Alghero 24 settembre 2011 – Massoneria italiana e spagnola tra Otto e Novecento. Convegno del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia. Partecipa il Gran Maestro della Gran Loggia di Spagna

Alghero 24 settembre 2011 – Massoneria italiana e spagnola tra Otto e Novecento. Convegno del Grande Oriente per il 150esimo dell’Unità d’Italia. Partecipa il Gran Maestro della Gran Loggia di Spagna

 

Stimati accademici e specialisti di storia della Massoneria si confronteranno ad Alghero il 24 settembre 2011 in un nuovo convegno della lunga rassegna celebrativa “Unità d’Italia. Dopo 150 anni per restare insieme” indetta dal Grande Oriente per l’anniversario dell’unificazione del nostro Paese.

L’incontro s’intitola “Tra Italia e Spagna attraverso Alghero e la Catalogna. Relazioni tra le Massonerie Italiana e Spagnola tra Otto e Novecento” e si svolgerà nella sala convegni del Quartè Sayal della cittadina isolana (Via Garibaldi 87). E’ previsto un intervento del Gran Maestro della Gran Loggia di Spagna, Oscar de Alfonso Ortega.

L’iniziativa è inserita nel programma ufficiale delle celebrazioni del 150esimo dell’Unità d’Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 

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Roma 21 settembre 2011 – On line l’intero talk show: Ernesto Nathan e l’Unità d’Italia “Patriottismo, laicismo e buongoverno”

Roma 21 settembre 2011 – On line l’intero talk show: Ernesto Nathan e l’Unità d’Italia “Patriottismo, laicismo e buongoverno”

Telegiornale del Grande Oriente d'Italia Roma 21 settembre 2011

On line l’intero talk show: Ernesto Nathan e l’Unità d’Italia “Patriottismo, laicismo e buongoverno”

“Dove lo troviamo uno come Nathan, oggi? Un uomo orgoglioso di servire il popolo, contro ogni potere esterno. La sua lezione di moralità e buongoverno serve ancora oggi all’Italia”. E’ nelle parole di Massimo Teodori il filo conduttore del talk show ‘Ernesto Nathan e l’Unità d’Italia. Patriottismo, laicismo, buongoverno’, a cura dello stesso storico e politologo, che si è tenuto a Villa il Vascello, a Roma, sede del Grande Oriente d’Italia, nell’ambito delle iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia che l’Obbedienza di Palazzo Giustiniani, guidata dal Gran Maestro, Gustavo Raffi, promuove in tutta Italia per contribuire a riscoprire il senso dell’identità e lanciare “nuovo Patto di Fratellanza contro il declino del Paese”.
Sul palco tricolore, dopo l’inno di Mameli e l’applauso al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, mentre scorrevano sul maxischermo immagini dello storico sindaco di Roma, Ernesto Nathan, a dare inizio ai lavori, seguiti da centinaia di partecipanti, è stato Teodori, che nei suoi interventi ha sottolineato il ruolo della Massoneria, che “fu l’intelaiatura dell’Unità italiana. Non si può fare storia del Risorgimento -ha rimarcato- senza fare la storia della Massoneria italiana”. “L’ebreo straniero, mazziniano, radicale e massone, come spregiativamente era chiamato Nathan dai reazionari e clericali -ha proseguito Teodori- univa la ricchezza spirituale del pensatore, l’etica responsabile dell’amministratore della cosa pubblica, e lo slancio del politico di classe, liberale, democratico e riformatore. In un paese in crisi materiale morale, ricordiamo un personaggio, Ernesto Nathan, che è bel Pantheon della ‘bella Italia’. Un interprete della storia unitaria, ma anche un esempio dei doveri dell’uomo, esponente di quel laicismo che ha ricongiunto l’Italia all’Europa civile, nata sui diritti dell’uomo. Ha dato il volto moderno a Roma, esempio di buon governo, ed è stato orgogliosamente Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia”. Nathan, autore del pamphlet ‘Il dovere presente’, pubblicato nel 1895, è per Teodori radice di “un percorso contro corruzione e una politica che mira a gestire l’esistente, un richiamo alla moralità oltre le gradazioni di partito. Per lui il laicismo fu un’opzione di vita”.
Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni del centocinquantenario dell’Unità d’Italia, ha sottolineato l’importanza di Nathan, “eccezionale figura per contrappasso: fra ‘i romani de Roma’, un uomo nato a Londra diventa sindaco, nella Roma papale opera e fa scuola un ebreo e mazziniano. Un esempio di politica nuova, che disegna la municipalizzazione e il risanamento dei vecchi quartieri, tra i quali Testaccio. La politica comunale affrontava i due problemi eterni dell’amministrazione capitolina, il bilancio e l’urbanistica. E’ sua -ricorda l’ex senatore liberale- la celebre frase ‘non c’è trippa per gatti’, a commento della decisione di non ricorrere alle risorse del comune per nutrire i felini, la dice lunga sulla statura

Roma 13 settembre 2011 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: sabato a Roma celebrazioni Grande Oriente d’Italia

Roma 13 settembre 2011 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: sabato a Roma celebrazioni Grande Oriente d’Italia

Talk show condotto da Massimo Teodori e allocuzione Gran Maestro Raffi

“Il Grande Oriente d’Italia indica una sola via per uscire dal declino e per ridare un futuro ai nostri figli: è la strada del dovere, della responsabilità, del lavoro duro e consapevole. A questo ci esortano, a 150 anni dall’Unità, i grandi e gli umili che hanno fatto il Risorgimento. Senza scorciatoie. Senza furberie. Questo è il tempo della differenza”. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, presenta così il consueto appuntamento di fine estate, il 17 settembre, a Villa Il Vascello, a Roma, per la ricorrenza dell’Equinozio di Autunno e del XX Settembre nel parco della sede nazionale dell’Obbedienza di Palazzo Giustiniani, che ospiterà i festeggiamenti annuali dell’Ordine prima della ripresa, in autunno, dei lavori delle Logge.

Il programma prevede la mattina di sabato 17, alle 10,30 il talk show ‘Ernesto Nathan e l’Unità d’Italia. Patriottismo, laicismo e buongoverno’, condotto dal politologo Massimo Teodori. Intervengono: Valerio Zanone, presidente Comitato scientifico del GOI per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, Nadia Ciani, storica e saggista, Fulvio Conti, Università di Firenze, Franco Ferrarotti, Università di Roma ‘La Sapienza’, Carlo Ricotti, Università Luiss di Roma.

A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro, Gustavo Raffi. Nel pomeriggio, dalle 18,30, in programma un concerto e il discorso augurale del Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, che costituisce il momento più significativo delle celebrazioni.

L’appuntamento del 17 settembre sarà la tappa capitolina della lunga rassegna commemorativa dei 150 anni dell’Unità d’Italia, voluta e realizzata del Grande Oriente, partita a marzo a Palermo e che si concluderà nei primi mesi del 2012 dopo aver attraversato tutto il Paese. “Erano molti anni -scrive il Gran Maestro Raffi nel Manifesto di presentazione dell’evento- che il XX Settembre non cadeva in una stagione così cupa e complicata per il nostro Paese. La crisi economica nazionale e internazionale, il discredito della classe politica, l’egoismo dilagante, soprattutto nei ceti privilegiati, danno il senso di una Nazione alla quale manca una guida credibile e disinteressata”.

“I sacrifici economici e finanziari che ci attendono -rimarca Raffi- dovrebbero essere un atto di giustizia e di responsabilità, in grado di riparare, almeno in parte, alle tante manchevolezze e alle tante occasioni perdute. Ma la classe dirigente italiana non sembra in grado di recepire questa sfida e continua a vivere una triste fiction”.

“In più ci sono i privilegi consolidati -sottolinea il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia- che pure drenano risorse enormi del Paese. Pensiamo ad esempio ai benefici accordati alla Chiesa, ai quali non siamo contrari in linea di principio: ma anche in questo caso, non sarebbe il caso di rivedere leggi e importi, di risparmiare, dando un segnale di sobrietà? Il tempo dell’assalto alle casse pubbliche -conclude Raffi- deve tramontare per tutti”.

(AdnKronos) 13 SET 2011

Roma 11 settembre 2011 – (Adnkronos) Massoneria: porte aperte e confronto, il XX Settembre del Grande Oriente d’Italia

Roma 11 settembre 2011 – (Adnkronos) Massoneria: porte aperte e confronto, il XX Settembre del Grande Oriente d’Italia

Sabato al Vascello talk show ‘Nathan e l’Unità d’Italia’, allocuzione Gran Maestro Raffi

“Il Grande Oriente d’Italia indica una sola via per uscire dal declino e per ridare un futuro ai nostri figli: è la strada del dovere, della responsabilità, del lavoro duro e consapevole. A questo ci esortano, a 150 anni dall’Unità, i grandi e gli umili che hanno fatto il Risorgimento. Senza scorciatoie. Senza furberie. Questo è il tempo della differenza”. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, presenta così il consueto appuntamento di fine estate, il 17 settembre, a Villa Il Vascello, a Roma, per la ricorrenza dell’Equinozio di Autunno e del XX Settembre nel parco della sede nazionale dell’Obbedienza di Palazzo Giustiniani, che ospiterà i festeggiamenti annuali dell’Ordine prima della ripresa, in autunno, dei lavori delle Logge.

Il programma prevede la mattina di sabato 17, alle 10,30 il talk show ‘Ernesto Nathan e l’Unità d’Italia. Patriottismo, laicismo e buongoverno’, condotto dal politologo Massimo Teodori. Intervengono: Valerio Zanone, presidente Comitato scientifico del GOI per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, Nadia Ciani, storica e saggista, Fulvio Conti, Università di Firenze, Franco Ferrarotti, Università di Roma ‘La Sapienza’, Carlo Ricotti, Università Luiss di Roma. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro, Gustavo Raffi.

Nel pomeriggio, dalle 18,30, in programma un concerto e il discorso augurale del Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, che costituisce il momento più significativo delle celebrazioni. Prevista sempre nel tardo pomeriggio l’assegnazione del Premio ‘Giacomo Treves’, concorso biennale del Grande Oriente d’Italia. L’appuntamento del 17 settembre sarà la tappa capitolina della lunga rassegna commemorativa dei 150 anni dell’Unità d’Italia, voluta e realizzata del Grande Oriente, partita a marzo a Palermo e che si concluderà nei primi mesi del 2012 dopo aver attraversato tutto il Paese.

“Erano molti anni -scrive il Gran Maestro Raffi nel Manifesto di presentazione dell’evento- che il XX Settembre non cadeva in una stagione così cupa e complicata per il nostro Paese. La crisi economica nazionale e internazionale, il discredito della classe politica, l’egoismo dilagante, soprattutto nei ceti privilegiati, danno il senso di una Nazione alla quale manca una guida credibile e disinteressata. I sacrifici economici e finanziari che ci attendono -rimarca Raffi- dovrebbero essere un atto di giustizia e di responsabilità, in grado di riparare, almeno in parte, alle tante manchevolezze e alle tante occasioni perdute. Ma la classe dirigente italiana non sembra in grado di recepire questa sfida e continua a vivere una triste fiction”.

“In più ci sono i privilegi consolidati -sottolinea il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia- che pure drenano risorse enormi del Paese. Pensiamo ad esempio ai benefici accordati alla Chiesa, ai quali non siamo contrari in linea di principio: ma anche in questo caso, non sarebbe il caso di rivedere leggi e importi, di risparmiare, dando un segnale di sobrietà? Il tempo dell’assalto alle casse pubbliche deve tramontare per tutti”.

“Il Grande Oriente d’Italia indica una sola via per uscire dal declino e per ridare un futuro ai nostri figli: è la strada del dovere, della responsabilità, del lavoro duro e consapevole. A questo ci esortano, a 150 anni dall’Unità, i grandi e gli umili che hanno fatto il Risorgimento. Senza scorciatoie. Senza furberie. Questo -conclude Raffi- è il tempo della differenza”.

Nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, la tradizionale partecipazione del Grande Oriente, il 20 settembre, alla Breccia di Porta Pia, “quest’anno dovrà essere incisiva -spiega il Gran Maestro Raffi- La testimonianza pubblica del

Roma 8 settembre 2011 – Gran Segreteria Grande Oriente d’Italia: Valter Lavitola non è nostro iscritto

Roma 8 settembre 2011 – Gran Segreteria Grande Oriente d’Italia: Valter Lavitola non è nostro iscritto

In relazione alle affermazioni de Il Fatto Quotidiano oggi in edicola, dal titolo ‘Camorra, massoni e craxiani, vita di un uomo detto Valterino’, secondo cui Valter Lavitola, politico, giornalista, direttore ed editore di quotidiani, qualificato come ‘rampante faccendiere lucano attivissimo nel backstage del potere’, sarebbe iscritto al Grande Oriente d’Italia, la Gran Segreteria del Grande Oriente puntualizza: “Valter Lavitola, classe 1966, diviene apprendista del Grande Oriente d’Italia l’8 novembre 1990, all’età di anni 24 – numero di brevetto 45108. Non lascia memoria di sé. E’, infatti, ancora apprendista quando se ne esce con lettera di ‘assonnamento’, ovvero di dimissioni dall’Obbedienza, in data 27 dicembre 1994. Da allora le nostre strade si sono definitivamente separate, e sono trascorsi 17 anni”.

“Poiché non crediamo che l’articolista intendesse rimproverargli un ‘peccato di gioventù’, il Grande Oriente respinge, anche stavolta, vecchi teoremi. Per citare il grande Ernesto Nathan: ‘non c’è trippa per gatti’. Aggiungere altro sarebbe inutile”.

Roma, Villa il Vascello, 8 settembre 2011

Roma 8 settembre 2011 – (Adnkronos) Caso Tarantini: Grande Oriente, Lavitola non è nostro iscritto. ‘Le nostre strade si sono definativamente separate da 17 anni’

Roma 8 settembre 2011 – (Adnkronos) Caso Tarantini: Grande Oriente, Lavitola non è nostro iscritto. ‘Le nostre strade si sono definativamente separate da 17 anni’

“Valter Lavitola, classe 1966, diviene apprendista del Grande Oriente d’Italia l’8 novembre 1990, all’età di anni 24, numero di brevetto 45108. Non lascia memoria di sé. E’ infatti ancora apprendista quando se ne esce con lettera di ‘assonnamento’, ovvero di dimissioni dall’ Obbedienza, in data 27 dicembre 1994. Da allora le nostre strade si sono definitivamente separate, e sono trascorsi 17 anni”.

Lo precisa la Gran Segreteria del Grande Oriente d’Italia in relazione a quanto si legge sul ‘Fatto Quotidiano’ oggi in edicola, in un articolo dal titolo ‘Camorra, massoni e craxiani, vita di un uomo detto Valterino’, secondo cui Valter Lavitola, politico, giornalista, direttore ed editore di quotidiani, qualificato come ‘rampante faccendiere lucano attivissimo nel backstage del potere’, sarebbe iscritto al Grande Oriente d’Italia. “Poiche’é non crediamo che l’articolista intendesse rimproverargli un ‘peccato di gioventù’, il Grande Oriente respinge, anche stavolta, vecchi teoremi – conclude la nota – Per citare il grande Ernesto Nathan: ‘non c’è trippa per gatti’. Aggiungere altro sarebbe inutile”.

(AdnKronos) 8 SET 2011