Il Manifesto del XX Settembre

Siamo testimoni e preoccupati osservatori di uno dei periodi più complessi e critici
attraversati dall’Umanità. Forse siamo pure giunti pericolosamente vicini al bivio
decisivo della Storia, viste le tante problematiche e le contraddizioni che
quest’epoca, con crudezza, ci consegna.
Quella del bivio è una metafora che scaturisce da mille motivi e fattori. Nel mondo
sono in atto più di 50 conflitti di diversa estensione e intensità che coinvolgono
direttamente e indirettamente 90 Nazioni.
Dall’Ucraina a Gaza i nostri cuori e le nostre menti sono ferite da tanta violenza. Ed
è altresì drammatico, a ottanta anni da Hiroshima e Nagasaki, sentire parlare di
nuova potenziale minaccia atomica.
La diffusione di disuguaglianze, le tensioni sociali e le cadute valoriali, esigono
dilemmi sulla possibilità di costruire una società più equa e inclusiva scongiurando
un futuro di instabilità. A ciò va aggiunta la consapevolezza dei
cambiamenti climatici che impongono la scelta di uno sviluppo sostenibile per
evitare il caos ecologico. E ancora i cambiamenti portati dai progressi
tecnologici e dall’uso sempre più massiccio dell’intelligenza artificiale.
Di fronte a tutto questo servono scelte sagge e lungimiranti per evitare la
caduta finale dell’Uomo verso il punto di non ritorno. I liberi muratori del Grande
Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, che celebrano il XX Settembre 1870 e
l’Equinozio d’Autunno, hanno la consapevolezza che le decisioni che vengono
prese oggi avranno un impatto significativo sul futuro del nostro pianeta e della
nostra specie.
Per questo siamo e saremo più che mai impegnati a costruire Ponti di Fratellanza e
Archi di Pace che uniscano gli uomini e non li dividano. Che la luce brilli sempre
radiosa nella mente di chi ha a cuore il Bene dell’Umanità.
Roma XX Settembre 2025
IL Gran Maestro
Stefano Bisi



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