Roma 27 maggio 2011 – (Libero) Unità d’Italia: domani a Milano convegno del Grande Oriente.

Roma 27 maggio 2011 – (Libero) Unità d’Italia: domani a Milano convegno del Grande Oriente.

Si terrà domani a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, il convegno ufficiale del Grande Oriente d’Italia dal titolo “Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia”. L’evento, aperto al pubblico, si inserisce nell’ambito del programma per le celebrazioni organizzate dal GOI per l’Unita’ d’Italia sotto il filo conduttore ‘Dopo 150 anni, per restare insieme’.   (continua)

(Libero) 27 MAG 2011

Roma 27 maggio 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Peluffo, partecipazione e interesse per le celebrazioni dei 150 anni. C’è forte interesse dal Grande Oriente d’Italia.

Roma 27 maggio 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: Peluffo, partecipazione e interesse per le celebrazioni dei 150 anni. C’è forte interesse dal Grande Oriente d’Italia.

Le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia proseguono con “una grande partecipazione popolare e un interesse agli aspetti seri della nostra storia. La gente vuole riscoprire gli elementi storici e approfondire i personaggi, anche aprendo pagine difficile”. Lo dice Paolo Paluffo, coordinatore nazionale del centocinquantenario dell’Unita’ d’Italia, ospite di ‘Una domanda a…’ sul sito Ign/Adnkronos. In questo percorso, il Comitato per le celebrazioni “ha puntato su cose che durano: restauri, nuovi musei e un lavoro che mette insieme la comunità scientifica. Il Gianicolo, Solferino, Domus mazziniana, il museo Garibaldi a Caprera, saranno segni permanenti del centocinquantenario”. E insieme a questi, “elementi simbolici, come il monumento ai Mille, a Quarto”.

Quanto allo spirito con cui gli italiani stanno vivendo le celebrazioni, Peluffo sottolinea: “Alle finestre delle case delle famiglie italiane ci sono milioni di bandiere, a sottolineare una volontà di vivere una festa che sembrava partire con lentezza e invece è stata fatta propria dai cittadini. Il consenso per le celebrazioni dei 150 anni della nostra storia è molto forte – rimarca – e ora bisogna aspettarsi il completamento di altre iniziative: tra queste, i 200 restauri previsti e la realizzazione di musei multimediali per i giovani”. Un altro modo “per raccontare una grande storia e lanciare un messaggio: non bisogna lasciare abbandonati i luoghi della memoria”.

“Forse la fortuna del centocinquantenario – sottolinea il consulente della presidenza del Consiglio – è stata quella di non avere molte risorse finanziarie”. Questo ha permesso di “mettersi d’accordo e dialogare con le associazioni e il mondo degli enti locali: in questo modo è stata la società civile a fare il centocinquantenario. C’è forte interesse dalle organizzazioni più disparate: dalla Conferenza episcopale al Grande Oriente d’Italia, a tantissime associazioni combattentistiche che si occupano anche di periodi che non sono loro legati. Una mobilitazione generale – conclude – che è stata talmente entusiasmante e profonda che potrebbe continuare oltre il centocinquantenario”.

(AdnKronos) 27 MAG 2011

Roma 26 maggio 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: sabato a Milano convegno ‘Va pensiero’ del Grande Oriente.

Roma 26 maggio 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia: sabato a Milano convegno ‘Va pensiero’ del Grande Oriente.

Talk show condotto da Cecchi Paone, conclude i lavori Gran Maestro Raffi.

Si terrà sabato 28 maggio, a Milano, presso il Teatro Nuovo in piazza San Babila, il convegno ufficiale del Grande Oriente d’Italia dal titolo “Va Pensiero dalla Lombardia per l’Italia”. L’evento, aperto al pubblico, si inserisce nell’ambito del programma per le celebrazioni organizzate dal Goi per l’Unità d’Italia sotto il filo conduttore ‘Dopo 150 anni, per restare insieme’.

Si partirà alle 15 con un omaggio alla bandiera per poi proseguire con il saluto alle autorità presenti. Alle 15,30 Alessandro Cecchi Paone introdurrà i lavori. Interverranno Morris Ghezzi, Grande Oratore del GOI e Paolo Peluffo, Consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri. Alle 16 Alessandro Cecchi Paone condurrà un talk show che vedrà la partecipazione di Santi Fedele (Università di Messina), di Paolo Gastaldi (Università di Pavia), di Angelo Scavone (Università di Bologna), di Salvatore Veca (Università di Pavia) e del senatore Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico di Palazzo Giustiniani per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.

Alle 17, nel corso di un breve intervallo, verrà accolto un ospite a sorpresa. A tracciare le conclusioni, previste per le 18, sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

(AdnKronos) 26 MAG 2011

25 maggio 2011 – Unità d’Italia – 150 anni. Qualcosa da ricordare 1861-1915.

25 maggio 2011 – Unità d’Italia – 150 anni. Qualcosa da ricordare 1861-1915.

di Maria Bellucci, Francesca Civile, Brunella Danesi

Pisa, Edizioni ETS, Pisa, 2011, pp. 156

In occasione del 150° dell’Unità, il numero zero della nascente collana collegata alla rivista “Naturalmente scienza” restaura l’immagine della scenza italiana tra l’Unità e la Prima Guerra Mondiale. La medicina, la biologia, l’astronomia e la matematica soprattutto erano all’epoca tutt’altro che provinciali, come si tende a pensare, anzi davano all’Italia un posto di rilievo nel fermento scientifico europeo. E le storie delle discipline, insieme a quelle degli uomini e delle donne che le hanno fatte crescere, s’intrecciano a quelle delle riviste scientifiche dell’epoca, spesso riviste politicamente impegnate, anti-giolittiane, colpite poi – scienze e riviste insieme – dalla scure dell’idealismo gentiliano che, nel volgere di pochi anni, le relegò in secondo piano. Per cinquant’anni, una politica e una cultura della scienza contribuirono con ineguagliata vivacità a fare l’Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma 24 maggio 2011 – Il Gran Segretario Aggiunto Morrone ha rappresentato il GOI alla Gran Loggia Regolare del Belgio.

Roma 24 maggio 2011 – Il Gran Segretario Aggiunto Morrone ha rappresentato il GOI alla Gran Loggia Regolare del Belgio.

Il Gran Segretario Aggiunto, Gianfranco Morrone, ha partecipato, in rappresentanza del Grande Oriente d’Italia e del Gran Maestro Gustavo Raffi, alla Gran Loggia Regolare del Belgio che si è tenuta il 6 e 7 maggio a Bruxelles, presso l’Hotel Metropole. Dopo l’apertura rituale dei lavori e il ricevimento delle Delegazioni estere presenti, tra cui Inghilterra, Olanda, Italia, Germania, Svizzera, Lussemburgo, Grecia, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceka, Bulgaria, Serbia, Marocco, si è svolta la cerimonia di insediamento per il triennio 2011-2014 del Gran Maestro Eli Peeters, dei membri di Giunta e dei Dignitari.

Durante l’allocuzione, il Gran Maestro ha espresso un sincero e fraterno apprezzamento suo personale e dei Fratelli della Gran Loggia Regolare del Belgio per la numerosa e qualificata partecipazione delle Delegazioni estere. Dopo l’intervento di Morrone, il Gran Maestro Peeters ha ribadito i profondi rapporti di amicizia e le relazioni fraterne con Palazzo Giustiniani, confermando la sinergia di lavoro e il comune progetto per la Massoneria europea.

 

Guarda la foto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roma 24 maggio 2011 – Nedo Fiano a Siena “Mai più, mai più, mai più” sterminii.

Roma 24 maggio 2011 – Nedo Fiano a Siena “Mai più, mai più, mai più” sterminii.

L’armonia del prestigioso salone dell’Accademia Chigiana cozza con il racconto crudo, durissimo, che Nedo Fiano, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, ha fatto sulla sua esperienza di deportato nel campo di sterminio ad Auschwitz. A salutarlo tanti senesi, massoni e non, e l’assessore provinciale alla cultura Marco Saletti, il consigliere dell’Accademia Chigiana Marco Baglioni, lo storico dei diritti umani Marcello Flores d’Arcais e il gran maestro aggiunto del Grande Oriente d’Italia Massimo Bianchi. “Ciò che ha connotato tutta la mia vita è stata la mia deportazione nei campi di sterminio nazisti. Con me ad Auschwitz finì tutta la mia famiglia, vennero sterminati tutti” ha raccontato Nedo Fiano , rimasto orfano a diciotto anni. Al momento della promulgazione delle leggi razziali viveva a Firenze. Venne arrestato il 6 febbraio del 1944, fu rinchiuso nel carcere di Firenze, da lì condotto al campo di Fossoli e poi deportato ad Auschwitz il 16 maggio del 1944, matricola A 5405.

Quando torna a Firenze gli sembra di svegliarsi da un sogno. E’ sdraiato su una panchina in piazza Santa Croce. Un piccione lo “becca” mentre un viglie urbano guarda questo giovane con il vestito a strisce bianche e azzurre con un numero, A 5405. Un numero che gli segnerà tutta la vita. Per questo, nel salone della Chigiana, nel tempio dell’armonia, Nedo Fiano grida con tutta la forza “Mai più, mai più, mai più”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA