(ANSA) 20 Settembre: Raffi (Massoneria), riprendiamoci nostra libertà. A Porta Pia per dire basta a privilegi e regalie

“La Breccia di Porta Pia non fu una cannonata che aprì un varco nelle mura, ma l’abbattimento di una storia finita, quella del potere temporale della Chiesa. Viviamo nel cuore di una crisi economica, che ancor prima è una crisi etica, con una classe dirigente che, travolta dagli scandali, non è in grado di dare una risposta ai cittadini, a coloro che vogliono esser tali e non semplici sudditi”. Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, nel suo intervento al 142° anniversario della Breccia di Porta Pia, a Roma. Nell’occasione, l’attore Emanuele Montagna ha interpretato il ‘Discorso di Nathan’, pronunciato davanti alla Breccia di Porta Pia il 20 settembre 1910.

“Vanno aboliti – ha sottolineato Raffi – privilegi e regalie ingiustificate, come quelli erogati alla Chiesa, alle Fondazioni bancarie, a partiti e sindacati che, quali beneficiari, nulla hanno da obiettare. Per quanto concerne santa romana Chiesa, che gode di tanti privilegi materiali senza sentire il dovere di rinunziarvi in momenti di crisi, va sottolineato che mai nel nostro Paese ha goduto di tanto potere come oggi. Ogni riferimento all’Imu, a tributi vari e otto per mille, è puramente casuale”. “Dobbiamo far scattare l’orgoglio – ha aggiunto Raffi – e riappropriarci della nostra libertà: ripartiamo dal cittadino, secondo l’esempio del più grande sindaco che Roma abbia espresso, Ernesto Nathan. Massone, mazziniano, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, quando fu sindaco varò il primo piano regolatore, realizzò grandi progetti di edilizia popolare, costruì scuole, municipalizzò l’acqua, sottoponendone a referendum la decisione. La sua Giunta – ha concluso – fu l’espressione del buon governo, del rigore, dell’eliminazione degli sprechi. Suo il celebre aforisma ‘Non c’è trippa per gatti’: non privilegiò amici, parenti e sodali. Oggi, purtroppo, lo scenario è completamente desolante”.



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