Roma 17 novembre 2011 – E’ online il Telegiornale di GoiTv. Napoli 8 ottobre – Teatro di Corte di Palazzo Reale: Talk Show: “Dalla Campania per l’Italia”

Roma 17 novembre 2011 – E’ online il Telegiornale di GoiTv. Napoli 8 ottobre – Teatro di Corte di Palazzo Reale: Talk Show: “Dalla Campania per l’Italia”

Sud alza la voce, a Napoli l’appello del Grande Oriente d’Italia per una storia di libertà.

Studiosi, massoni e società civile. Più di settecento persone hanno partecipato l’8 ottobre, al Teatro di Corte di Palazzo Reale, a Napoli, al talk show ‘Dalla Campania per l’Italia’, condotto da Alessandro Cecchi Paone. Un momento di riflessione su che cosa significò essere patrioti e meridionali nell’Ottocento ma anche per ribadire che da Sud non si scrive una una storia dei vinti. Partendo dalla Repubblica Partenopea, passando per Murat, il filo rosso che ha cucito gli interventi è stato il bisogno di ritrovare segni di unità nazionale per costruire il futuro e darvi un senso. A tracciare le conclusioni, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, che ha lanciato un appello: “Sud alza la voce. Il Mezzogiorno ha avuto fantasia e intelligenza, ha espresso grandi uomini e idee. Anche oggi, il cittadino deve avere una rabbia ‘salutare’, e uscire dalla rassegnazione. Dove c’è libertà c’è una bandiera universale per la quale vivere e morire”.

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Roma 29 ottobre 2011 – Italia 150: Gran Maestro Raffi, cultura e identità per un nuovo umanesimo

Roma 29 ottobre 2011 – Italia 150: Gran Maestro Raffi, cultura e identità per un nuovo umanesimo

“Il suicidio dell’Italia passa per l’omicidio della cultura. Il nostro Paese, con le sue pietre millenarie e la voce libera dei suoi cercatori di verità, deve ripensarsi nella modernità mettendo a frutto l’enorme patrimonio culturale che ne fa una Nazione unica al mondo, ricca di storia e arte, di lettere e ingegno che in ogni tempo ha saputo declinare vissuti profondi e pensare il cambiamento”. E’ appello che lancia Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, dal convegno ‘Le Muse dell’Italia. Arti, cultura e scuola nella costruzione dell’identità nazionale’, che si è tenuto nell’Antica Abbazia di San Zeno, a Pisa.

“Di fronte alle grandi sfide che ci vedono ogni giorno competere nel villaggio globale – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – l’identità non è recinto o chiusura, ma ponte di comprensione e leva per lo sviluppo. All’Italia occorre un grande progetto culturale, che dia spazio alla forza delle idee, che sono tradizione ma anche innovazione, percorso già compiuto e avanguardia. Responsabilità, laicità e impegno sono le dimensioni che guidano il nostro viaggio identitario nel Paese, per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Abbiamo voluto che non fossero un’esposizione museale di vecchie glorie ma un cantiere aperto di progetti e proposte. Guardiamo alla storia d’Italia, ma soprattutto al futuro, rimarcando la priorità della cultura per la vita della Nazione. Un asset strategico che, insieme al rilancio necessario della scuola pubblica, può e deve contribuire a una nuova stagione di responsabilità condivise per uscire dal declino e dalla decadenza morale”.

“Ripensare il rapporto tra tradizione e attualità, tra moderno e globale – prosegue Raffi – significa porre al centro i giovani, offrire loro occasioni e spazi di possibilità, promuovere la ricerca in Italia non all’estero, aprire laboratori e finanziare ricerche. Pisa è il segno e il simbolo di questo percorso di riconquista delle nostre radici profonde, del nostro proprio, che è storia e battaglia di sapere. Identità e cultura costituiscono un nuovo racconto sociale e progettuale: da una parte contro i lacci del pregiudizio, dall’altra contro un facile decisionismo populista. In questa nuova capacità di energia italiana sta la ribellione al declino”.

“Chiediamo alle altre forze sane della società di impegnarsi insieme a noi per un nuovo umanesimo – è l’appello di Raffi – e la Massoneria, come Istituzione di uomini liberi che hanno la speranza del domani, può e vuole dare un proprio contributo per superare le criticità. Quando lanci le idee, non le fermi più: solo chi scende in campo e lotta, può avere diritto alla parola. Noi lo facciamo e non siamo soli. La nostra – conclude Raffi – è l’Italia degli uomini liberi, che non hanno rinunciato al pensiero”.

Roma, Villa il Vascello, 29 ottobre 2011

Roma 29 ottobre 2011 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: Gran Maestro Raffi, cultura e identita’ per un nuovo umanesimo

Roma 29 ottobre 2011 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: Gran Maestro Raffi, cultura e identita’ per un nuovo umanesimo

Serve un progetto che dia spazio alla forza delle idee

“Il suicidio dell’Italia passa per l’omicidio della cultura. Il nostro Paese, con le sue pietre millenarie e la voce libera dei suoi cercatori di verità, deve ripensarsi nella modernità mettendo a frutto l’enorme patrimonio culturale che ne fa una Nazione unica al mondo, ricca di storia e arte, di lettere e ingegno che in ogni tempo ha saputo declinare vissuti profondi e pensare il cambiamento”. E’ appello che lancia Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, dal convegno ‘Le Muse dell’Italia. Arti, cultura e scuola nella costruzione dell’identità nazionale’, che si è tenuto nell’Antica Abbazia di San Zeno, a Pisa. “Di fronte alle grandi sfide che ci vedono ogni giorno competere nel villaggio globale – sottolinea il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – l’identità non è recinto o chiusura, ma ponte di comprensione e leva per lo sviluppo. All’Italia occorre un grande progetto culturale, che dia spazio alla forza delle idee, che sono tradizione ma anche innovazione, percorso già compiuto e avanguardia”.

“Responsabilità, laicità e impegno sono le dimensioni che guidano il nostro viaggio identitario nel Paese, per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia – prosegue Raffi – Abbiamo voluto che non fossero un’esposizione museale di vecchie glorie ma un cantiere aperto di progetti e proposte. Guardiamo alla storia d’Italia, ma soprattutto al futuro, rimarcando la priorità della cultura per la vita della Nazione. Un asset strategico che, insieme al rilancio necessario della scuola pubblica – spiega – può e deve contribuire a una nuova stagione di responsabilità condivise per uscire dal declino e dalla decadenza morale”.

“Ripensare il rapporto tra tradizione e attualità, tra moderno e globale – prosegue Raffi – significa porre al centro i giovani, offrire loro occasioni e spazi di possibilità, promuovere la ricerca in Italia non all’estero, aprire laboratori e finanziare ricerche. Pisa è il segno e il simbolo di questo percorso di riconquista delle nostre radici profonde, del nostro proprio, che è storia e battaglia di sapere. Identità e cultura costituiscono un nuovo racconto sociale e progettuale: da una parte contro i lacci del pregiudizio, dall’altra contro un facile decisionismo populista. In questa nuova capacità di energia italiana sta la ribellione al declino”.

“Chiediamo alle altre forze sane della società di impegnarsi insieme a noi per un nuovo umanesimo – è l’appello di Raffi – e la Massoneria, come Istituzione di uomini liberi che hanno la speranza del domani, può e vuole dare un proprio contributo per superare le criticità. Quando lanci le idee, non le fermi piu’: solo chi scende in campo e lotta, può avere diritto alla parola. Noi lo facciamo e non siamo soli. La nostra – conclude – è l’Italia degli uomini liberi, che non hanno rinunciato al pensiero”.

(AdnKronos) 29 OTT 2011

Roma 29 ottobre 2011 – (ANSA) Italia 150: Raffi (GOI), serve grande progetto culturale. Suicidio Italia passa per omicidio cultura, patrimonio va difeso

Roma 29 ottobre 2011 – (ANSA) Italia 150: Raffi (GOI), serve grande progetto culturale. Suicidio Italia passa per omicidio cultura, patrimonio va difeso

“Il suicidio dell’Italia passa per l’omicidio della cultura. Il nostro Paese, con le sue pietre millenarie e la voce libera dei suoi cercatori di verità, deve ripensarsi nella modernità mettendo a frutto l’enorme patrimonio culturale che ne fa una Nazione unica al mondo”: ad affermarlo è il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, in un appello lanciato al convegno ‘Le Muse dell’Italia. Arti, cultura e scuola nella costruzione dell’identità nazionale’, che si è tenuto nell’Antica Abbazia di San Zeno, a Pisa.

“Di fronte alle grandi sfide che ci vedono ogni giorno competere nel villaggio globale – ha sottolineato Raffii – l’identità non è recinto o chiusura, ma ponte di comprensione e leva per lo sviluppo. All’Italia occorre un grande progetto culturale, che dia spazio alla forza delle idee, che sono tradizione ma anche innovazione, percorso già compiuto e avanguardia”. Perché la cultura – ha concluso – rappresenta “un asset strategico che, insieme al rilancio necessario della scuola pubblica, può e deve contribuire a una nuova stagione di responsabilità condivise per uscire dal declino e dalla decadenza morale”.

(ANSA) 29 OTT 2011

Roma 28 ottobre 2011 – Gran Maestro Raffi: Bruno Contrada non è stato mai iscritto al Grande Oriente d’Italia

Roma 28 ottobre 2011 – Gran Maestro Raffi: Bruno Contrada non è stato mai iscritto al Grande Oriente d’Italia

“Bruno Contrada non è stato mai iscritto al Grande Oriente d’Italia. L’appartenenza alla Massoneria peraltro non è discriminante nelle vicende giudiziarie, che sono sempre personali. Nessun uomo, infatti, può essere assolto o condannato solo perché appartiene alla Libera Muratoria. Questo vale per l’ex 007 come per ogni altro individuo”. E’ quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, che compare nella lista dei 29 testi che l’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Bruno Contrada, chiede di sentire nell’ambito della revisione del processo in cui l’ex dirigente del Sisde è stato condannato a 10 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nel dibattimento che si aprirà l’8 novembre davanti alla Corte di Appello di Caltanissetta.

“Infine, ma non per ultimo – conclude Raffi – respingo qualsiasi accostamento del mio nome a quello del signor Gelli, che non ho mai conosciuto e non intendo conoscere”.

Roma, Villa il Vascello, 28 ottobre 2011