Roma 23 ottobre 2011 – (Adnkronos) Unita’ d’Italia: identita’ e cultura, sabato a Pisa convegno Grande Oriente

Talk show condotto da Cecchi Paone con conclusione Gran Maestro Raffi

L’identità culturale come elemento fondante della Nazione. Questa la strada che il Grande Oriente d’Italia propone di percorrere per uscire dal declino e restituire un futuro al Paese, puntando sulla priorità della cultura, l’educazione dei giovani e il rilancio della scuola pubblica. In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il 29 ottobre le celebrazioni giungono a Pisa dove, nell’Antica abbazia di San Zeno, si terrà il talk show ‘Le muse dell’Italia. Arti, cultura e scuola nella costruzione dell’identità nazionale’.

Non è una casualità, dunque, che sia proprio Pisa ad ospitare il dibattito. Storico teatro di arte e cultura, la scelta della città del Valdarno “ha un profondo significato” per il Gran Maestro Gustavo Raffi. “Pisa può simboleggiare efficacemente il tema del convegno -spiega prosegue Raffi all’Adnkronos- incentrato sul rilancio della cultura come musa ispiratrice del nostro Paese. L’Italia fu concepita prima con le lettere che con le armi, e la ‘Normale’, che annovera tra i suoi ex allievi letterati, musicisti, pittori e premi nobel del calibro di Carducci, ne è indiscussa testimonianza. Un segno per ritrovare il percorso”.

I lavori avranno inizio alle 16.30 con un ‘Omaggio alla bandiera’ italiana. Ad accompagnare gli ossequi, l’inno nazionale intonato dal Coro della Filarmonica Pisana e a seguire il saluto di Stefano Bisi, presidente del collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana. Alessandro Cecchi Paone condurrà i lavori, introdotti da Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del Goi per le celebrazioni del centocinquantenario.

Sul palco un parterre di eccezione. Tra gli ospiti: Paolo Peluffo, vicepresidente della società Dante Alighieri e consulente del presidente del Consiglio dei ministri per i 150 anni d’Italia, Antonio Panaino, orientalista e storico, Gian Mario Cazzaniga, filosofo, autore e curatore di saggi sulla Libera muratoria, Giovanni Carli Ballola, musicologo, Emilio Pasquini, italianista tra i maggiori esperti di Dante, Massimo Vedovelli, rettore dell’università per stranieri di Siena, Pierluigi Barrotta, filosofo e direttore dell’istituto italiano di cultura di Londra e Adalberto Scarlino, presidente del comitato fiorentino per il Risorgimento. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro Gustavo Raffi.

“Vogliamo ribadire ancora una volta il ruolo fondamentale della cultura -spiega il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani- paradigma identitario italiano su cui ripensare l’intera politica del paese. L’Italia nasce nella letteratura di Dante e Carducci, nella musica, nella pittura, nell’unità linguistica senza la quale non si potrebbe parlare di Italia. Questi aspetti vanno riscoperti, vanno studiati e insegnati. Il rilancio della scuola pubblica d’altronde -prosegue Raffi- è un tema su cui insistiamo da sempre, luogo di istruzione e bene primario per la formazione del cittadino”.

Per il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, “è solo riappropriandoci della cultura, della nostra storia profonda e dei valori che ci fanno italiani, che potremo lanciare un messaggio di speranza al Paese. Fin quando la scuola occuperà gli ultimi posti, l’Italia non avrà alcun futuro. Aldo Masullo -ricorda Raffi- nel suo nuovo libro, ‘La libertà e le occasioni’, ha scritto che ‘per ogni Bellarmino c’è sempre un Giordano Bruno. Non il bene e il male, ma la ripetizione e la differenza’”.

“Di questa salutare differenza , di libertà e di pensiero -conclude il Gran Maestro- la storia della Libera Muratoria è testimonianza che sfida il tempo. E si fa richiamo etico per costruire il futuro d



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