionale e nel diffuso chiacchiericcio della politica di piccolo cabotaggio, la grande tradizione unitaria italiana. Non può esistere un Paese senza memoria ed è perciò che la memoria del Risorgimento è un elemento fondamentale. Per la Massoneria è importante ricordare l’impegno dei Liberi Muratori per legittimare uno Stato che allora nasceva debole e per determinare la sua modernizzazione”.

Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, che a Bologna sabato prossimo chiudera il Convegno di studi “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Gofferdo Mameli”, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna.
Il Convegno, nelle intenzioni dei promotori, avvia, di fatto, le celebrazioni del 150 anniversario dell’unificazione politica del nostro Paese.

Gli interventi sono affidati a illustri docenti dell’Universitá di Bologna e al presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento (Comitato di Reggio Emilia), Gino Badini.
Il Convegno si aprirá con una relazione di Marco Veglia, introdotta da Giuseppe Re e accompagnata da letture di Gabriele Duma, per poi proseguire con gli interventi di Angelo Varni, Roberto Balzani, Gino Badini, Giovanni Greco, Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Carisbo e giá rettore dell’Ateneo bolognese.

(AGI) Mir/Red 221227 OTT 09

Torino 21 ottobre 2009 – Risorgimento: Massoneria: Gran Maestro Aggiunto Bianchi “Unità d’Italia non è anticaglia sentimentale” – “suoi valori antidoto contro disgregazione civile”.

Torino 21 ottobre 2009 – Risorgimento: Massoneria: Gran Maestro Aggiunto Bianchi “Unità d’Italia non è anticaglia sentimentale” – “suoi valori antidoto contro disgregazione civile”.

A Torino, il 23 e 24 ottobre, Convegno “Massoneria e Unità d’Italia – La rinascita della Liberamuratoria nella Torino del 1859”.

Torino, 21 ottobre 2009. “Festeggiare la costituzione della loggia “Ausonia”, la rinascita del Grande Oriente d’Italia e delle altre logge già allora esistenti – che si unirono sotto la sua guida o nacquero mano a mano che nuovi territori venivano a far parte del nuovo Stato unitario – non significa compiere un mero atto celebrativo, ma ribadire che molte battaglie che quei Liberomuratori combatterono allora devono, oggi, essere portate avanti, seppur con altro spirito e con altri mezzi”.

Lo ha detto Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, alla vigilia del Convegno di studi “Massoneria e Unità d’Italia, La rinascita della Liberauratoria nella Torino del 1859”, in programma il 23 e 24 ottobre prossimi all’Archivio di Stato, Piazza Castello, 209.

“Quello dell’Ausonia – ricorda ancora Bianchi – fu infatti l’inizio di un cammino difficile, combattuto giorno per giorno, affinché gli ideali di Libertà, Fratellanza e Eguaglianza non fossero parole vane, ma costituissero il cemento del nuovo Stato italiano unito e fossero alla base di una società moderna e laica”.

Bianchi sottolinea poi che “l’Unità d’Italia non è un’anticaglia sentimentale ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione; e men che meno può ridursi, oggi che ci avviciniamo a celebrarne i 150 anni, a battesimo di piazze e sostituzione di targhe”.

“Basta insomma – conclude il Gran Maestro Aggiunto – con un Risorgimento marmoreo: si valorizzi, piuttosto, il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile. I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile”.

“Il Convegno in programma – ricorda Marco Jacobbi, presidente del Collegio Circoscrizionale del Piemonte e della Valle d’Aosta – è uno degli appuntamenti con i quali la Massoneria intende ricordare il 150° anniversario della fondazione della Loggia ‘Ausonia’ e l’orgoglio dei suoi fondatori che combatterono non solo idealmente per la diffusione della Istituzione massonica, ma misero in gioco la loro vita per una Italia unita. I centocinquanta anni della loggia Ausonia sono centocinquanta anni che hanno legato la Massoneria al nostro Paese”.

I lavori del Convegno, articolati in due giornate, saranno aperti venerdì 23 alle ore 15 dai saluti del Gran Maestro Aggiunto Bianchi.
Seguiranno, dopo l’introduzione del Presidente del “Comitato LiberaMuratoria e società civile in Italia” e Presidente del Collegio del Piemonte e Val d’Aosta, Marco Jacobbi, gli interventi di Gian Mario Cazzaniga, Università di Pisa, “Massoneria e società segrete nell’età della Restaurazione e del risorgimento”; di Luis P. Martin, Université de Pau et des Pays de l’Adour, Pau, Francia, “Dall’universalismo alla nazione. Il processo di nazionalizzazione nella massoneria europea dell’Ottocento”; di Ester De Fort, Università di Torino, “Torino 1859: emigrazione politica e fermenti culturali”; di Fulvio Conti, Università di Firenze, “La rinascita della massoneria: dalla loggia Ausonia al Grande Oriente”.

Proseguiranno nella mattina di sabato 24 con le relazioni di Giuseppe Monsagrati, Università di Roma ‘La Sapienza’, “Dalla massoneria alla fratellanza dei popoli: i progetti internazionali di Carlo Michele Buscalioni”; di Marco Novarino, Università di Torino, “Felice Govean: il giornalista, il politico, il massone”

Torino 21 ottobre 2009 – (9Colonne) Italia 150, Grande Oriente: unità non è anticaglia sentimentale.

Torino 21 ottobre 2009 – (9Colonne) Italia 150, Grande Oriente: unità non è anticaglia sentimentale.

“Festeggiare la costituzione della loggia ‘Ausonia’, la rinascita del Grande Oriente d’Italia e delle altre logge già allora esistenti – che si unirono sotto la sua guida o nacquero mano a mano che nuovi territori venivano a far parte del nuovo Stato unitario – non significa compiere un mero atto celebrativo, ma ribadire che molte battaglie che quei Liberomuratori combatterono allora devono, oggi, essere portate avanti, seppur con altro spirito e con altri mezzi”.

Lo afferma Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, alla vigilia del convegno di studi “Massoneria e Unità d’Italia, La rinascita della Liberauratoria nella Torino del 1859”, in programma venerdì e sabato prossimi all’Archivio di Stato di Torino.

Bianchi sottolinea poi che “l’Unità d’Italia non è un’anticaglia sentimentale ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione; e men che meno può ridursi, oggi che ci avviciniamo a celebrarne i 150 anni, a battesimo di piazze e sostituzione di targhe”.
“Basta insomma – conclude il Gran Maestro Aggiunto – con un Risorgimento marmoreo: si valorizzi, piuttosto, il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile. I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile”.

(9Colonne) 21 ottobre 2009

Roma 21 ottobre 2009 – (AGI) Italia 150: a Torino il 23 e 24/10 Convegno Storico del GOI.

Roma 21 ottobre 2009 – (AGI) Italia 150: a Torino il 23 e 24/10 Convegno Storico del GOI.

“Massoneria e Unità d’Italia. La rinascita della Liberamuratoria nella Torino del 1859” è il titolo del convegno promosso all’Archivio di Stato di Torino, il 23 e 24 ottobre, dal Grande Oriente d’Italia (GOI).

Occasione dell’appuntamento i 150 anni dalla costituzione nell’allora capitale sabauda della loggia Ausonia, primo tassello della rinascita del GOI, dopo la passeggera esperienza in età napoleonica.
Non si tratta – dice Massimo Bianchi, Gran Maestro aggiunto del GOI – di “compiere un mero atto celebrativo, ma di ribadire che molte battaglie che quei liberomuratori combatterono allora devono, oggi, essere portate avanti, seppur con altro spirito e con altri mezzi”.

“Quello dell’Ausonia – ricorda ancora Bianchi – fu infatti l’inizio di un cammino difficile, combattuto giorno per giorno, affinchè gli ideali di libertà, fratellanza e eguaglianza non fossero parole vane, ma costituissero il cemento del nuovo Stato italiano unito e fossero alla base di una società moderna e laica”. Insomma, “l’Unità d’Italia non è un’anticaglia sentimentale, ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione; e men che meno può ridursi, oggi che ci avviciniamo a celebrarne i 150 anni, a battesimo di piazze e sostituzione di targhe. Basta con un Risorgimento marmoreo: si valorizzi, piuttosto, il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile. I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l’antidoto più efficace contro la disgregazione civile”.

I lavori del convegno prevedono l’interevento di esponenti del mondo massonico e di autorevoli storici quali Gian Mario Cazzaniga, dell’Università di Pisa; Luis P. Martin, dell’Universitè de Pau; Ester De Fort, dell’Università di Torino; di Fulvio Conti, dell’Università di Firenze; Giuseppe Monsagrati, dell’Università di Roma ‘La Sapienza’; Marco Novarino, dell’Università di Torino; Francesca Sofia, dell’Università di Bologna e Fiorenza Tarozzi, dell’Università di Bologna.

(AGI) 21 OTT 09