100 anni fa la cancellazione delle libertà/l’articolo di Bisi su Nove Firenze

Il 16 maggio del 1925 segna l’inizio della vera e propria dittatura fascista

Stefano Bisi

16 Maggio 2025 15:05

100 anni fa la cancellazione delle libertà

Il fascismo ottenne l’approvazione del parlamento al progetto di legge contro le associazioni, in particolare contro la Massoneria. Una legge, che entrerà in vigore il 26 novembre del 1925, e che segnerà l’inizio della fine di tutte le libertà civili. Il testo della normativa, elaborato già a partire da gennaio, era tra le priorità del governo e del partito fascista, che il 14 aprile aveva diramato a tutte le sue federazioni una circolare in cui si legge: “La Massoneria costituisce in Italia l’unica organizzazione concreta di quella mentalità democratica che è al nostro partito e alla nostra idea della Nazione nefasta ed irriducibilmente ostile, che essa, ed essa soltanto, permette ai vari partiti, borghesi e socialisti, dell’opposizione parlamentare ed aventiniana, la resistenza, la consistenza e l’unità di azione”.

Proprio oggi, nell’anniversario di quella discussione alla Camera dei deputati, esce nelle librerie “Massoneria e fascismo” (Carocci editore), il libro del fiorentino Fulvio Conti, ordinario di storia contemporanea all’università di Firenze.

Tra i pochi deputati presenti in aula nel giorno della discussione è Antonio Gramsci che prende la parola per scagliarsi contro quella legge: una lucida denuncia contro la deriva liberticida. Ad aprire il dibattito è Gioacchino Volpe che nella sua arringa a sostegno del provvedimento fascista toglie ogni dubbio sul riferimento della legge alla Massoneria, accusandola di “equivoco politico, degenerazione della vita pubblica, confusionismo delle idee, sopravvivenza di illuminismo e di ideologie settecentesche, pacifismo spappolato, internazionalismo, disorganizzazione dello Stato, strumento di stranieri interessi a danno del Paese, vecchio e vacuo anticlericalesimo, e specialmente intrigo e camorra”. A Firenze quel feroce sentimento antimassonico sfociò nella Notte di San Bartolomeo del 3 ottobre 1925.

È professore ordinario di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Firenze. Si è occupato di storia sociale e politica dell’Ottocento e del Novecento, in particolare dell’associazionismo laico, del volontariato, dello Stato sociale, delle memorie collettive e della storia culturale della politica. Tra le sue pubblicazioni: Massoneria e religioni civili (Il Mulino, 2008), I fratelli e i profani. La massoneria nello spazio pubblico (Pacini, 2020).

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