AFFARITALIANI.IT•Bandiere a mezz’asta al Vascello. Il cordoglio del Grande Oriente d’Italia al popolo francese per una strage che colpisce l’Umanità

Il Grande Oriente d’Italia, la secolare istituzione massonica collegata con 192 Paesi del mondo, è costernato dopo i fatti terroristici di Parigi. ‘Vili e barbari assassini hanno colpito ancora nel cuore dell’Europa. Hanno seminato di nuovo la loro follia distruttrice in Francia ma hanno colpito tutti noi’. È il commento di Stefano Bisi, gran maestro del Goi, all’indomani dell’eccidio, che ha espresso vicinanza e cordoglio al popolo francese, al presidente Hollande e al gran maestro della gran loggia nazionale francese, Jean-Pierre Servel.
Il Goi tiene viva la spiritualità laica, ovvero la convinzione che l’essere dell’uomo non è separabile dall’essere del mondo e che entrambi costituiscono un unicum ispirato ad un perenne e incessante divenire. Significa che l’uomo ha il dovere di accordarsi al ritmo dell’Essere per contribuire fattivamente all’eterno svolgersi della vita, contribuendo così alla maturazione propria e altrui ed al progresso dell’umanità tutta.

Come si concilia questa teoria con il degrado sociale al quale assistiamo? Dove sono finiti i principi di libertà, uguaglianza, fratellanza, alla base del Goi?

Rivolgo la domanda a Pasquale La Pesa, secondo gran sorvegliante del Grande Oriente d’Italia il quale risponde con alcuni concetti di Tiziano Terzani: è la violenza il miglior modo per sconfiggere la violenza? L’arte, la cultura,  il bello (in senso platonico), devono far riflettere sul senso delle passioni e sulla inutilità della violenza che non raggiunge mai il suo obiettivo. L’invito a dubitare (funzione essenziale del pensiero) per non vivere schiavo dei pregiudizi e dei preconcetti’.

E continua con un messaggio di San Francesco di amore per il prossimo che fa il paio con ‘fa’ agli altri tutto il bene che vorresti fosse fatto a te’ concetto più evoluto del ‘non fare agli altri quello che vorresti non facessero a te’. ‘Ad ogni modo – aggiunge – ai miei figli continuerò a trasmettere, in particolare, l’amore per la natura (grande maestra) e, soprattutto,  non smetterò mai di ripetere ‘guarda un filo d’erba al vento e sentiti come lui. Ti passerà anche la rabbia. Ti auguro di tutto cuore di trovare pace. Perché se quella non è dentro di noi non sarà mai da nessuna parte’.

Al Grande Oriente d’Italia sono appartenuti uomini che hanno costruito il mondo sul valore del rispetto per le persone. Uomini eroici e valorosi che hanno  fatto l’Unità d’Italia (Giuseppe Garibaldi, per fare un esempio), ma anche letterati, uomini di cultura, sovrani, uomini di scienza. Uomini che con il proprio genio, il sapere e l’arte della conoscenza, hanno contribuito alla costruzione di un mondo che noi del terzo millennio vorremmo migliore di quello attuale. O così si auguravano.

Gli ultimi fatti di Parigi, ultimi in ordine cronologico, ahimè, sono l’esempio di un mondo lontano dai principi massonici del Grande Oriente d’Italia.

Ma una via d’uscita ci sarebbe ed è insita nell’animo umano.

La Libera Muratoria (termine più storicamente corretto di Massoneria) è la via per tutti coloro che credono nell’uomo e nella sua eterna capacità di miglioramento. E soprattutto per tutti coloro che credono possibile la sfida volta a costruire un mondo migliore dove possa regnare la pace, la fratellanza, l’uguaglianza. E soprattutto quel bene – ancora oggi raro – che si chiama libertà. Senza nulla togliere alle infinite forme di sociabilità, si potrebbe dire che la Libera Muratoria è il “respiro del mondo” che – oggi come nel passato – rappresenta la garanzia per chi non ha paura di sognare un uomo ed una società diversi’. Perciò ‘in questo momento di sgomento le forze del coraggio, della ragione e della determinazione devono sostenere i popoli nell’affrontare questa insulsa sfida di chi vuole far sprofondare il mondo nel baratro. Le idee e i valori della libertà saranno sempre più forti e condivise delle armi dei terroristi’, conclude il gran maestro Bisi.

(segreteria@mariellacolonna.com)

Leggi l’articolo su affaritaliani.it del 17 novembre 2015



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