Firenze 26 maggio 2011 – Libertà và cercando…

Firenze 26 maggio 2011 – Libertà và cercando…

150 Italia: serata in omaggio al Tricolore

“Va Pensiero… Ai Canti del Risorgimento e ai Fratelli d’Italia Libertà va cercando.” è il titolo della serata in omaggio al nostro Tricolore che il Consiglio dei maestri venerabili di Firenze e l’Associazione della Fratellanza Fiorentina onlus hanno in programma il 26 maggio (ore 21) nel capoluogo toscano per celebrare il 150esimo dell’Unità d’Italia.

L’iniziativa, patrocinata dal Collegio circoscrizionale della regione, si svolgerà al Teatro Odeon (nel centro storico) con l’esibizione del celebre artista Riccardo Morasco.

L’invito per la partecipazione può essere richiesto (con un contributo minimo di spesa) al Maestro di casa di Firenze o alla segreteria del Collegio (055 2340544).

 

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9 maggio 2011 – Rivista « La Lettera G » / « La Lettre G ».

9 maggio 2011 – Rivista « La Lettera G » / « La Lettre G ».

« La Lettera G » / « La Lettre G » è una pubblicazione periodica a cadenza semestrale, presentata in lingua italiana e in lingua francese, che raccoglie gli apporti più significativi, in ambito internazionale, che l’opera del Fr:. René Guénon ha suscitato e suscita intorno all’argomento “Massoneria”, apporti concernenti tanto il versante latino quanto quello anglosassone di tale organizzazione iniziatica.

La rivista si propone dunque di fornire un contributo, in prospettiva simbolico-tradizionale, ai lettori che desiderino approfondire lo studio del patrimonio storico, rituale e metodologico custodito dalla Libera Muratoria.

L’iniziativa editoriale è nata nel 2004 con l’intento di raccogliere, sul versante specificamente massonico, il testimone lasciato dalla prestigiosa « Rivista di Studi Tradizionali » di Torino (pubblicata ininterrottamente per novantasette numeri, dal 1961 al 2003).

Per informazioni e abbonamenti: www.laletterag.org

Associazione Culturale Keystone
c/o Logos
Piazza Vittorio Veneto, 19
10124 Torino
E Mail: info@laletterag.org

 

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Torino 7 maggio 2011 – (Blitz Quotidiano) Convegno della massoneria a Torino.

Torino 7 maggio 2011 – (Blitz Quotidiano) Convegno della massoneria a Torino.

Italia 150, Novarino (Università Torino): Massoneria fece l’Italia.

Della classe dirigente di oggi “pochissima parte” passa attraverso la Massoneria. E’ quanto afferma il professore di storia contemporanea all’università di Torino, Marco Novarino, a margine del convegno, ‘Dal Piemonte per l’Italia e oltre’, organizzato dal Grande Oriente d’Italia proprio nel capoluogo piemontese. Lo studioso, esperto di Libera muratoria, spiega che in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia “E’ importante recuperare la memoria storica su quanto fatto dalla massoneria per l’unificazione del nostro Paese, nei processi del risorgimento come nella creazione di una classe dirigente laica e all’altezza. Anche se l’unificazione fu un’esigenza per tutti, non solo per le elite”. Secondo Novarino “nei primi decenni dell’unità la nostra classe dirigente proveniva quasi per intero dalla massoneria, e seppe dare il giusto impulso a un’Italia povera e analfabeta”. Al convegno, a cui anche il professore dell’universtità di Torino è intervenuto, hanno preso parte circa 230 studenti delle scuole medie superiori, in una non certo frequente occasione d’incontro tra giovani e Massoneria. Novarino è comunque convinto che “il rapporto con gli studenti è importante per ridare alla luce pilastri della nostra storia”.

La Massoneria incontra gli studenti di Torino, aderiscono molte classi.

L’incontro degli studenti delle scuole medie superiori di Torino con la Massoneria “è stata un’iniziativa positiva, perché ai ragazzi serve tutto quello che è cultutra per crescere. Per i giovani si tratta di imparare che esistono anche altri valori nella società della tecnologia, che è un aspetto fondamentale del nostro presente storico, ma non è tutto”. Parola della preside del Liceo classico Cavour di Torino, Maria Clelia Zanini, durante il convegno organizzato dal Grande Oriente d’Italia nel capoluogo piemontese, sul ruolo della Libera muratoria nell’unità d’Italia. “Sulla massoneria – prosegue la Zanini – c’è pregiudizio, ma bisogna avvicinare davvero i vari aspetti culturali per poterli giudicare senza preconcetti”.

Gran Maestro Massoneria: La P2 non aveva nulla a che vedere col Grande Oriente.

Anche la P2, secondo il Gran Maestro, “non aveva nulla a che vedere con il Grande Oriente” anche se Licio Gelli era iscritto, “si era creato una copertura, nascondendo le personalità più importanti del suo gruppo dietro un gruppo di vecchietti reclutati ufficialmente”. Raffi spiega che nella Massoneria “ci possono essere schegge impazzite, ma io stesso quella volta denunciai alla Gran Maestranza, con la mia loggia di massoni democratici, le irregolarità di Gelli”.

Gran Maestro Massoneria: Licio Gelli era soltanto un materassaio.

Il leader di Palazzo Giustiniani è sprezzante con l’ex Venerabile della P2: “Era soltanto un materrassaio” spiega (Gelli era un dirigente della Permaflex, ndr). Per quanto riguarda i rapporti tra ‘ndrangheta, mafia e massoneria, Raffi è ancora categorico: “E’ vero che la commissione parlamentare Antimafia presieduta da Violante segnalò? rapporti tra massoneria e mafie, ma spiegò anche che si trattava di associazioni che non avevano niente a che vedere con il Grande Oriente d’Italia”.

Gran Maestro Massoneria: Wojtyla è stato un gigante sui diritti umani.

“Papa Wojtyla è stato un gigante per le sue battaglie sui diritti umani, ma per quanto riguarda l’ortodossia” non è diverso da Benedetto XVI, che “da quel punto di vista rappresenta la continuità”. Così il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, il ravennate Gustavo Raffi, a margine di un convegno organizzato a Torino dalla Massoneria, sul ruolo della Lib

Roma 7 maggio 2011 – (Adnkronos) Firenze: conferenza internazionale su Templari e mistero Rosslyn.

Roma 7 maggio 2011 – (Adnkronos) Firenze: conferenza internazionale su Templari e mistero Rosslyn.

Sabato 14 esperti a confronto con Lord Sinclair.

Tra leggenda e umanità, una riflessione sui Cavalieri del misterioso Ordine, costruttori di cattedrali in tutta Europa. Il Collegio circoscrizionale toscano del Grande Oriente d’Italia, con il patrocinio di Palazzo Giustiniani, presenta la Conferenza internazionale dei Sinclair ‘L’enigma della cappella di Rosslyn e la conservazione del Castello Sinclair-Girnigoe’ che si terrà a Firenze sabato 14 maggio, con inizio alle 10, presso l’Hotel Mediterraneo di Lungarno del Tempio. La conferenza rappresenta un appuntamento significativo per tutti coloro che vorranno approfondire tematiche storiche e simboliche, collegate con le costruzioni dei Sinclair e alla storia del misterioro Ordine dei Cavalieri del Tempio.

Intervengono gli studiosi: Bernardino Fioravanti, Giuseppe Abramo, Gerardo Picardo e il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi. Saranno inoltre presenti il presidente del Collegio Circoscrizionale della Toscana, Stefano Bisi, Lord Malcolm Ian Sinclair e Sir Ian Sinclair.

I Sinclair protessero e diedero asilo ai Templari quando furono perseguitati dalla Chiesa e dal Re di Francia, Filippo IV. William Sinclair fondò nel 1446 la celebre Cappella di Rosslyn, la chiesa più misteriosa del nord Europa. Cinque anni prima, nel 1441, Re Giacomo IV di Scozia insignì il Clan Sinclair del titolo ereditario di Protettore dei Liberi Muratori.

(AdnKronos) 7 MAG 2011

Torino 7 maggio 2011 – (La Repubblica) Unita’ d’Italia: Gran Maestro del Goi, speranza e’ nei giovani.

Torino 7 maggio 2011 – (La Repubblica) Unita’ d’Italia: Gran Maestro del Goi, speranza e’ nei giovani.

“La speranza è nei giovani”. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi si è rivolto con queste parole alla platea alla fine della due giorni di convegni sull’Unità d’Italia organizzata a Torino. Secondo Raffi, non è importante sapere se Garibaldi o Cavour erano massoni ma i valori che hanno rappresentato perché “ci sono stati tanti massoni senza tessera che hanno portato avanti i valori in cui crediamo e tanti altri con la tessera che non hanno mai capito i valori che professiamo”. Il Gran Maestro ha sollecitato la platea a “investire nelle idee e nei progetti non per guadagnare soldi, ma pensando al domani”. Interpellato alla fine della conferenza sui problemi che oggi attanagliano i paesi del mediterraneo Raffi evidenzia che “oggi il tramonto delle ideologie ha fatto riesplodere problemi che si pensavano risolti. L’orologio della storia è stato portato indietro di 50 anni: siamo ritornati alle guerre di religione e ai nazionalismi che credevamo risolti. Oggi domina il mercato – prosegue – e il mercato non ha un’anima, non può averla. Bisogna avere chiaro che il villaggio globale non è solo quello dello scambio delle merci e del flusso di denaro, ma ha l’uomo al centro, con i suoi sogni e le sue utopie. Bisogna riuscire a concepire un nuovo umanesimo”. Un obiettivo che la massoneria può aiutare a realizzare “in tutti i momenti ci devono essere uomini che seminano idee e speranze”, ricorda il Gran Maestro, secondo il quale oggi in Italia non esiste più un dialogo: “quando hai sempre un nemico e non instauri mai un dialogo, quando le divisioni nascono pregiudizialmente è chiaro che la convivenza sociale diventa problematica – argomenta – La massoneria nel 1717 aprì alla modernità perché ci furono degli uomini che prima di ammazzarsi tra loro dissero ‘parliamone’. Il principio della tolleranza è questo”.

E sul ruolo della massoneria, che oggi in Italia conta circa 21mila iscritti “Noi essenzialmente svolgiamo un ruolo pedagogico – spiega – bisogna pensare al il rispetto dell’altro e avere la capacità di capire che ogni uomo potenzialmente può essere portatore di verità e quindi confrontarsi avendo chiaro che la scoperta dell’errore è una conquista e mai una sconfitta. La cosa importante – spiega Raffi – è stimolare la capacità critica e autocritica e fare una grossa battaglia, che noi stiamo portando avanti, per la scuola pubblica, che vuol dire evitare il pensiero unico e l’indottrinamento”. Il Gran Maestro aggiunge poi che uno dei problemi principali dell’Italia è la scarsa considerazione “di quello che è un principio fondamentale della Costituzione, che è la laicità dello Stato”. Parlando dell’Islam invece sottolinea che non si tratta di un blocco monolitico ma di un mondo che ha sfaccettature diverse e “se lo rifiuti in blocco è chiaro che lo compatti. Invece si deve riuscire a fare breccia per fare emergere le ‘anime dialoganti’ che ci sono e creare dei ponti”. Nel mondo “in genere dove non c’è libertà non c’è la massoneria” conclude il Gran Maestro. In questi due giorni a Torino, professori e rappresentanti della massoneria europea si sono confrontati sul ruolo che la massoneria ha avuto nella costruzione dell’Europa e dell’Unità d’Italia e sui valori che il Goi porta ancora oggi avanti. Tra gli interventi, anche Marco Jacobbi, presidente del collegio circoscrizionale della massoneria e Valerio Zanone, ex sindaco di Torino e presidente del comitato scientifico Goi per le celebrazioni dei 150 anni.

(La Repubblica) 7 MAG 2011

Torino 7 maggio 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Raffi, Gran Maestro del GOI, speranza è nei giovani.

Torino 7 maggio 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Raffi, Gran Maestro del GOI, speranza è nei giovani.

Due giorni di confronto a Torino, lavorare per un nuovo umanesimo.

“La speranza è nei giovani”. Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi si è rivolto con queste parole alla platea alla fine della due giorni di convegni sull’Unità d’Italia organizzata a Torino. Secondo Raffi, non è importante sapere se Garibaldi o Cavour erano massoni ma i valori che hanno rappresentato perché “ci sono stati tanti massoni senza tessera che hanno portato avanti i valori in cui crediamo e tanti altri con la tessera che non hanno mai capito i valori che professiamo”.

Il Gran Maestro ha sollecitato la platea a “investire nelle idee e nei progetti non per guadagnare soldi, ma pensando al domani”. Interpellato alla fine della conferenza sui problemi che oggi attanagliano i paesi del mediterraneo Raffi evidenzia che “oggi il tramonto delle ideologie ha fatto riesplodere problemi che si pensavano risolti. L’orologio della storia è stato portato indietro di 50 anni: siamo ritornati alle guerre di religione e ai nazionalismi che credevamo risolti. Oggi domina il mercato – prosegue – e il mercato non ha un’anima, non può averla. Bisogna avere chiaro che il villaggio globale non è solo quello dello scambio delle merci e del flusso di denaro, ma ha l’uomo al centro, con i suoi sogni e le sue utopie. Bisogna riuscire a concepire un nuovo umanesimo”.

Un obiettivo che la massoneria può aiutare a realizzare “in tutti i momenti ci devono essere uomini che seminano idee e speranze”, ricorda il Gran Maestro, secondo il quale oggi in Italia non esiste più un dialogo: “quando hai sempre un nemico e non instauri mai un dialogo, quando le divisioni nascono pregiudizialmente è chiaro che la convivenza sociale diventa problematica – argomenta – La massoneria nel 1717 aprì alla modernità perché ci furono degli uomini che prima di ammazzarsi tra loro dissero ‘parliamone’. Il principio della tolleranza è questo”.

E sul ruolo della massoneria, che oggi in Italia conta circa 21mila iscritti “Noi essenzialmente svolgiamo un ruolo pedagogico – spiega – bisogna pensare al il rispetto dell’altro e avere la capacità di capire che ogni uomo potenzialmente può essere portatore di verità e quindi confrontarsi avendo chiaro che la scoperta dell’errore è una conquista e mai una sconfitta. La cosa importante – spiega Raffi – è stimolare la capacità critica e autocritica e fare una grossa battaglia, che noi stiamo portando avanti, per la scuola pubblica, che vuol dire evitare il pensiero unico e l’indottrinamento”.

Il Gran Maestro aggiunge poi che uno dei problemi principali dell’Italia è la scarsa considerazione “di quello che è un principio fondamentale della Costituzione, che è la laicità dello Stato”. Parlando dell’Islam invece sottolinea che non si tratta di un blocco monolitico ma di un mondo che ha sfaccettature diverse e “se lo rifiuti in blocco è chiaro che lo compatti. Invece si deve riuscire a fare breccia per fare emergere le ‘anime dialoganti’ che ci sono e creare dei ponti”. Nel mondo “in genere dove non c’è libertà non c’è la massoneria”, conclude il Gran Maestro.

In questi due giorni a Torino, professori e rappresentanti della massoneria europea si sono confrontati sul ruolo che la massoneria ha avuto nella costruzione dell’Europa e dell’Unità d’Italia e sui valori che il Goi porta ancora oggi avanti. Tra gli interventi, anche Marco Jacobbi, presidente del collegio circoscrizionale della massoneria e Valerio Zanone, ex sindaco di Torino e presidente del comitato scientifico Goi per le celebrazioni dei 150 anni.

(AdnKronos) 7 MAG 2011