Firenze 10 febbraio 2010 – (Adnkronos) Massoneria: Raffi (GOI) ricorda anniversario assassinio Lando Conti. “Sempre viva in noi la sua lezione di uomo libero che ci illumina il cammino”.

Firenze 10 febbraio 2010 – (Adnkronos) Massoneria: Raffi (GOI) ricorda anniversario assassinio Lando Conti. “Sempre viva in noi la sua lezione di uomo libero che ci illumina il cammino”.

“A quasi 25 anni da una morte irragionevole e mai chiarita, nel pantheon della libertà la Libera Muratoria rende onore a uno dei suoi figli più cari e più liberi: Lando Conti. Lo ricordiamo come uomo del dialogo e di profonda sensibilità, esempio di tolleranza e ragione applicata alla politica contro quella che lui definiva l’egemonia come uniformità. La storia ha dato ragione a quell’uomo buono che vive nei nostri cuori. Il piombo della violenza cieca non potrà cancellarne il ricordo”.

Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ricorda Lando Conti, ucciso dalle Brigate Rosse il 10 febbraio del 1986 con diciassette colpi di pistola mentre scendeva, in automobile, dalla sua casa all’Olmo, sulle colline fiesolane, alle porte di Firenze. Conti stava andando in consiglio comunale, aveva solo 52 anni e lasciava la moglie e quattro figli.

“Compiuti i suoi doveri di imprenditore e di politico nei quali metteva la passione di chi è abituato a lottare per gli ideali – sottolinea il Gran Maestro del Goi – erano la famiglia e gli amici la sua ricchezza. Si rifugiava negli affetti veri, che lo aiutavano a coltivare la speranza insieme al verde e al silenzio della casa dell’Olmo. Sapeva declinare ogni giorno, in maniera gioviale, quei principi di umanità e di fratellanza che la famiglia gli aveva insegnato attraverso il pensiero repubblicano e la scuola di vita della Massoneria”.

“Fratello massone della Loggia “Abramo Lincoln” del Grande Oriente d’Italia, oggi “Lando Conti”, e repubblicano convinto, Lando – sottolinea ancora Raffi – testimoniò con la vita e con le opere che la politica deve operare per il bene di tutti e mai a vantaggio di una parte sola. La sua lezione di profonda umanità ci fa ancora strada”.

(Adnkronos) 10 FEB 2010

Roma 10 febbraio 2010 – (AGI) Lando Conti: Raffi (GOI), sempre viva sua lezione di uomo libero.

Roma 10 febbraio 2010 – (AGI) Lando Conti: Raffi (GOI), sempre viva sua lezione di uomo libero.

A 24 anni dall’uccisione da parte delle Brigate rosse del sindaco di Firenze, Lando Conti, la figura dell’uomo politico repubblicano viene ricordata dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, che parla di “una morte irragionevole e mai chiarita”.

Per Raffi la figura di Conti, ucciso a 52 anni, si inserisce nel “nel pantheon della libertà” e “la Libera Muratoria rende onore a uno dei suoi figli più cari e più liberi: uomo del dialogo e di profonda sensibilità, esempio di tolleranza e ragione applicata alla politica, contro quella che lui definiva 1’egemonia come uniformità. La storia ha dato ragione a quell’uomo buono che vive nei nostri cuori. Il piombo della violenza cieca non potrà cancellarne il ricordo”.

“Compiuti i suoi doveri di imprenditore e di politico, nei quali metteva la passione di chi è abituato a lottare per gli ideali – sottolinea il Gran Maestro del Goi, – erano la famiglia e gli amici la sua ricchezza. Si rifugiava negli affetti veri, che lo aiutavano a coltivare la speranza insieme al verde e al silenzio della casa dell’Olmo. Sapeva declinare ogni giorno, in maniera gioviale, quei principi di umanità e di fratellanza che la famiglia gli aveva insegnato attraverso il pensiero repubblicano e la scuola di vita della Massoneria”.

“Fratello massone della Loggia Abramo Lincoln del Grande Oriente d’Italia, oggi divenuta ‘Lando Conti’, e repubblicano convinto, testimoniò con la vita e con le opere – conclude Raffi – che la politica deve operare per il bene di tutti e mai a vantaggio di una parte sola. La sua lezione di profonda umanità ci fa ancora strada”.

(AGI) 10 FEB 10

Roma 10 febbraio 2010 – (9Colonne) Giorno Ricordo, Massoneria: monito contro pulizie etniche.

Roma 10 febbraio 2010 – (9Colonne) Giorno Ricordo, Massoneria: monito contro pulizie etniche.

“Una vicenda – quella delle foibe – che per troppo tempo è stata prima rimossa e poi dimenticata ma che ora finalmente ha trovato la giusta collocazione nella storia del nostro Paese. E’ un dovere e un imperativo ricordare quelle tragiche vicende affinché specialmente nei giovani si rafforzino valori e ideali di pace, solidarietà e civiltà”.

Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi. “Affinché questo anniversario non cada nella retorica – ha aggiunto – occorre dimostrare di aver appreso la lezione della storia e di voler contribuire tutti allo sviluppo di rapporti di piena comprensione e collaborazione tra i popoli. Questa giornata sia, allora, di monito affinché mai più in Europa si verifichi l’atrocità delle ‘pulizie etniche’, negazione della vita umana, dell’identità e della libertà dei popoli e degli individui”.

(9Colonne) 10 febbraio 2010

Roma 10 febbraio 2010 – (ANSA) Giorno Ricordo: massoneria, mai più atrocità pulizia etnica.

Roma 10 febbraio 2010 – (ANSA) Giorno Ricordo: massoneria, mai più atrocità pulizia etnica.

“Mai più l’atrocità della pulizia etnica”, lo afferma il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

“Nel Giorno del Ricordo – aggiunge – la nostra memoria va all’orrore delle Foibe e all’odissea dell’esodo di fiumani, istriani, dalmati e di quanti vissero il dramma di doversi ricostruire una vita lontano dalla propria terra. Una vicenda, quella delle Foibe – che per troppo tempo è stata prima rimossa e poi dimenticata ma che ora finalmente ha trovato la giusta collocazione nella storia del nostro Paese. E’ un dovere e un imperativo ricordare quelle tragiche vicende affinché specialmente nei giovani si rafforzino valori e ideali di pace, solidarietà e civiltà”.

“Affinché questo anniversario non cada nella retorica – continua Raffi – occorre dimostrare di aver appreso la lezione della storia e di voler contribuire tutti allo sviluppo di rapporti di piena comprensione e collaborazione tra i popoli. Questa giornata sia, allora, di monito affinché mai più in Europa si verifichi l’atrocità delle pulizie etniche, negazione della vita umana, dell’identità e della libertà dei popoli e degli individui”.

“La Libera Muratoria – conclude – nel solco della sua tradizione, si adopera da sempre perché le ragioni dell’unità prevalgano su quelle della discordia, e perché il dialogo vinca, sconfiggendolo, il pregiudizio”.

(ANSA) 10 febbraio 2010

Firenze 9 febbraio 2010 – Lando Conti: Massoneria: Raffi (GOI) “sempre viva in noi la sua lezione di Uomo libero che ci illumina il cammino”.

Firenze 9 febbraio 2010 – Lando Conti: Massoneria: Raffi (GOI) “sempre viva in noi la sua lezione di Uomo libero che ci illumina il cammino”.

Esempio di ragione e tolleranza contro l’egemonia dell’uniformità – la lezione della politica come bene comune.

“A quasi 25 anni da una morte irragionevole e mai chiarita, nel pantheon della libertà la Libera Muratoria rende onore a uno dei suoi figli più cari e più liberi: Lando Conti. Lo ricordiamo come uomo del dialogo e di profonda sensibilità, esempio di tolleranza e ragione applicata alla politica contro quella che lui definiva 1’egemonia come uniformità. La storia ha dato ragione a quell’uomo buono che vive nei nostri cuori. Il piombo della violenza cieca non potrà cancellarne il ricordo”.

Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ricorda Lando Conti, freddato dalle Br il 10 febbraio del 1986 con diciassette colpi di pistola mentre scendeva, in automobile, dalla sua casa all’Olmo, sulle colline fiesolane. Stava andando in consiglio comunale, aveva solo 52 anni e lasciava la moglie e quattro figli.

“Compiuti i suoi doveri di imprenditore e di politico nei quali metteva la passione di chi è abituato a lottare per gli ideali – sottolinea il Gran Maestro del Goi – erano la famiglia e gli amici la sua ricchezza. Si rifugiava negli affetti veri, che lo aiutavano a coltivare la speranza insieme al verde e al silenzio della casa dell’Olmo. Sapeva declinare ogni giorno, in maniera gioviale, quei principi di umanità e di fratellanza che la famiglia gli aveva insegnato attraverso il pensiero repubblicano e la scuola di vita della Massoneria”.

“Fratello massone della Loggia “Abramo Lincoln” del Grande Oriente d’Italia, oggi “Lando Conti”, e repubblicano convinto, Lando – sottolinea ancora Raffi – testimoniò con la vita e con le opere che la politica deve operare per il bene di tutti e mai a vantaggio di una parte sola. La sua lezione di profonda umanità ci fa ancora strada”.

Silvia Renzi, 338 2366914
comunicazione e rapporti con la stampa

Firenze 9 febbraio 2010 – (ANSA) Terrorismo: omicidio Conti; Raffi, viva in noi sua lezione.

Firenze 9 febbraio 2010 – (ANSA) Terrorismo: omicidio Conti; Raffi, viva in noi sua lezione.

“A quasi 25 anni da una morte irragionevole e mai chiarita, nel pantheon della libertà, la Libera Muratoria rende onore a uno dei suoi figli più cari e più liberi: Lando Conti. Lo ricordiamo come uomo del dialogo e di profonda sensibilità, esempio di tolleranza e ragione applicata alla politica. La storia ha dato ragione a quell’uomo buono che vive nei nostri cuori. Il piombo della violenza cieca non potrà cancellarne il ricordo”.

Così, in una nota, Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ricorda Lando Conti, ucciso dalle Br il 10 febbraio del 1986 con diciassette colpi di pistola. Aveva solo 52 anni e lasciava la moglie e quattro figli.

“Compiuti i suoi doveri di imprenditore e di politico nei quali metteva la passione di chi è abituato a lottare per gli ideali – sottolinea il Gran Maestro del Goi, – erano la famiglia e gli amici la sua ricchezza. Sapeva declinare ogni giorno, in maniera gioviale, quei principi di umanità e di fratellanza che la famiglia gli aveva insegnato attraverso il pensiero repubblicano e la scuola di vita della Massoneria”.

“Fratello massone della Loggia Abramo Lincoln del Grande Oriente d’Italia, e repubblicano convinto, Lando testimoniò con la vita e con le opere – conclude Raffi – che la politica deve operare per il bene di tutti e mai a vantaggio di una parte sola. La sua lezione di profonda umanità ci fa ancora strada”.

(ANSA) COM-NM/DLM 9 febbraio 2010

Cagliari 30 gennaio 2010 – Giornata della Memoria. Celebrazioni del Collegio della Sardegna con il Gran Segretario Giuseppe Abramo.

Cagliari 30 gennaio 2010 – Giornata della Memoria. Celebrazioni del Collegio della Sardegna con il Gran Segretario Giuseppe Abramo.

Le vittime del nazismo, del fascismo, dell’Olocausto e quanti hanno protetto i perseguitati a rischio della propria vita saranno ricordati dalla Massoneria sarda il 30 gennaio con una Giornata della Memoria nella casa massonica cagliaritana a Palazzo Sanjust (Piazza Indipendenza 1). L’appuntamento è fissato alle ore 16 con una conferenza del Gran Segretario Giuseppe Abramo su “Le origini dell’antisemitismo”. Seguirà la proiezione del film “Memoria. I sopravissuti raccontano” del regista Ruggero Gabbai.
Ingresso libero.

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“Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000.

Art. 1.
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.
1. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.

Legge 20 luglio 2000, n. 211
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