Albergo Etico a Pistoia. Al progetto partecipa anche il Grande Oriente

La felicità più grande è quella di vedere il proprio figlio essere felice e sorridere nel guardare al futuro. Un futuro che non deve essere visto come un ostacolo insormontabile, ma come un insieme di opportunità. E’ questo che devono aver pensato le mamme di due ragazzi pistoiesi diversamente abili, che negli scorsi mesi hanno dato il via a un progetto volto a dare un futuro occupazionale e un’autonomia a ragazzi disabili, specialmente con sindrome di Down.

Il Grande Oriente d’Italia, nella figura del suo Gran Maestro Stefano Bisi e della Giunta, hanno deciso di sostenere economicamente questi giovani su proposta della Loggia Valdinievole 1912 (1014) di Montecatini-Terme.

Albergo Etico ad Asti

Il progetto si chiama Albergo Etico, ed è nato nel 2006 grazie all’omonima associazione che in quell’anno aprì la prima struttura nella città piemontese di Asti. Un albergo gestito interamente da ragazzi disabili che, dopo opportuna formazione, sono stati in grado di occuparsi autonomamente, seppur coadiuvati da personale specializzato, dell’accoglienza dei clienti, della sala e anche della cucina.

Un progetto molto ambizioso ma che nel corso degli anni ha ottenuto sempre maggior successo e consenso, riuscendo a ripetersi anche in altre città. Da ultima a Roma. Nei mesi scorsi, però, come detto, due mamme hanno avuto l’idea di ripetere la cosa anche nella provincia di Pistoia e si sono mobilitate per valutare, assieme all’associazione, l’effettiva fattibilità; una volta ottenuto il via libera la macchina burocratica si è messa in moto con l’aiuto della Fondazione della Cassa di Risparmio ed entro tre anni un albergo etico aprirà, probabilmente, proprio nella città di Pistoia.

Nel frattempo, è cominciata la formazione dei nove ragazzi selezionati presso l’Istituto Alberghiero F. Martini di Montecatini-Terme, un’eccellenza del settore, sotto la supervisione del professor Massimo Paccagnini. Il Grande Oriente d’Italia ha deciso, così, di fare la sua parte attraverso l’acquisto delle divise professionali che i ragazzi stanno già utilizzando.

Un aiuto importante, apprezzato da più parti, in linea con quelli che sono i principi cardine dell’Istituzione. Il miglioramento dell’umanità passa anche dal non lasciare indietro nessuno. E questo progetto ne è la chiara dimostrazione.



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