Tornata straordinaria della Loggia ‘Ugo Lenzi’ n. 542 all’Oriente di Parma per il 60° anniversario della Fondazione

Nella suggestiva cornice della sala capitolare di una antica e monumentale abbazia benedettina, il 12 ottobre scorso si è tenuta una tornata straordinaria della Loggia ‘Ugo Lenzi’ n.542 all’Oriente di Parma, dedicata a celebrare il 60° anniversario della propria fondazione. Riportare alla memoria corrente le origini della Loggia aveva lo scopo di rigenerare nei Fratelli quello spirito alla base dell’Istituzione Muratoria, che ha saputo creare e diffondere valori di libertà, solidarietà e giustizia. Valori che la spiritualità monastica ha saputo trasmettere agli uomini, e che il luogo stesso prescelto per la tornata ha saputo suscitare.

Ha ritualmente guidato i lavori il Maestro Venerabile Pier Luigi Bacci, e nel corso di Lavori sono state tracciate due Tavole architettoniche; la prima trattata dal Primo Sorvegliante Calogero Rampello, che ha rievocato la figura di Ugo Lenzi, Gran Maestro della Massoneria italiana, uomo libero, antifascista e costruttore di umanità, al quale è stata dedicata la Loggia; la seconda è stata invece trattata dell’Oratore, Italo Comelli, che ha ripercorso la storia della Loggia, dalla sua fondazione per merito del Fratello Giovanni Valla agli anni successivi, evidenziando percorsi e pensiero di Fratelli che hanno dato il maggior contributo allo sviluppo e alla crescita dell’Officina. Hanno partecipato all’importante evento, portandovi il proprio contributo, i Maestri Venerabili delle tre Logge dell’Oriente di Parma, Antonio Ubaldi, della Loggia ‘Alberico Gentili’, Stefano Mazzacurati, della Loggia ‘Giuseppe Mazzini’, e Stefano Rusca, della Loggia ‘Cavalieri San Giovanni di Scozia’, unitamente a molti altri Fratelli di diversi Orienti e Gian Paolo Perfetti, consigliere dell’Ordine. Particolarmente significativo l’intervento del presidente del Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna, Giangiacomo Pezzano, il quale ha portato un messaggio del Gran Maestro Gustavo Raffi, nel quale la guida dell’Ordine ha espresso gratitudine alla Loggia per il lavoro svolto e incoraggiamento a proseguire sulla traccia del Gran Maestro Lenzi.



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