Il 25 ottobre di 80 anni fa il Nobel per la medicina al fratello Alexander Fleming

Il 25 ottobre 1945, Alexander Fleming ricevette il Premio Nobel per la Medicina insieme al suo team di Oxford, formato dal patologo Howard Florey e dal biochimico Ernst Boris Chain. La loro scoperta della penicillina, il primo antibiotico della storia, cambiò per sempre il volto della medicina moderna, salvando milioni di vite e aprendo la strada alla farmacoterapia moderna.

Massone e uomo di grande rigore scientifico, Fleming unì la passione per la ricerca alla convinzione che la scienza dovesse servire all’umanità. La sua intuizione, nata dall’osservazione di una muffa che inibiva la crescita dei batteri, divenne un simbolo della capacità della conoscenza di migliorare concretamente il mondo.

Il Grande Oriente d’Italia ricorda il fratello Fleming non solo come scienziato visionario, ma anche come esempio di etica, dedizione e altruismo, valori che da sempre animano la Libera Muratoria. La penicillina, oltre a salvare milioni di vite, testimonia come il coraggio di seguire la verità scientifica possa lasciare un’impronta indelebile nella storia dell’umanità.



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