Venezia Esoterica. Convegno all’Ateneo Veneto il 7 ottobre. Partecipa il Gran Maestro

Venezia è una delle città più conosciute e amate al mondo. Apprezzata per le molteplici espressioni d’arte e per la sua cultura cosmopolita, custodisce luoghi di fascino e suggestione unici che hanno ispirato generazioni di artisti. Nel tempo è stata una città di grandi fasti, crocevia e porto sicuro per genti diverse per etnia, religioni e culture, che custodisce testimonianze di antichi ed enigmatici saperi. Per il suo ambiente colto e raffinato, Venezia fu da subito sede della Massoneria settecentesca e il Grande Oriente d’Italia d’Italia, su iniziativa del Collegio Circoscrizionale del Veneto, ha individuato la Serenissima come il luogo naturale per celebrare i tre secoli della Massoneria moderna che ricorrono quest’anno. Lo farà il 7 ottobre all’Ateneo Veneto (Sala Tommaseo) con un convegno pubblico intitolato “Venezia Esoterica. Tra tradizione e sviluppo” che andrà a ripercorrere, tra passato e presente, le tracce dei Liberi Muratori nella storia e nella cultura della città. Sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi che chiuderà il convegno. Porteranno contributi: Antonio Colucci (“Cenni di storia delle logge e dei massoni veneziani”; Elda Levi (“Le donne curiose di Goldoni e la curiosità delle donne”), Luizio Capraro (“Alchimia, Ermetismo e Qabbalah a Venezia”), Vincenzo Lucchese (“La Chiesa della Maria Maddalena, Tempio della Sapienza”), Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia (“Dalla via della seta alla nuova via massonica del III millennio”). Introduce i lavori Giampiero Metidoro, presidente del Collegio veneto del Grande Oriente.
Ingresso libero

Sede del convegno: Ateneo Veneto – San Marco, 1897 – Campo San Fantin, Venezia (Sala Tommaseo)

Come raggiungere la sede: Vaporetto Linea 1, fermata “Rialto” (vicino al Teatro La Fenice)
Info: veneto.collegio@grandeoriente.org

Gli interventi

Antonio Colucci [su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]Cenni di storia delle logge e dei massoni veneziani[/su_highlight] Le origini della Massoneria in Venezia sino all’avvento dell’era napoleonica sono al centro dell’intervento con la costituzione e i più rappresentativi membri delle logge che operarono nella Serenissima, portando il loro contributo spirituale e sociale e improntando la cultura nazionale ed europea con il pensiero di personalità di massimo valore storico ed esoterico.

Carlo Goldoni a Venezia

Elda Levi [su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]“Le donne curiose” di Goldoni e la curiosità delle donne[/su_highlight] Nelle sue Memorie Carlo Goldoni dichiara esplicitamente che”… Le donne curiose, commedia, che sotto un titolo molto nascosto e mascherato, altro in sostanza non figurava se non una Loggia di Liberi Muratori”. Esaminando il testo si toglieranno alcune “maschere” e si vedrà come l’autore sdrammatizza bonariamente sospetti e congetture non solo dei suoi personaggi femminili, ma anche dei suoi contemporanei, sulla Massoneria. Dalle Rosaure e Coralline goldoniane si passerà alle donne in generale e ai risvolti positivi della curiosità.

Luizio Capraro [su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]Alchimia, Ermetismo e Qabbalah a Venezia[/su_highlight] Le scienze occulte derivano tutte da una Tradizione Universale, Unica e Perenne. Venezia è stata ed è un fulcro importantissimo di fermenti spirituali ed esoterici, che si agitano nei grandi contenitori tradizionali. Il relatore cercherà di delineare chi furono e quali documenti lasciarono questi ricercatori dello Spirito.

Il fregio sopra il portale della chiesa della Maddalena

Vincenzo Lucchese [su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]La Chiesa della Maria Maddalena,Tempio della Sapienza[/su_highlight] Dopo la meravigliosa epoca rinascimentale e i fulgidi bagliori del XVI secolo, la città lagunare nel XVIII secolo chiuse la propria presenza politica e sociale internazionale, ospitando personaggi stranieri di massimo livello, quali il Fratello massone Johann Wolfgang von Goethe con il proprio soggiorno nella primavera del 1790. Fra le varie menti colte ed illuminate basti citare i celebri Gian Giacomo Casanova, il commediografo Carlo Goldoni, il Conte Francesco Algarotti, Giovan Battista Piranesi e l’architetto Tommaso Temanza, tutti in qualche modo in relazione con il “fratello”, residente inglese, Cav. Joseph Smith. Architetto di fama, il Temanza fu l’ideatore del primo edificio neoclassico Italiano, basato sulla scienza e il sapere della Libera Muratoria, edificio generalmente noto come “chiesa della Maddalena”. La consacrazione del “Tempio” Chiesa avvenne, dopo alcuni anni di stasi cantieristica, il 13 settembre 1781 e il progettista diede istruzioni anche per il proprio sepolcro “…sepoltura in conformità del disegno del pavimento della chiesa medesima …” presso l’ingresso laterale sinistro in corrispondenza del rio. Di particolare interesse risulta l’attuale impianto ed elevato architettonico, conforme al progetto iniziale, cosa che indica la ferma volontà, non solo del progettista, ma anche della committenza, che attraverso quel cantiere volevano mostrare la propria esistenza e lanciare un “lapideo” messaggio di cultura liberomuratoria. Evidenziato nel timpano del prospetto, sorretto da colonne in ordine ionico, dove compare incisa la palese iscrizione “SAPIENTIA AEDIFICAVIT SIBI DOMUM”.

Claudio Bonvecchio [su_highlight background=”#1452da” color=”#fffcff”]Dalla via della seta alla nuova via massonica del III millennio[/su_highlight] Venezia storicamente è stato il punto d’incontro tra Oriente e Occidente non solo per i commerci – come comprova appunto la via della seta – ma anche per il passaggio di uomini diversi per etnia, cultura e religione. Lo è stato anche per la tradizione esoterica. Da Venezia, infatti è entrata nella coscienza occidentale una sensibilità spirituale che si è concretata, nel tempo, in una grande sensibilità esoterica. Essa ha dato vita a linee di pensiero e a forme rituali accomunate tutte dal cercare l’unità in una visione in cui il cielo e la terra, il materiale e lo spirituale non fossero in opposizione. Questo spirito di libertà nella fratellanza è ancora un messaggio fondamentale che parte da Venezia, oggi come allora, crocevia di popoli. La Libera Muratoria deve far propria questa ricchezza straordinaria e continuare gli insegnamenti che vedono in Venezia la maestra che parla di una umanità in cui il mare e la terra possono incontrarsi per costruire la realtà di un mondo migliore.

 

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