Urbino, 500 anni fa l’avvio della Riforma Protestante cambiava il corso della storia

URBINO –Cinquecento anni fa l’avvio della Riforma Protestante cambiava il corso della storia. Per rileggere quel periodo anche in relazione alla nascita, sviluppo e affermazione della libera muratorìa, la R. L. Victor Hugo 1893 n. 1273 all’Oriente di Urbino ha promosso un ciclo di sei conferenze per divulgare tra i fratelli l’impatto di questa rivoluzione vera e propria, che ha contaminato ogni aspetto della vita culturale, sociale e politica d’occidente.Il primo dei relatori è stato il professor Marco Novarino, docente di Storia contemporanea all’Università di Torino che, dopo un’ampia introduzione del M.V. FR. Massimo FORTINI, ha parlato,in un Tempio gremito,  delle relazioni esistenti tra protestantesimo e massoneria. «La transizione dalla massoneria operativa a quella speculativa fu indubbiamente influenzata da ambienti protestanti inglesi», ha ricordato il docente, tantoché «a seguito della sua rapida diffusione in Europa, anche in paesi a maggioranza cattolica, le autorità vaticane erano convinte di essere di fronte a un’istituzione eretica d’origine protestante».

L’aumento della presenza di chiese protestanti – valdese, cristiana libera, metodista e battista – a partire dall’unificazione nazionale e sull’intero territorio nazionale – ha notato Novarino – fu «possibile anche grazie al radicamento delle logge massoniche sul territorio che spesso mettevano a disposizioni le loro reti di relazioni per aiutare colportori e pastori evangelici. In molti casi questo rapporto di collaborazione – frutto di una condivisione di principi come la tolleranza, la solidarietà, l’eguaglianza, oltre che a una comune opposizione all’intervento politico e sociale della Chiesa cattolica nella società – portò all’adesione alla massoneria d’importanti esponenti e pastori delle comunità protestanti. Sebbene l’anticlericalismo fosse un elemento unificante, esistettero, pur nella diversità degli ambiti d’intervento, significative convergenze finalizzate a un comune progetto di sostenere il tentativo di laicizzazione e modernizzazione condotto dalla dirigenza liberale italiana».

In questo progetto, ha inoltre ricordato Novarino, «sia la Massoneria sia le chiese protestanti operanti in Italia agirono concordemente su due percorsi: verso il basso attraverso la creazione e il sostegno di un associazionismo solidaristico; verso l’alto contribuendo alla formazione di una classe dirigente che imprimesse un’accelerazione ai percorsi di legittimazione politica e di democratizzazione dell’Italia. E’ naturale quindi che con la nascita di uno Stato unitario, che garantiva diritti democratici e libertà di culto, i massoni e i protestanti si trovassero uniti e in prima fila nella sua difesa».Sono intervenuti numerosi Fratelli, fra i quali il Presidente del Collegio dei MM VV delle Marche FR. Fabrizio ILLUMINATI, evidenziando come la Riforma costituisca un elemento fondamentale per la comprensione del mondo moderno, e complimentandosi per l’importante iniziativa della Victor Hugo .

Alla tornata, partecipatissima anche da diverse officine di Marche, Emilia Romagna, del Grande Oriente di San Marino, degli Orienti piemontesi, ne seguiranno altre secondo il seguente calendario:

 

20 aprile – Protestantesimo ed Ebraismo, conferenza fatta a lavori sospesi per poter ascoltare il         relatore Rav. Vittorio Robiati Bendaud;

5 maggio – Protestantesimo e cattolicesimo sarà il tema trattato il 5 maggio da Pawel Andrzej Gajewski.

9 giugno – Luigi Bravi parlerà su Le arti visive dopo la Riforma  e la Controriforma;

22 settembre – Protestantesimo e capitalismo nell’analisi di Max Weber a cura di Paolo Bonetti;

20 ottobre –  Lorenzo Bavaj, infine, parlerà su La musica dopo la Riforma. Quale rapporto con la musica massonica?

Per celebrare il ciclo di conferenze, la Victor Hugo 1893 ha commissionato agli studenti dell’Accademia di Belle Arti e Istituto superiore industrie artistiche di Urbino, una stampa che reinterpreta in chiave grafica “La vera e la falsa Chiesa” di Lucas Cranach. L’opera – a tiratura limitata su carta a mano, con impresso il sigillo dell’officina – è distribuita gratuitamente a tutti i fratelli che partecipano alle conferenze, fino ad esaurimento delle copie.



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