Roma 23 giugno 2011 – E’ on line su GoiTV l’intero Convegno: “Dalla Calabria per l’Italia”.

Roma 23 giugno 2011 – E’ on line su GoiTV l’intero Convegno: “Dalla Calabria per l’Italia”.

Il Sud deve riscattarsi, l’imperativo della Massoneria.

Uniti per l’Italia, lanciando la sfida del cambiamento. A Reggio Calabria, al Convegno ‘Dalla Calabria per l’Italia’, il Grande Oriente fa un altro passo nel suo viaggio alle radici della storia unitaria, per costruire il futuro attraverso un nuovo patto di fratellanza. Il Teatro Comunale Francesco Cilea, ha infatti visto la partecipazione di oltre 1.400 persone e gli interventi di Paolo Peluffo, Lucio Villari, Valerio Zanone, Carlo Ricotti, Ferdinando Cordova, Vincenzo Ferrari e Michelangelo La Luna, nel talk show condotto da Alessandro Cecchi Paone, dopo il saluto introduttivo di Antonio Seminario, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria. A dare il senso dell’impegno della Libera Muratoria, è stato il Gran Maestro, Gustavo Raffi, che ha spiegato: “La storia del nostro Paese deve essere una storia infinita. Uno stimolo per una riflessione forte e laica. Si raggiunge un traguardo e si deve pensare alla prossima tappa, puntando su giovani e cultura“. “E’ tempo di cambiare: il Sud ha bisogno di legalità e riscatto di impegno coraggioso e forte contro le zavorre della criminalità e del potere malato. Bisogna spezzare con ogni mezzo la spirale della criminalità e le catene della ‘ndrangheta”, è stato l’appello del Gran Maestro di Palazzo Giustiniani.

“L’obiettivo delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia è raccontare ancora la storia delle nostre terre”, ha sottolineato Paolo Peluffo. Per Alessandro Cecchi Paone, “questi convegni aiutano anche a conoscere la Massoneria, che è stata segreta – quando ha dovuto esserlo nel camino storico – a causa delle persecuzioni subite. Al di fuori della Massoneria, non si trovano i pilastri della civiltà: Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. I risorgimentali non volevano solo l’Italia unita, ma una Nazione capace di essere moderna e federale”. Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni dell’Unità d’Italia ha invece sottolineato come “questo viaggio del GOI per l’Italia, sia anzitutto un ‘viaggio mentale’. Un percorso di aperture e di riscoperta di valori, sempre con grande trasparenza, in mezzo alle strade. Insegna come l’Italia sia un Paese tanto diverso in sé e per questo tanto unico nel mondo. E’ il massimo delle diversità contenute nel minimo degli spazi. Questi 150 anni vanno considerati non come traguardo di un percorso ma come tappe di una lunga via che deve ancora essere percorsa”.

Carlo Ricotti, docente all’Università Luiss di Roma ha invece raccontato i meriti e le azioni di Fausto Gullo e Costantino Mortati, due giuristi calabresi che hanno operato all’interno dell’assemblea Costituente. Il ruolo di uomini e logge calabresi nell’Italia unita è stato affrontato da Ferdinando Cordova, docente alla ‘Sapienza’ di Roma: “Un ruolo – ha detto – svolto a difesa dello Stato laico ma non contro i cattolici bensì contro la Chiesa intesa come potere che a lungo non accetta la fine dello stato temporale. Come dimostrano gli esempi reggini, le logge operano anche per la creazione di una coscienza nazionale lottando per l’ordine democratico”.

“Sono tra quelli che ritiene il Risorgimento una rivoluzione compiuta – ha detto nel suo intervento Lucio Villari, docente all’Università Roma Tre – La storia d’Italia non è fatta di parole ma di fatti, di roccia. La verità di un popolo è diventata identità di un popolo. Il Risorgimento non è stato un fatto fortuito, non c’è stato uno ‘stellone’ che ha guidato gli eventi. Le diversità non separarono gli italiani, li unirono. ‘La libertà si conserva mettendoci le mani sopra’, diceva Machiavelli. Lo stesso – ha rimarcato lo storico – si può dire

Crotone 13 giugno 2011 – (Area Locale) 150 anni dell’Unità a Reggio il Grande Oriente d’Italia.

Crotone 13 giugno 2011 – (Area Locale) 150 anni dell’Unità a Reggio il Grande Oriente d’Italia.

Il 18 giugno 2011 presso Teatro Comunale “F. Cilea” di Reggio Calabria, Corso Garibaldi, si svolgerà il Convegno di studi, aperto al pubblico, dal ricco programma intitolato: “Dalla Calabria per l’Italia” inserito nel progetto “Unità d’Italia. Dopo 150 per restare insieme” promosso dalla Massoneria del Grande Oriente d’Italia. (…continua)

(Area Locale) 13 GIU 2011

Roma 12 giugno 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia; Giuristi e Docenti a confronto al Convegno del GOI a Reggio Calabria.

Roma 12 giugno 2011 – (Adnkronos) Unità d’Italia; Giuristi e Docenti a confronto al Convegno del GOI a Reggio Calabria.

Sabato 18 giugno presso il teatro comunale Francesco Cilea

Confronto a tutto campo tra esperti, giuristi e docenti sabato 18 giugno al convegno del Grande Oriente d’Italia intitolato ‘Dalla Calabria, per l’Italia’. L’evento si terrà a partire dalle 10.30, Reggio Calabria, presso il Teatro comunale Francesco Cilea. I lavori si apriranno con il saluto di Paolo Peluffo, del Comitato interministeriale per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, e il saluto di Antonio Seminario, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Calabria. La conduzione dell’evento sarà affidata ad Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico. Interverranno: Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico Goi per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, Lucio Villari, Università di Roma ‘La Sapienza’, Ferdinando Cordova, Università di Roma ‘La Sapienza’, Carlo Ricotti, Università Luiss di Roma, Vincenzo Ferrari dell’Università della Calabria e Michelangelo La Luna, University of Rhode Island. Si terrà poi uno spettacolo teatrale sul Discorso di Garibaldi agli italiani di oggi, scritto, diretto e interpretato da Emanuele Montagna. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.

“Questo convegno si colloca nell’alveo delle manifestazioni che stiamo tenendo in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia – spiega all’Adnkronos Raffi – Il punto cardine è che concepiamo l’Unità d’Italia come fabbricato ancora allo stato grezzo che deve essere ultimato. Un progetto incompiuto che deve progredire anche nei suoi aspetti strutturali”.

Secondo il Gran Maestro del Goi, “è indubbio che l’unità d’Italia è stato un grande evento ma non tutti i problemi sono stati risolti, come il divario Nord-Sud, che non si può risolvere semplicemente celebrando la storia ma affrontando i problemi per quelli che sono”. Raffi sottolinea “il contributo che i massoni possono dare perché il nostro Paese sia sempre più a vocazione europea e si collochi nella civiltà, dando spazio ai giovani e spingendo perché la scuola sia all’altezza dei suo compiti, una scuola pluralista e non di indottrinamento”.

Un focus sul “fondamento giuridico dell’Unità d’Italia” sarà tracciato dal professore Vincenzo Ferrari, docente dell’Università della Calabria. “La mia tesi – spiega Ferrari – è che i valori fondamentali dell’Unità d’Italia, recepiti sul piano giuridico dalla Costituzione della Repubblica, sono entrati in vigore nel 1948, un secolo dopo cioè dallo Statuto Albertino, che derivava dallo Stato Sabaudo”. Secondo Ferrari “c’è stata una sorta di continuità nell’ordinamento giuridico tra il Regno della Sardegna e l’Italia unita. Il primo atto autonomo dello stato unitario è stata la Costituzione repubblicana”.

Dei “giuristi calabresi alla Costituente” parlerà il professore Carlo Ricotti, dell’Università Luiss di Roma. In particolare, Ricotti si soffermerà “su due importanti giuristi calabresi: Fausto Gullo, uomo politico e cultore di diritto, vecchio esponente del partito socialista, e Costantino Mortati, autorevole esponente cattolico. E’ opportuno rivisitare oggi, in un momento in cui viene messa in discussione l’origine e la struttura della Repubblica, le figure dei padri costituenti e il ruolo che svolsero”. “Il Grande Oriente d’Italia sta svolgendo un’azione di pedagogia attiva che parla di un nuovo Risorgimento – conclude Ricotti – Penso che rivisitare quella stagione costituente che rappresentò la fase costruttiva della riconquista dei diritti nel nostro Paese, può essere fondamentale nell’attuale momento storico”.

(AdnKronos) 12 GIU 2011

Genova 13 giugno 2011 – Mostra “Il giuramento per l’Italia. Da Manzoni a Mazzini”.

Genova 13 giugno 2011 – Mostra “Il giuramento per l’Italia. Da Manzoni a Mazzini”.

Mostra promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per le celebrazioni del Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia e dal Comune di Genova – Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento.

a cura di Giuseppe Monsagrati, Paolo Peluffo, Raffaella Ponte, Anna Villari in collaborazione con Pietro Finelli e la Domus Mazziniana di Pisa.

Arte, letteratura e musica, da sempre, hanno celebrato l’atto del giuramento. Di per sé nessun giuramento crea una Nazione, ma – in quanto espressione di una libertà collettiva – è il presupposto per la sua fondazione. Per Mazzini è il “patto che affratella” e nella sua Casa una mostra documenta i Giuramenti per costruire la nazione, da quello medievale di Pontida, riletto in chiave risorgimentale, a quello della Giovine Italia.

Comunicato Stampa

“Il giuramento per l’Italia. Da Manzoni a Mazzini” è il titolo della mostra che l’Unità Tecnica di Missione per i 150 dell’Unità d’Italia e l’Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento propongono a Genova dal 23 giungo al 3 settembre 2011. Ad ospitarla è la Casa Natale di Giuseppe Mazzini, sede del Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano (via Lomellini 11) e a idearla e curarla sono Giuseppe Monsagrati, Paolo Peluffo, Raffaella Ponte, Anna Villari, in collaborazione con Pietro Finelli e la Domus mazziniana di Pisa. Arte, letteratura e musica, da sempre, hanno celebrato l’atto del giuramento.
Nella varia dotazione simbolica di cui è ricca la cultura dell’Italia risorgimentale, il giuramento rappresenta un momento di grande solennità e sancisce in genere la promessa, stretta tra uguali, di restare uniti fino al conseguimento della libertà per tutti.
Come patto di fedeltà ha una vasta gamma di precedenti, da quelli mitici (giuramento del Grütli, che nel 1291 lega in alleanza i tre cantoni che danno origine alla Confederazione elvetica) a quelli storici (giuramento di Pontida, 1167, con cui i Comuni lombardi si alleano contro l’imperatore). Poiché è la conclusione di un atto spontaneo e ha come obiettivo la conquista o la conservazione della libertà, il giuramento dei congiurati è ben diverso dal giuramento che si presta alla monarchia, il quale lega i sudditi a un sovrano assoluto (e come tale negatore della libertà) sulla base della semplice appartenenza al suo regno; il giuramento evocato nel Risorgimento, da Manzoni come da Berchet, affonda le sue radici nel Medio Evo e fa appello alla “antica virtù” che è quella dei liberi Comuni.
Il giuramento che in Mazzini sancisce il vincolo dell’affiliato con la Giovine Italia, è invece una promessa che ha i suoi antecedenti ideali nella Roma repubblicana (J.-L. David, Giuramento degli Orazi) o nella Francia della grande Rivoluzione (1789, Giuramento della Pallacorda col quale i deputati dell’Assemblea si impegnano a restare uniti fino all’ottenimento di una nuova Costituzione).
In Mazzini, in particolare, rappresenta il momento conclusivo della procedura di iniziazione al patriottismo e stabilisce tra quanti lo prestano un rapporto di fratellanza destinato a durare anche a costo della vita e finché non si sia creata la nazione: affiliarsi è una libera scelta, giurare comporta un vincolo inestinguibile di fedeltà. Di per sé il giuramento non crea la nazione ma, in quanto espressione di libertà collettiva, è il presupposto immancabile per la sua fondazione; è, in un certo senso, il momento di massima tensione morale verso l’assunzione di un obbligo che fa da collante per ciò che si vuole edificare.
La mostra allestita all’Istituto Mazziniano sottolinea l’importanza di questo atto nella sua evidente natura di accordo fra individui liberi aventi come obiettivo quello di fondare la nazione su basi di una concordia civica non forzata.
Così avvenne a Ponti

Roma 14 giugno 2011 – Presentazione del libro “Alfabeto italiano: la storia al presente”.

Roma 14 giugno 2011 – Presentazione del libro “Alfabeto italiano: la storia al presente”.

Alfabeto italiano: la storia al presente
Martedì 14 giugno, ore 18.00
Sala Stampa Estera – Via dell’Umiltà 83/C – Roma

Dalla A alla Z, i tanti fatti, le mille storie, i molti luoghi, le reali persone, spesso non considerati, talvolta resi invisibili, narrati nello loro esssenzialità, come appunti su un diario. Voci che danno voce a ciò che è accaduto nella storia in Italia e agli Italiani, perchè, soprattutto i giovani, possono ricercare un senso allo stare insieme come italiani, Italiani in Europa, Italiani nel mondo.

Partecipano
Giuliano Amato, Presidente del Comitato dei Garanti per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, Paolo Peluffo, Consulente del Presidente del Consiglio dei Ministri per le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.

Modera
Stefano Folli, Editorialista, Il Sole 24 Ore
Per informazioni e per comunicare la propria adesione: 02 5836 5752 | egea.press@unibocconi.it

 

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Roma 10 giugno 2011 – Raffi (GOI), il riconoscimento della Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino da parte della Gran Loggia Unita d’Inghilterra è un’altra pietra di speranza per la Massoneria mondiale

Roma 10 giugno 2011 – Raffi (GOI), il riconoscimento della Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino da parte della Gran Loggia Unita d’Inghilterra è un’altra pietra di speranza per la Massoneria mondiale

“Un’altra pietra di speranza nella strada di verità della Massoneria mondiale. Siamo felici e orgogliosi di aver creduto fin dall’inizio in questo percorso di profondo impegno che porta i Fratelli dell’Obbedienza sanmarinese a lavorare ogni giorno per costruire percorsi di libertà a servizio dell’Uomo. Laicità, pensiero e valori sono le rocce della comunione massonica della Terra della Libertà”. Così Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, e Gran Maestro Onorario della Serenissima Gran Loggia, commenta il riconoscimento della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, Loggia madre della Massoneria mondiale, alla Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino, costituita il 3 aprile 2003 sotto la Gran Maestranza di Federico Micheloni, e fondata dal Grande Oriente d’Italia e dalla Gran Loggia di Washington D.C.

“Siamo sicuri – prosegue il Gran Maestro Raffi – che la Serenissima Gran Loggia della Repubblica di San Marino sarà una risorsa preziosa per affermare in ogni contesto la forza del dialogo contro l’odio e la lezione degli Uomini liberi che ogni giorno lottano contro dogmatismi e catene di ignoranza per fare strada alla luce della ricerca infinita e alla costruzione di senso. Saremo ancora al fianco dei Fratelli di San Marino, ribelli della Libertà e operai della speranza, per le sfide di un’umanità responsabile e capace del proprio destino. Ai Fratelli della Repubblica del Titano l’augurio fraterno di saper sempre guardare lontano”.

Roma, Villa il Vascello, 10 giugno 2011

Roma 10 giugno 2011 – Alberto Jannuzzelli nominato da oggi Gran Segretario del GOI

Roma 10 giugno 2011 – Alberto Jannuzzelli nominato da oggi Gran Segretario del GOI

Dopo un decennio al servizio dell’Istituzione, Giuseppe Abramo lascia da oggi l’incarico di Gran Segretario del Grande Oriente d’Italia. La sua preziosa opera è stata motivo di crescita per l’Ordine, lavorando in maniera esemplare alla riorganizzazione amministrativa del GOI, che ha permesso l’aumento esponenziale della nostra comunione. In questi anni, il contributo di Giuseppe Abramo, eletto Gran Maestro Onorario all’ultima Gran Loggia di Rimini, è stato prezioso nei rapporti con le Obbedienze estere e importante sul piano della formazione esoterica dei Fratelli.

Nel prestigioso incarico, e con analogo spirito di servizio al bene dell’Ordine, gli succede il Fratello Alberto Jannuzzelli, cui formuliamo gli auguri fraterni di buon lavoro, per nuovi successi del Grande Oriente. Continuando a percorrere la strada della Nuova Primavera.

Il Gran Maestro
Gustavo Raffi

Roma, Villa il Vascello, 10 giugno 2011