Brancaleone 28 novembre 2009 – Massoneria e socialismo in Calabria. Convegno su Vincenzo De Angelis organizzato dalla loggia che porta il suo nome.

Brancaleone 28 novembre 2009 – Massoneria e socialismo in Calabria. Convegno su Vincenzo De Angelis organizzato dalla loggia che porta il suo nome.

Da quattro anni ha sede a Brancaleone una loggia dedicata al promotore del socialismo in Calabria: un massone, vicino al Gran Maestro Ernesto Nathan e al Gran Segretario Ulisse Bacci, che ha legato il suo nome alla storia del Paese. Con il convegno “Vincenzo De Angelis: Massoneria e Socialismo agli inizi del 1900” l’officina intende evidenziare questo ruolo e inserire il personaggio tra la schiera di protagonisti della formazione dello Stato democratico italiano.

L’appuntamento è all’Hotel Altalia di Brancaleone (via Altalia) alle ore 16,30. Dopo il saluto del maestro venerabile Vincenzo De Angelis (dell’omonima officina) e il saluto delle autorità, intervengono: Santi Fedele, storico dell’Università di Messina; Pasquino Crupi, critico letterario e storico sul meridionalismo in Calabria; Sisinio Zito, politico già senatore della Repubblica e condirettore di Mondo Operario. Il programma termina con le conclusioni del Gran Maestro Gustavo Raffi.

Prima del convegno, alle ore 16, sarà scoperta in via C. Umberto 7 – sempre a Brancaleone – una lastra marmorea con un bassorilievo in bronzo che raffigura Vincenzo De Angelis. Saranno presenti le massime autorità massoniche nazionali e amministrative locali.

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Salerno 28 novembre 2009 – Indagine sull’Uomo e l’Universo. Conferenza della loggia “Giuseppe Mazzini”.

Salerno 28 novembre 2009 – Indagine sull’Uomo e l’Universo. Conferenza della loggia “Giuseppe Mazzini”.

La casa massonica di Salerno ospita il 28 novembre una interessante conferenza di Luciano Lanotte, fisico di fama internazionale.
Riguarderà il tema Universo. L’uomo: passato, presente e futuro come tappa conclusiva di un percorso di studi sull’Universo realizzato dall’officina durante l’anno.
Per l’occasione, il maestro venerabile della “Mazzini”, Piero Paraggio, aprirà a tutti le porte del tempio dopo la chiusura dei lavori rituali (l’appuntamento ai fratelli è in via Sica alle ore 16) per consentire (alle ore 18) l’ingresso ai non massoni interessati alla conferenza.
Al termine ci sarà un’agape bianca.

Info: 347 4061561/0828 51433/338 5220920

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Trieste 26 novembre 2009 – Massoneria: Grande Oriente d’Italia in festa domenica prossima a Trieste, presente il Gran Maestro Gustavo Raffi, per i 60 anni di militanza di Ugo Rosenholz.

Trieste 26 novembre 2009 – Massoneria: Grande Oriente d’Italia in festa domenica prossima a Trieste, presente il Gran Maestro Gustavo Raffi, per i 60 anni di militanza di Ugo Rosenholz.

Festa per la Massoneria triestina del Grande Oriente d’Italia, domenica 29 novembre. Alle ore 10 si terrà, infatti, presso la Casa Massonica in Corso Saba 20, una tornata rituale delle logge della città in occasione dei 60 anni di militanza massonica di Ugo Rosenholz, alla quale parteciperà il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Lo stesso Gran Maestro ha curato l’introduzione al saggio di Rosenholz “Pedagogia massonica” – pubblicato nel 2002 e ristampato proprio in questa circostanza – che può essere molto utile per capire il ruolo della Libera Muratoria nella società e la presenza nella Istituzione – che conta circa 21mila iscritti – di migliaia di giovani.

“Pedagogia Massonica”, infatti, si interroga sul perché proprio i giovani, oggi più che mai, chiedono di entrare in Massoneria; quali domande stanno dietro questa scelta che molti potrebbero definire ardua o perlomeno impopolare; cosa significa per un ragazzo, oggi, decidere di avviarsi lungo un cammino di studio e di perfezionamento che lo allontani dalla profanità del mondo e lo conduca verso una ricerca di sviluppo creativo della sua personalità.

“La Massoneria – sottolinea Raffi – è una via che i giovani scelgono perché aperta sul futuro e nello stesso tempo fortemente radicata nella cultura tradizionale: conoscendo se stessi imparano a conoscere il mondo e possono così tentare di renderlo migliore, non solo per loro, ma per tutti gli uomini”.

“Essa – continua – ha scelto da sempre la ‘chiave’ della formazione dell’individuo, affinché questi possa contribuire al bene di tutta l’umanità. La definiamo ‘pedagogia massonica’, perché agisce tramite un lavoro continuo sulla propria ‘pietra grezza’, sulla formazione intellettuale e personale”.

“Una ‘pedagogia massonica’ – conclude – che per noi è anche pedagogia di libertà, perché solo nella libertà vivono i nostri principi. Perché è dal dubbio che nasce la ricerca della verità. E’ un lavoro che non ha mai fine: un continuo divenire che deve accompagnare il massone nella sua esistenza operativa. Un pensiero forte che si offre come strumento di analisi e di apertura”.

Nato a Fiume nel 1926, Ugo Rosenholz , entra in Massoneria nel 1949. Consigliere dell’Ordine per il Friuli Venezia Giulia è stato socio fondatore della Loggia Ars Regia, ricoprendone numerose cariche tra le quali quella di Maestro Venerabile.
Laureato in medicina e Chirurgia esercita la sua attività presso la Casa di Cura Sanatorio triestino come medico agopuntore.

Silvia Renzi, 338 2366914
comunicazione e rapporti con la stampa

Agrigento 26 novembre 2009 – Massoneria: Raffi (GOI), collusi con la criminalità? Basta con la caccia alle streghe. Portate i documenti o tacete.

Agrigento 26 novembre 2009 – Massoneria: Raffi (GOI), collusi con la criminalità? Basta con la caccia alle streghe. Portate i documenti o tacete.

“Il Grande Oriente d’Italia non ha nulla a che spartire con tale Licata Calogero, i suoi sodali e tale Rodolfo Grancini, mai appartenuti al GOI. Smentiamo in maniera categorica, e ci auguriamo definitiva, qualsiasi collegamento del suddetto Licata & Co. alla Massoneria di Palazzo Giustiniani”.
Lo dichiara Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, replicando in maniera netta a un articolo apparso sul ‘Giornale di Sicilia’ del 26 novembre, dal titolo ‘Processo Hiram’.

“La nostra anagrafe è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in qualsiasi momento per le verifiche del caso – scandisce Raffi – perché siamo davvero stanchi di questo gioco alle ombre. Troppo comodo trincerarsi dietro i ‘dicitur’ e le ipotesi da ‘grande vecchio’: chi ha le prove esca allo scoperto in tutte le sedi, mostri il petto e dica – ovviamente assumendosi ogni responsabilità civile e penale – se le accuse sono rivolte alla Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani. Altrimenti taccia per amore della decenza”.

“Deploriamo con forza le facili generalizzazioni di quanti associano alla nostra Istituzione qualsiasi connivenza o infiltrazione con la criminalità – puntualizza ancora il Gran Maestro di Palazzo Giustiani – Abbiamo già detto e ripetuto in mille occasioni di avere le mani pulite. Lo rimarchiamo anche oggi e con maggior forza, invitando a un pubblico confronto quanti sostengono il contrario. Il resto è caccia alle streghe. E davvero non ci appartiene”.

Silvia Renzi, 338 2366914,
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Udine 24 novembre 2009 – Massoneria: tra diritto ed etica, la sfida umana del testamento biologico. Convegno a Udine il 28 novembre con il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Udine 24 novembre 2009 – Massoneria: tra diritto ed etica, la sfida umana del testamento biologico. Convegno a Udine il 28 novembre con il Gran Maestro Gustavo Raffi.

Al tavolo di confronto Grande Oriente d’Italia, Chiesa e Scienza.

Udine, 24 novembre 2009. “Libertà di sapere e di scegliere il proprio destino. Libertà di indicare, in caso di malattia, ‘come’ morire interrompendo le cure senza subire la violenza della nutrizione forzata. Tra diritto ed etica, il dibattito sul testamento biologico deve guardare alla centralità della persona e al suo unico sacrario: la coscienza. Partendo da questo foro interno, il dibattito e il confronto prenda il colpo d’ala per arrivare alla norma necessaria”.
Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, torna sul tema del testamento biologico, che definisce “una sfida tutta umana”, presentando il convegno “La vita: una sfida per ciascuno di noi, il testamento biologico”, IV Seminario di studi massonici che si terrà sabato 28 novembre a Udine (Palazzo Kechler).
Al Convegno che avrà inizio alle ore 15, organizzato dal Grande Oriente d’Italia, dal Collegio Circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dall’Associazione culturale ‘Galilei’ interverranno: Giovanni Maria Cecconi; Enzio Volli, don Paul Renner e Luisella Battaglia. Concluderà i lavori l’intervento del Gran Maestro Raffi.

“Sulla bioetica come su altri temi che toccano valori e diritti, laicità e vita, la Libera Muratoria – spiega Raffi – non solo è aperta al confronto con la Chiesa e con altre forza sane della società, ma vuole portare il proprio serio contributo di riflessione, evidenziando la necessità di rispettare la decisione del malato in caso di un possibile accanimento terapeutico. Non si tratta solo di rifiuto delle cure da parte del paziente – chiarisce il Gran Maestro Raffi – ma di preservare l’integrità psicofisica della persona, la sua emotività e dignità. In gioco non c’è soltanto un corpo da tenere in vita con ogni mezzo, ma una storia da difendere”.

“Le problematiche connesse alla legge – sottolinea quindi Raffi – devono tener presente un mondo di valori e di convinzioni etiche, filosofiche e religiose che ciascuno ha sulla vita e la morte. Perché un diritto è tale anche se a esercitarlo è una sola persona”.
Allo stesso tempo, per il Gran Maestro, “vanno indicate misure concrete di supporto economico ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie. Ecco perché – rimarca Raffi – la legge sul testamento biologico non va caricata di connotati ideologici né politici ma deve prendersi ‘cura’, in senso heideggeriano non mistico-disincarnato, dell’uomo e della qualità della sua vita”.

“I liberi muratori, che sono e restano sempre uomini del dubbio, sostengono ancora una volta la libertà della ricerca scientifica contro ogni intolleranza e oscurantismo – conclude Raffi – invitando allo stesso tempo a evitare la spettacolarizzazione del dolore altrui e la demagogia di chi evoca roghi o scomuniche. Nel necessario dialogo, si tenga la barra dritta su un punto di partenza che è anche l’unico punto di arrivo: l’uomo e il suo bene”.

Silvia Renzi, 338 2366914
comunicazione e rapporti con la stampa.

Udine 24 novembre 2009 – (Adn Kronos) Bioetica: testamento biologico, il 28 novembre convegno al Grande Oriente. Gran Maestro raffi, la vita una sfida per ciascuno di noi.

Udine 24 novembre 2009 – (Adn Kronos) Bioetica: testamento biologico, il 28 novembre convegno al Grande Oriente. Gran Maestro raffi, la vita una sfida per ciascuno di noi.

“Libertà di sapere e di scegliere il proprio destino. Libertà di indicare, in caso di malattia, ‘come’ morire interrompendo le cure senza subire la violenza della nutrizione forzata. Tra diritto ed etica, il dibattito sul testamento biologico deve guardare alla centralità della persona e al suo unico sacrario: la coscienza. Partendo da questo foro interno, il dibattito e il confronto prenda il colpo d’ala per arrivare alla norma necessaria”.
Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, torna sul tema del testamento biologico, che definisce “una sfida tutta umana”, presentando il convegno “La vita: una sfida per ciascuno di noi, il testamento biologico”, IV Seminario di studi massonici che si terrà sabato 28 novembre alle 15 a Udine (Palazzo Kechler).

Al Convegno, organizzato dal Grande Oriente d’Italia, dal Collegio Circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dall’Associazione culturale ‘Galilei’ interverranno Giovanni Maria Cecconi; Enzio Volli, don Paul Renner e Luisella Battaglia. Concluderà i lavori l’intervento del Gran Maestro Raffi.
“Sulla bioetica come su altri temi che toccano valori e diritti, laicità e vita, la Libera Muratoria – spiega Raffi – non solo è aperta al confronto con la Chiesa e con altre forze sane della società, ma vuole portare il proprio serio contributo di riflessione, evidenziando la necessità di rispettare la decisione del malato in caso di un possibile accanimento terapeutico. Non si tratta solo di rifiuto delle cure da parte del paziente – chiarisce il Gran Maestro Raffi – ma di preservare l’integrità psicofisica della persona, la sua emotività e dignità. In gioco non c’è soltanto un corpo da tenere in vita con ogni mezzo, ma una storia da difendere”.

“Le problematiche connesse alla legge – sottolinea quindi Raffi – devono tener presente un mondo di valori e di convinzioni etiche, filosofiche e religiose che ciascuno ha sulla vita e la morte. Perchè un diritto è tale anche se a esercitarlo è una sola persona”.
Allo stesso tempo, per il Gran Maestro, “vanno indicate misure concrete di supporto economico ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie. Ecco perchè – rimarca Raffi – la legge sul testamento biologico non va caricata di connotati ideologici nè politici ma deve prendersi ‘cura’, in senso heideggeriano non mistico-disincarnato, dell’uomo e della qualità della sua vita”.
“I liberi muratori, che sono e restano sempre uomini del dubbio, sostengono ancora una volta la libertà della ricerca scientifica contro ogni intolleranza e oscurantismo – conclude Raffi – invitando allo stesso tempo a evitare la spettacolarizzazione del dolore altrui e la demagogia di chi evoca roghi o scomuniche. Nel necessario dialogo, si tenga la barra dritta su un punto di partenza che è anche l’unico punto di arrivo: l’uomo e il suo bene”.

(Adn Kronos)

Roma 24 novembre 2009 – (AGI) Biotestamento: Raffi (GOI), libertà di sapere e di scegliere.

Roma 24 novembre 2009 – (AGI) Biotestamento: Raffi (GOI), libertà di sapere e di scegliere.

“Libertà di sapere e di scegliere il proprio destino”. La Massoneria italiana entra nel confronto sul testamento biologico e rivendica la “libertà di indicare, in caso di malattia, come morire, interrompendo le cure senza subire la violenza della nutrizione forzata”.

Nel presentare il convegno “La vita: una sfida per ciascuno di noi, il testamento biologico”, quarto seminario di studi massonici che si terrà sabato 28 novembre a Udine presso il Palazzo Kechler, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI), Gustavo Raffi, nota: “Tra diritto ed etica, il dibattito sul testamento biologico deve guardare alla centralità della persona e al suo unico sacrario: la coscienza. E’ una sfida tutta umana e partendo da questo foro interno, il dibattito e il confronto può prendere il colpo d’ala per arrivare alla norma necessaria”. Al convegno organizzato dal GOI, dal Collegio circoscrizionale del Friuli Venezia Giulia e dall’associazione culturale ‘Galilei’ interverranno Giovanni Maria Cecconi, Enzio Volli, don Paul Renner e Luisella Battaglia.

“Sulla bioetica come su altri temi che toccano valori e diritti, laicità e vita la Libera Muratoria – spiega Raffi, che concluderà il convegno – non solo è aperta al confronto con la Chiesa e con altre forza sane della società, ma vuole portare il proprio serio contributo di riflessione, evidenziando la necessità di rispettare la decisione del malato in caso di un possibile accanimento terapeutico. Non si tratta solo di rifiuto delle cure da parte del paziente, ma di preservare l’integrità psicofisica della persona, la sua emotività e dignità. In gioco non c’è soltanto un corpo da tenere in vita con ogni mezzo, ma una storia da difendere”.

Per il Gran Maestro Raffi: “Le problematiche connesse alla legge devono tener presente un mondo di valori e di convinzioni etiche, filosofiche e religiose che ciascuno ha sulla vita e la morte. Perchè un diritto è tale anche se a esercitarlo è una sola persona. Allo stesso tempo vanno indicate misure concrete di supporto economico ai pazienti in stato vegetativo e alle loro famiglie. Ecco perchè la legge sul testamento biologico non va caricata di connotati ideologici nè politici, ma deve prendersi cura, in senso heideggeriano non mistico-disincarnato, dell’uomo e della qualità della sua vita”.

Raffi conclude: “I liberi muratori, che sono e restano sempre uomini del dubbio, sostengono ancora una volta la libertà della ricerca scientifica contro ogni intolleranza e oscurantismo, invitando allo stesso tempo a evitare la spettacolarizzazione del dolore altrui e la demagogia di chi evoca roghi o scomuniche. Nel necessario dialogo, si tenga la barra dritta su un punto di partenza che è anche l’unico punto di arrivo: l’uomo e il suo bene”.

(AGI) 24 NOV 09