Autore: goiadmin2
Roma 21 novembre 2011 – Ciao Antonio, Maestro di dialogo e costruttore di sogni
Un Fratello vero. Un uomo libero che ha sempre dato testimonianza della sua appartenenza massonica e ha saputo costruire speranza.
Dopo una lunga lotta contro una terribile malattia che non aveva piegato la sua voglia di conoscere e di impegnarsi per realizzare la Nuova Primavera della Massoneria, si è spento Antonio Calderisi, Grande Dignitario, Responsabile della Comunicazione del Grande Oriente d’Italia, già Gran Segretario Aggiunto.
Lo ricordiamo commossi quale infaticabile ideatore e organizzatore di eventi, dalle manifestazioni per il Bicentenario del GOI a quelle per i 150 anni dell’Unità d’Italia, e vera anima della Gran Loggia di Rimini.
Per lui comunicare era passione. Alle doti di grande umanità e dialogo, univa la capacità di ascoltare, di tener conto delle posizioni e poi di decidere per il bene dell’Istituzione. Gli piacevano poco i compromessi e non amava – era una delle sue frasi preferite – mischiare il vino con l’acqua.
Figlio del Maresciallo dei Carabinieri: finiva di lavorare quando tutti erano andati via. Sino alla fine ha continuato a seguire progetti, non facendo mancare il suo sostegno con incoraggiamenti e indicazioni puntuali. E quando non è riuscito più a parlare e far sentire quella sua voce romagnola che chiamava al dovere, ha saputo tracciare la strada facendosi presente con una email che, insieme al lavoro da fare, ricordava sempre il suo affetto per il suo Gran Maestro, il suo amico di sempre, e per tutti i Fratelli.
Antonio ci ha insegnato molto. L’umiltà del dovere quotidiano, la forza dei percorsi a lungo termine, la capacità di andare oltre i problemi leggendo ogni avvenimento in un orizzonte più grande. Pietra su pietra ha immaginato, creato e accompagnato tante svolte del Grande Oriente: dalla comunicazione ai tavoli di confronto, dall’organizzazione alla delicatezza del modo di porsi che si accompagnava alla prontezza di scegliere soluzioni possibili, senza mai gettare la spugna davanti a tanti ostacoli incontrati sul cammino. Sapeva raggiungerti quando era il momento opportuno, e lasciare la scena dopo aver preparato un palco e reso possibile un dibattito. Non amava le luci ma sapeva puntarle sui suoi collaboratori. Faceva spazio all’altro, facendo crescere e mettendo in rete sinergie e risorse.
Come i costruttori medioevali, per lui era importante che anche i luoghi parlassero, raccontando una storia. Lascia un esempio di vita e di pensiero di cui tutta l’Istituzione farà tesoro.
Una lezione di impegno che è anche cantiere di proposte per il domani. Perché per lui, come per tanti Fratelli veri, l’unico tempo che ci appartiene è il futuro. Ora che è all’Oriente Eterno, abbiamo una nuova stella nel Pantheon degli uomini che indicano un sentiero che resta. Ci mancherà il suo sorriso e la sua cartella piena zeppa di appunti. Ora quei fogli sono sulla sua scrivania, accanto all’acacia e alle foto che raccontano decenni di comunione fraterna. Scatti e percorsi della sua vita iniziatica, di cui andava orgoglioso.
Ciao Antonio, non ti dimenticheremo.
Roma, Villa il Vascello, 21 novembre 2011
Roma 21 novembre 2011 – (Adnkronos) Governo: Raffi (GOI), comico adombrare congiura giudaico massonica
Al ‘Tempo’, siamo alla fantasia pura e alla fuga verso scenari fantastici
“Qualcuno adombra una sorta di congiura giudaico-massonica: è comico”. E’ quanto replica il gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi intervistato dal ‘Tempo’, a proposito dei poteri forti che starebbero dietro l’operazione che ha portato al governo Monti.
“Siamo alla fantasia allo stato puro”, afferma. “Chiamare in causa la massoneria è una vecchia abitudine”. Per Raffi, “anziché fare un’analisi seria della situazione, cercando le responsabilità anche nel passato e invece di cercare di risolvere i problemi, c’è la fuga verso la costruzione di scenari fantastici. A volte, nel nostro Paese si vive come in una fiction, l’etica della responsabilità è mandata a farsi friggere”. Quanti ai ministri, “non mi scandalizzo se alcuni hanno una sensibilità cattolica. C’è da vedere – sottolinea il numero uno della massoneria italiana a capo del Goi – se nell’azione di governo sapranno essere laici, mantenere la loro fede nella sfera privata, essere indipendenti e autonomi. Che siano cattolici o no, non cambia nulla”.
(AdnKronos) 21 NOV 2011
Perugia 26 novembre 2011 – Massoneria e Risorgimento in Umbria
Convegno della loggia perugina “Fede e Lavoro” per i suoi 150 anni di fondazione
Nel 2011 la loggia perugina “Fede e Lavoro” compie 150 anni e li festeggia in concomitanza del cento cinquantenario della nostra unità nazionale. Un anniversario così importante non poteva rimanere disatteso e l’officina ha pensato di celebrarlo in grande stile con un convegno storico di altissimo profilo. “Massoneria e Risorgimento a Perugia e in Umbria dopo la liberazione del 1860” è il titolo dell’incontro che si svolgerà nel capoluogo umbro il 26 novembre (ore 16,30) nell’aula magna della Facoltà di Agraria (Fondazione per l’Istruzione Agraria in Borgo XX Giugno). Porteranno contributi ai lavori: Catiuscia Marini, Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria; Marco Vinicio Guasticchi, Presidente della Provincia, Francesco Bistoni, Rettore dell’Università di Perugia, gli storici Franco Bozzi e Giambiagio Furiozzi, Ordinario di Storia Contemporanea dell’ateneo cittadino. Chiude il convegno il Gran Maestro Gustavo Raffi.
L’iniziativa è inserita nel programma ufficiale del Comitato Interministeriale per le celebrazioni, indette per l’anniversario dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Info: Gonario Guaitini (335 7022165) e Mario Rossetti (338 9081643)
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Roma 1 dicembre 2011 – Risorgimento laico. Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia presenta il nuovo libro di Massimo Teodori
Con il nuovo libro Risorgimento laico. Gli inganni clericali sull’Unità d’Italia (Rubbettino), Massimo Teodori dimostra che la laicità, oltre l’unità e l’indipendenza, è stata un pilastro unificante delle correnti politiche che hanno fatto l’Italia, di fronte alle contraffazioni della storia dell’Ottocento e alle risorgenti pulsioni populiste, separatiste e clericali antirisorgimentali. Il pamphlet ripercorre le idee forza che furono alla base del ricongiungimento del nostro Paese alla moderna civiltà europea, mettendo in guardia dalle odierne tendenze reazionarie di vecchio sapore ottocentesco.
Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia presenterà il saggio giovedì 1 dicembre alle ore 18:30 a Villa Il Vascello (Via di San Pancrazio, 8) con gli interventi dell’autore, il politologo Massimo Teodori, di Piero Craveri, storico del diritto e delle istituzioni, dei giornalisti Stefano Folli, editorialista del Sole 24 Ore, e Marco Politi, vaticanista e firma di punta del Fatto Quotidiano. Le conclusioni saranno del Gran Maestro Gustavo Raffi.
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Roma 29 novembre 2011 – ‘In nome dell’Uomo’, il nuovo libro del Gran Maestro Gustavo Raffi. Dal Risorgimento alla modernità, il ruolo e le sfide del Grande Oriente d’Italia
In nome dell’uomo
Dal Risorgimento alla modernità, il ruolo del Grande Oriente nell’Italia unita
Mursia editore
Collana: Storia, Biografie, Diari-Storie generali e particolari
Pagine: 232
«Il Libero Muratore è l’uomo del dubbio. Deve esser pronto a testimoniare e a gridare l’amore per la libertà. La sua unica terra è la ricerca, il confine è per lui un luogo di confronto. Porta nel cuore tre luci sacre: Sapienza, Bellezza e Forza. Costruisce pietra su pietra la speranza della storia. È innamorato dell’unica eresia necessaria: l’umanità, la stella più alta di tutte. Non è mai solo, perché è Fratello del proprio tempo.»
Nel XIX secolo molti patrioti italiani, liberali o democratici, furono massoni e la Massoneria ha svolto un ruolo chiave nel Risorgimento italiano. Una tesi sempre osteggiata dalla storiografia tradizionale, ma che oggi torna alla ribalta grazie alle ricerche condotte negli archivi rimasti al Grande Oriente d’Italia dopo le devastazioni del periodo fascista. Gustavo Raffi, Gran Maestro dal 1999, che ha fatto della trasparenza pubblica una delle linee guida del suo magistero, ci accompagna in un viaggio dal Risorgimento ai giorni nostri, da Cavour all’era di Internet, per una nuova visione della storia italiana riletta attraverso le vicende della più antica comunione massonica del nostro Paese. In un’intervista a cuore aperto spiega cosa significa essere massone oggi, qual è il ruolo delle Logge, cos’è la felicità, qual è l’importanza dell’esoterismo e quali sono le nuove sfide per l’uomo all’interno della società moderna.
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Torino 14 novembre 2011 – (Nuovasocieta’) Il “Piccolo Cosmo” degli Asili Notturni
La costruzione si trova oltre l’incrocio tra via Ormea e corso Dante. Sa di antico. E’ quasi elegante. Realizzata dai Fratelli Massoni, già alla fine dell’Ottocento ospitava i senza dimora e la sua storia è giunta fino a noi (…continua)
(Nuovasocietà) 14 NOV 2011