Erasmo n.5 maggio 2020

“Per una scuola senza distanze” è il titolo del numero di maggio di Erasmo che apre con un articolo sulla sulle fragilità che il lockdown da covid 19 con le lezioni digitali ha fatto emergere, come il fenomeno dell’abbandono che rischia,  dopo questa emergenza, di aumentare. Nelle pagine successive: un approfondimento sulle battaglie condotte nel dopo unità d’Italia dalla Massoneria in nome di una scuola pubblica, libera e per tutti, attraverso una ben gestita operazione culturale, che si espresse in più direzioni e fu portata avanti da liberi muratori illuminati come Michele Coppino, più volte ministro della Pubblica Istruzione, autore della riforma che nel 1877 introdusse l’istruzione obbligatoria per i primi tre anni dell’elementari, e altri fratelli che gli successero nella delicatissima carica: Guido Baccelli; Giulio Alessio; Vittorio Emanuele Orlando; Luigi Credaro ed Edoaordo Daneo. Si riportano anche alcuni stralci dell’appassionato discorso che tenne ai docenti nel 1950 Piero Calamandrei, libero muratore e tra i padri della Costituzione, che considerava la scuola sopra ogni cosa.

Un approfondimento è dedicato alla fine della II Guerra Mondiale e al rapporto stilato da un team di inviati della Massoneria americana sulla situazione delle Gran Logge nel vecchio continente dopo la sconfitta dei regimi totalitari. Un rapporto, voluto personalmente dal presidente in carica Truman, che era anche un esponente di spicco della Libera Muratoria statunitense,  dal quale emerge il riconoscimento al Grande Oriente per il fatto di aver continuato a lavorare  in esilio, mai accettando, come altre Obbedienze, di scendere a patti con il fascismo. Un articolo è dedicato poi alla Bibbia del presidente George Washington, prezioso volume  appartenente alla storica loggia St. John n. 1 di New York e sul quale hanno giurato numerosi primi cittadini statunitensi.

Protagonista su Erasmo, a 70 anni dal discorso di Schuman anche l’Europa: un sogno inizialmente massonico nato in seno alle logge del Settecento. Un sogno che fu di Mazzini, Garibaldi e di tanti altri illustri fratelli. Viene poi ricordato l’intervento che nel maggio del 1925 Antonio Gramsci fece in parlamento contro la legge che di fatto aboliva la Massoneria, la prima di una lunga serie di norme fascistissime che spensero ogni libertà. Spazio inoltre alla cultura, con un pezzo sul poeta spagnolo Machado, un altro sul rapporto controverso tra Dante e l’Islam, e una recensione sull’ultimo lavoro di Marco Rocchi, dedicato a 8 uomini di lettere massoni. Chiude il numero un articolo a firma di Mariano Brandoli della loggia Nicola Fabrizi di Modena, autore di un saggio sulla storia della Massoneria nella sua città.